Nata a Torino nel 2000, Francesca Petroccia è un’artista autodidatta che vive e lavora nella sua città natale. La sua ricerca pittorica si sviluppa attraverso l’uso dell’olio su tela, mezzo con cui indaga le tensioni interiori e i confini sfumati dell’identità. Nei suoi lavori convivono introspezione, vulnerabilità e corporeità, elementi che si traducono in immagini sospese tra figurazione e visione.
Attraverso il colore e la materia, Francesca costruisce spazi emotivi in cui la presenza umana è insieme reale e simbolica: corpi che si intrecciano, volti deformati, mari agitati che sembrano riflettere stati d’animo più che paesaggi. La sua pittura fonde delicatezza e inquietudine, esplorando la fragilità come forma di verità e la distorsione come linguaggio dell’interiorità.
Ha partecipato a diverse esposizioni collettive promosse da collettivi artistici torinesi, portando avanti una ricerca coerente ma in continua evoluzione. Parallelamente, prosegue gli studi universitari, mantenendo aperto un dialogo tra la dimensione analitica e quella intuitiva della creazione artistica.