La convenzione lascia il posto all’audacia e ogni scatto è una dichiarazione di libertà e autenticità.
“Red on white”: tra moda, fotografia e arte.
La prima mostra fotografica di Zanegina Production e Dayrna Huz in collaborazione con Artàporter.
Il contrasto è protagonista, in un luogo dove la creatività si manifesta con coraggio, dove la moda diventa narrazione visiva, dove la fotografia cattura l’istante.
L’evento “Red on White” prende forma il 3 e 4 luglio 2025 e lo spazio espositivo di via Po venti5 fa da cornice. Il progetto nasce dalla collaborazione della startup Artàporter e dell’agenzia Zanegina
Production. Insieme creano un ponte tra arte, moda e persone, dove visione e impatto si incontrano.
È la prima mostra fotografica realizzata da Zanegina Production, agenzia fondata da Julia Zanegina, e dalla fotografa professionista Dayrna Huz. Nasce da un servizio fotografico concettuale sul Lago di Como, realizzato il 3 luglio 2024. Una masterclass che ridefinisce il matrimonio tradizionale, trasformandolo in un racconto autentico e creativo.
Scatti che diventano centrali nell’esposizione.
Rosso e bianco.
Intensità ed eleganza.
Cura del dettaglio ricercato e movimenti liberi degli istanti catturati.
Contrasti che avvolgono chi guarda in un’esperienza non solo visiva, ma anche sonora e spaziale.
La contrapposizione di forme, colori e movimenti delle fotografie esposte rivela un’armonia dinamica. Lo stile editoriale utilizzato denota un’impronta decisa. Il tratto distintivo e riconoscibile della fotografa emerge in modo chiaro.
Rosso vibrante e bianco candido.
Il set, studiato nei minimi dettagli, richiama l’energia del servizio fotografico.
Le scarpe rosse di Prada risaltano sulla tovaglia bianca, in un dualismo cromatico accentuato da candele, peperoncini e fiori.
Ogni elemento è posizionato con cura.
Ogni dettaglio crea impatto.
La musica d’atmosfera completa l’esperienza.
Immerge. Coinvolge.
Artefice di questo coinvolgimento sono anche le note di peperoncino dei cocktail, simbolo di intensità.
Le luci enfatizzano i contrasti in uno degli spazi espositivi di Artàporter, all’interno di un palazzo seicentesco torinese, dove affreschi e travi a vista dialogano con il design contemporaneo.
Le ideatrici della mostra, Julia Zanegina e Daryna Huz, si sono riconosciute come artiste con lo stesso sguardo. Entrambe con anni di esperienza nella moda, entrambe artiste, entrambe pronte a sfidare le convenzioni. Così nasce questa collaborazione. Un progetto che parla di autenticità.
Come sottolinea Daryna Huz, è il racconto di un’estetica che non teme di farsi notare. Di un matrimonio che può essere altro. Non necessariamente classico, non vincolato a tradizioni immutabili. Può essere audace, estroso, fuori dal comune. L’obiettivo è catturare emozioni vere. Trasmettere creatività. Invitare chi osserva a sentirsi libero. Ognuno custodisce dentro di sé qualcosa di unico, qualcosa che merita di emergere, senza uniformarsi, perché la bellezza risiede nella capacità di restare fedeli a se stessi con le proprie sfumature, con i propri desideri. In questa libertà ogni storia trova la sua forma.
Perché un matrimonio non convenzionale non è solo un atto estetico, ma una dichiarazione di coraggio, un invito a sentirsi liberi.
Julia Zanegina rivolge questo messaggio in particolare alle donne.
Ogni donna deve sentirsi sicura, libera, anche se diversa da ciò che gli altri richiedono. La modella ritratta rispecchia questo messaggio. Autentica, un po’ folle e stravagante. Perché un matrimonio può andare oltre.
Questo vogliono trasmettere le ideatrici: un connubio tra eleganza e irriverenza, tra opposti, colori, forme e movimenti. Un’esperienza sensoriale che travolge chi guarda. E che invita a essere liberi.
Ma chi guarda cosa vede? Ogni sguardo osserva in modo diverso, ciò che per qualcuno è un semplice vestito bianco, una tradizione impostata, per altri è la libertà di una risata, il divertimento nei movimenti, il rosso vivace che spicca sul bianco candido e rompe le regole. Perché cos’è la percezione estetica se non qualcosa di estremamente intimo e personale che filtra la realtà attraverso ciò che ognuno di noi è? E la sfida delle artiste è proprio questa: un atto di libertà. Il coraggio di raccontarsi davvero, perché ogni sfumatura di sé emerga. Ogni dettaglio vibra in modo diverso a seconda di chi lo osserva.
Perché chi guarda sceglie cosa vedere.
E vedere davvero è un atto di libertà.
Articolo di
Vita Tarantino