Come aggregato biologico Masoudeh Miri nasce nel luglio del 1985 a Zahedan (Iran), per mano di levatrice nella casa della nonna materna durante il conflitto tra
Iran e Iraq. Questi elementi biografici rappresentano una linea di demarcazione rispetto a una moltitudine di persone nate in ospedale. Cresce a Tehran e si diploma al liceo scientifico. Nel 2009 si trasferisce a Torino per studiare architettura al Politecnico e si specializza in architettura d’interni al Politecnico di Milano.
La pittura per lei è la Lingua universale per esprimere i suoi conflitti interiori, le sue sofferenze e le riflessioni sui temi socio-politici. Mentre dipinge è in un perpetuo
dialogo con la mitologia, l’architettura e la letteratura soprattutto quella sudamericana. É nostalgica dei profumi e dei colori del sud-est dell’Iran, del vento che ululava durante le miti notti primaverili sotto un cielo tappezzato di stelle.