Stefano L. Perillo – “Arterotx” è un artista autodidatta, cresciuto inconsapevolmente con
l’arte colorata e potente di Moebius, Paolo Eleuteri Serpieri, Jacovitti, Milo Manara, di
Caravaggio, Gustav Klimt, Egon Schiele, Pablo Picasso, Roy Lichtestein, imparando anche
l’importanza del contrasto di luci e ombre come chiave per la resa di immagini
realistiche.
Pochi sono i tentativi dei primi anni nel campo dell’arte,
caratterizzati da uno studio della prospettiva, figure di animali,
caricature dei suoi insegnanti, compagni e colleghi, schizzi in
bianco e nero.
La sua arte ha nel mezzo del suo percorso un insolito inizio
reale, quasi una prova di una seconda vita, dovuta a un’improvvisa esplosione di
passione verso le forme e i colori del femminino.
Braccia, gambe, cuore e labbra sfondano la cornice, ogni figura colorata si accende di
un’aura brillante.
Negli ultimi anni ha realizzato quasi 450 creazioni su foglio di bambù (formato A4) e 40
opere su tela (40×50 cm e 70×90 cm), sempre utilizzando acrilico e acquerello, talvolta
con foglia d’oro