Di marchigiano ho la città di nascita, Jesi (AN) e la passione per il mare. La mia vita mi ha portato a viaggiare in tutta Italia e successivamente il mondo. Il mio dialetto infatti è il principale testimone in quanto un cocktail di accenti. Chi mi accompagna in tutto questo sono solo veri affetti nel cuore, e la musica sempre nelle orecchie. Tutto ciò che mi stimola, lo faccio mio, e voglio ricrearlo: nei colori, nell’aria nelle emozioni.
15 traslochi non son pochi, hanno segnato la mia vita e il mio carattere. Trasferitomi a Torino ho studiato Architettura al Politecnico, e mi son trasferito con una borsa di studio in Spagna a Barcellona. E’ stato l’inzio. Ho trovato lavoro come architetto in Argentina e mentre vivevo a Buenos Aires ho iniziato a fare copie di Caravaggio, sempre rigorosamente di notte. Successivamente spostato in Giappone, a Tokyo e dopo diversi mesi a Los Angeles in California. In questa fase della mia vita ha smesso di fare copie ed ho cominciato a creare opere mie. Adoro riprodurre scene di denuncia, di doppi sensi, di quotidianeità. Non mi interessa la mela sul tavolo. La mela era così una volta e lo sarà domani. Voglio far vedere dove viviamo. Cosa è oggi la nostra epoca. Tutto ciò che è divertimento notturno, sballo, serate, droghe, selfie, social, sesso, perversione.. Tutto questo però, attraverso le luci della notte, o quelle luci che del Caravaggio mi han sempre influenzato. Poche, soffuse, che fanno emergere a tratti la fisionomia dei soggetti e degli oggetti. In tutto questo il gioco dei doppi sensi, perchè si colga sempre nella posizione e nei comportamenti dei modelli. È l’emblema di ciò che ci piace fare, in uno stato confusionale. Mi chiamo Vizio Cobalto online, in quanto riproduco i Vizi, e le tele hanno sempre una base di Blu cobalto e nero. E i soggetti si trovano in questa dimensione come un liquido in cui annegano che chiamo “notte”.