Mi chiamo Valeria Giuzio, sono nata a Potenza e sono una fotografa e visual designer. Per me la fotografia è sempre stata un atto di creazione: un’immagine che prende vita da uno sguardo, una visione personale che diventa condivisibile. In quel gesto ho trovato la possibilità di raccontare il mondo e, allo stesso tempo, di raccontare me stessa.
La fotografia per me è un linguaggio silenzioso, un luogo dove dare forma a ciò che spesso non riesco a dire con le parole. L’autoritratto e il ritratto sono i mezzi attraverso i quali esploro il rapporto tra corpo e spazio, tra presenza e assenza, tra fragilità e forza.

Il bianco e nero rappresenta la mia scelta più naturale: riduce all’essenza, elimina il superfluo, mette in risalto la luce, i volumi e i contrasti. Mi permette di ricercare l’eleganza e l’estetica nei dettagli minimi, di dare valore alla semplicità e alla purezza delle forme.
Ogni immagine per me è un incontro aperto: nasce da un’emozione personale, ma trova senso solo quando incontra lo sguardo di chi osserva. Mi affascina il modo in cui ogni persona legge e interpreta diversamente le mie fotografie, come se diventassero specchi in cui ognuno ritrova un frammento di sé. Ogni lettura diventa parte dell’opera, arricchendola di nuove possibilità.

La mia ricerca vive in questo spazio silenzioso di scambio: cercare il bello nelle cose, dare eleganza anche alla fragilità. Lasciare che ogni immagine diventi un dialogo aperto tra me e chi la guarda.