Arteaporte
  • Matteo Basei Fantolino  Tecnica: Mista Anno: 1990-2015 Dimensione: 40 x 50 cm Descrizione:  Questa tela venne iniziata nei primissimi giorni di gennaio 1990, mancava ormai pochissimo che Silvana Fantolino partorisse. Ebbe appena il tempo di abbozzare una forma stilizzata del Pinocchio e di quel bambino, appeso, invertendo i ruoli, e proponendo incosciamente un gioco dicotomico tra evoluzione e regressione. Ebbe il tempo di scriverci sotto “25 gennaio 1990”, data stimata, profezia, ipotesi che divenne realtà di li a pochissimo, cambiando le sorti di direzioni protese da provenienze molto lontane. Silvana non più ragazza, ora donna, e mamma, interruppe l’opera, con la nascita di Matteo Basei Fantolino esattamente il 25 gennaio 1900 e per quasi 25 anni la tela restò immutata. Fu poi il figlio, Matteo, che riprese in mano i lavori, nel 2015 creando una forte connessione con un’altra sua opera “Rifugio del cuore, nelle forme dell’acqua” (in alto a destra, sotto il naso di pinocchio). L’allegoria di Pinocchio che diventa bambino, ma poi a differenza del celebre cartone della fiaba, nel quadro il bambino torna Pinocchio, e poi di nuovo, e dinuovo. E ancora. Prima di ritenere conclusa l’opera, Matteo propone alla madre di finirlo insieme, a quattro mani, dipingendo gli ultimi contributi di colore, armonizzando reciproche tendenze in divenire di significati e significanti.
  • Matteo Basei Fantolino  Tecnica: 11 cornici Anno: 2024 Descrizione: la prima cornice rappresenta la sintesi dell’era del Senatore Agnelli, la costituzione della FIAT da parte di Emanuele Cacherano di Bricherasio nel quadro poi fu aggiundo solo dopo anche Giovanni Agnelli. Riccardo Gualino, tramite cui gli Agnelli salirono al potere in FIAT. Si staglia in tutta la sua presenza, in una foto al Sestriere. La seconda cornice rappresenta la sintesi dell’epoca dell’Avvocato Gianni Agnelli, in quella foto scattata in aereo tra una parte e l’altra del mondo, sembra dire “ma veramente” vedendo cosa succederà dopo; sotto, Riccardo Scamarcio dialogando con Lapo Elkann che intepreterà il nonno, l’Avvocato Agnelli in un FILM (Race for Glory: Audi vs. Lancia, 2024). L’avvocato dipinto in un celebre quadro di Andy Warhol, icona pop. La terza cornice riporta Lapo che si presta a testimonial nella sua più famosa pubblicità del brand Italia Independent, per cui verrà immolato, praticamente crocifisso. Sotto degli spezzoni del film, con Scamarcio, quando finirà l’avventura di Italia Independent dopo aver bruciato quasi 500 milioni di € e perso 25 milioni lui. La sequenza successiva di 8 cornici rappresenta i 25 anni di leadership di John Elkann a capo di Exor, Fiat, poi FCA, quindi Stellantis. L’ultima cornice è volutamente con il vetro “crepato”, simbolo di un futuro incerto, crepato. Ma siamo sicuri sia veramente questa la realtà dietro la narrativa? Forse l’autore ci vede altro.
  • Matteo Basei Fantolino  Tecnica: Fotografia Anno: 2010  
  • Matteo Basei Fantolino  Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2011 Descrizione: Francesca Naretto, Stefania Saglietti, Eleonora Ricossa. Un bivio a tre strade. Una scelta da compiere. Una sola alternativa possibile. Una esplosione che genera una rottura, cocci imprevisti. Tre cuori, concentrici, dimensioni e colorazioni differenti per le differenti tipologie d’amore, uno dei quali trafitto. Il quadro venne fotografato a questa fase di completamento, poi venne presa una decisione e prese una conclusione dell’opera a favore di Elenora. Opera che terminata, era sensibilmente diversa. Regalata alla fortunata, estremamente apprezzata, viene per sbaglio buttata dal nonno di lei. Sciagurati episodi fuori dal controllo dei due innamorati, portarono all’incompiuto inesorabile. Quadro perso, Stefania ormai all’estero, si sposerà, sarà mamma. Francesca non era destino, si cimenterà nello studio specializzandosi con dottorati di ricerca sull’analisi di intelligenze artificiali. Ritrovata la foto del quadro incompleto, venne stampato, terminato diversamente, inquadrato in modo scorretto, impossibile far quadrare le cose. Ma quel momento, della scelta, di vita accesa, di fugacità, di passione, di desideri. Che bei tempi. Che incredibili ed inafferrabili istanti. Ma d’altronde, lo sfondo è rosso cuore a sua volta, un quarto quore talmente ampio da non poter entrare nel campo visivo sovrasta tutto. L’immensità dell’amore.
  • I want Glory

    890,00 
    Matteo Basei Fantolino  Tecnica: Pennarelli indelebili neri di diversi formati, pennarelli colorati, evidenziatori colorati che nel tempo evaporano scomparendo in tempi diversi Anno: 2018 Descrizione: Il 14 settembre 2018, genera energie di attrazione potenti, Gloria Fissore e Ilaria Calafati sono le muse che ispirano questa opera. Enrambe contemporaneamente in competizione evanescente in un probabile legame d’amore, sovrapposizioni impossibili, impreviste, non volute, inevitabili, incontrollabili, il tempo, farà evaporare come nell’opera i colori, allegoria della memoria che lasceranno entrambe. Tra le due, ciò che rimane, è La Gloria. Opera criptica, introspettiva, ermetica.
  • Matteo Basei Fantolino  Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2017 Descrizione: Lo Sferogramma è un modello organizzativo inventato dall’autore. Evoluzione delle strutture piramidali degli organigrammi aziendali, lo Sferogramma propone una dimensione sferica. Inoltre, di manifesta in tre spettri fungendo al contempo da modello organizzativo, da diagramma di flusso, architettura di comunicazione. Adottato dal “Circolo dell’innovazione” è stato negli anni sperimentalmente applicato all’Associazione Baja. Nuovi modelli di società, nuove modalità relazionali, nuovi schemi comportamentali, nuovi significati, necessitano di nuovi modi di organizzarsi e concepire la società in cui viviamo. Nel 2024 è oggetto di ricerca nella teoria dell’Economia Sferica con Oscar di Montigny.
  • Matteo Basei Fantolino  Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2012 Descrizione: Nella baia di Bonassola, vi è un promontorio con una chiesetta che si affaccia all’orizzonte. Tutt’intorno aridità, prosciuganti. Provenendo da pianure verdeggianti ed abbondanti, una luce tenua di un sole lontano che non si vede, alcuni raggio appena, attirano un quore liquido, di acqua, che si condenza nel mare, in una marea che sanguina lasciando segni di maree e mari in tempesta, casualmente, o forse destino vuole, che conformazioni geometriche sembrano accogliere e trovar posto temporaneamente ad affetti squarciati. L’amicizia, la cultura dei libri, la musica, saranno di ristoro. Da quella baia, venne ispirato poi, 10 anni dopo, il “Circolo dell’innovazione”. Quel sole, lontano, sarà poi raffigurato nel quadro “A gonfie vele” anni dopo. Ora, impossibile scorgere cosa ci sarà oltre quelle ripide alture che si stagliano sul mare. 
  • A gonfie vele

    17.800,00 
    Matteo Basei Fantolino  Tecnica: Dipinto, su foto, acrilico, brillantini, colla per muschio e pietruzze.  Anno: 2014 Descrizione: La barca raffigurata rappresenta una libera interpretazione dell’autore della Going Merry, la barca della ciurma di Cappello di Paglia del cartone giapponese One Piece del regista Eiichirō Oda. Rappresenta la speranza, la voglia di vivere, l’orizzonte ritrovato da parte dell’autore ispirato dal personaggio di Nico Robin. La spiaggia su cui è stata realizzata la barca è lungo il litorale di Marina di Andora in Liguria, in una bella giornata di sole e vento. Il sole giallo sproporzionato copre ed evolve una precedente opera, a cui è stato cambiato orientamento, realizzando la versione definitiva da una diversa prospettiva ritrovata. Il libro i Barbari di Alessandro Baricco fece ritrovare il senso, con un cambio di ricerca. Il sole rappresentato è volutamente gioioso, allegro, quasi bambinesco, esuberante, traboccante. La barca fosse vera, non potrebbe navigare, data la linea di galleggiamento; caratteristica allegorica rilevante, pur laddove impossible sarebbe restar a galla, quella barca, va a gonfie vele, con l’energia di un sole luminoso che rende terse le nuvole bianco panna stagliate nel cielo, residui di temporali ormai di navigazioni lontane. 
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