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Luisa Valeriani Tecnica: Acrilico e tecnica mista su cartoncino Anno: 2003 Dimensione: 25×30 cm Descrizione: Per quest'opera ho utilizzato una frase di Oscar Wilde "E' assurdo dividere le persone in buone o carrtive. Le persone o sono affascinanti o sono noiose".
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Luisa Valeriani Tecnica: foto d’autore su plexiglass postprodotta e lavorata con acrilico e tecnica mista Anno: 2021 Dimensione: 50×150 cm (3 tele 50×50) cm Descrizione: Vi è mai capitato di ascoltare un brano e poi di continuare a canticchiare il ritornello durante la giornata?” Come se non volesse più uscire dalla vostra mente… è lì senza un inizio e senza una fine, costantemente vi risuona nella testa. Parte, va e finisce. Parte, va e finisce… Cosa c’è di più simile se non l’onda del mare! È lì da sempre da quando siamo nati, e continua ad esserci anche quando non ci saremo più. Parte, va e finisce. Parte, va e finisce… come la corsa di un bambino che non può fare altrimenti per esprimere la sua libertà.
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Luisa Valeriani Tecnica: foto d’autore su plexiglass postprodotta e lavorata con acrilico e tecnica mista Anno: 2022 Dimensione: 80 x 60 cm Descrizione: Gli archetipi sono modelli universali di comportamento, derivanti dall’esperienza umana in tutti i tempi della storia, in connessione con l’inconscio collettivo, ovvero la tendenza a percepire la realtà in forme o simboli comuni, questo spiega perché ci sono analogie strutturali tra culture diverse. L’inconscio collettivo, secondo Carl Jung, rappresenta un contenitore psichico universale, dove all’interno troviamo le figure ancestrali dei 12 archetipi. Nell'archetipo del L’Amante, l’amore, diventa la forza di attrazione che porta verso una persona, un lavoro, una passione, che “impegna” lo spirito dell’uomo in modo così profondo da permeare l’esperienza terrena. Nell’opera è rappresentata la passione verso il proprio amante, che continuamente sfida quei legami invisibili chiamati “i fili rossi del destino”. La leggenda orientale afferma che ogni persona, fin dalla nascita, porta un invisibile filo rosso legato al mignolo della propria mano sinistra che lo lega alla sua anima gemella; l’amante si insinua tra un filo e l’altro per incontrare la sua amata. Nell’opera, una piccola modifica alla foto, però, esprime di più e incarna il concetto di ciò che si è, contrapposto a quello che si vorrebbe essere veramente: le mani dei due amanti, unite nell’archetipo, sono disgiunte nella realtà.
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Luisa Valeriani Tecnica: Acrilico|Bianco e nero|Foto Anno: 2021 Dimensione: 100x70 Descrizione: Il tempo è come un fiocco di neve, scompare mentre cerchiamo di decidere che cosa farne”. Questa frase di Romano Battaglia contiene gran parte del significato del mio quadro. In quest’opera interpreto il Sublime come durante il periodo del Romanticismo dove l’animo umano rimaneva quasi ipnotizzato ed estasiato di fronte a fenomeni naturali grandiosi, in questo caso di fronte ad una tormente di neve. Si rimane a guardare ogni piccolo fiocco che cade sulla tela mentre il tempo “effimero” scorre, e non ci lascia scampo, non lo si può cambiare... come quando riavvolgiamo il nastro della nostra vita e lo lasciamo scorrere lento tra i nostri ricordi e ci rendiamo conto che dopotutto quello che abbiamo vissuto è un effimero sublime. Questa foto è stata scatta a Praga, uno dei simboli più famosi riguardo al tempo.