Mi chiamo Giulia. Nel contesto lavorativo: progettista grafica e redattrice di testi; per dirla con il lessico dei tempi nostri, Graphic Designer & Copywriter. Nel quotidiano, invece: collagista, tanto procrastinatrice quanto spaccacapello — talvolta anche altro, a seconda dell’umore o del meteo. Nata a Trento, una piccola città incastonata tra le montagne del nord Italia, un luogo dove, volenti o nolenti, la maestosità delle vette richiama l’idea stessa di volare. O di buttarsi giù. Lascio a voi la scelta della metafora che preferite. A diciotto anni, ho capito che il mondo era gigante, così me ne sono andata in giro per tre anni. Indonesia, Australia, Nuova Zelanda. E’ stata una ”figata”, ma visto che le cose belle per essere belle devono finire, son tornata a casuccia e ho iniziato a studiare Graphic Design e Multimedia, nella quale mi sono laureata con lode solo per dimostrami che perdere tre anni della mia vita a zonzo per il mondo non era poi così un problema.
Al momento dunque, ho ventisei anni, ma si sa, basta chiudere gli occhi e averne trenta, o quaranta e otto. Spero sinceramente che non superino mai i cinquanta.
Lavoro come freelance, e parallelamente porto avanti progetti personali come collagista, che rappresentano il lato più libero e sperimentale della mia ricerca creativa. La pratica del collage ha sempre accompagnato il mio modo di comunicare, compensando una naturale difficoltà nel disegno con una tecnica che mi ha permesso – e continua a permettermi – una piena libertà immaginativa. La relazione tra parola e immagine attraverso il collage nasce, da un lato, come già detto, da un mio limite tecnico – l’incapacità di illustrare nel senso tradizionale – ma si trasforma in una precisa poetica. Il focus principale nei miei lavori si nasconde nella parte testuale che mi ha sempre permesso libero sfogo.

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