Arteaporte
  • Caterina Graziosi Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione: 25*30 cm Descrizione: Le due tele rappresentano l'incontro tra due persone la cui diversità viene esplicitata attraverso le stagioni differenti del parco in cui passeggiano; le due diverse personalità  emergono anche dai due cani a passeggio che "si attraggono". Gli elementi a collage sono una metafora di due diversi tipi di linguaggio quello di ciascun membro della coppia, che sono appunto come due universi che si incontrano e nella diversità si completano.
  • Vertigini

    107,00 
    Giorgia Iacobelli           Tecnica: illustrazione digitale Anno: 2024 Dimensione: 35cm x 50cm Descrizione: Quando sei innamorato, soprattutto all'inizio, ci sono dei momenti in cui ti sembra di volare e arrivare così in alto da sentirti sulle nuvole. E' una sensazione potente e bellissima. Alle volte fa anche un po' paura. Il contatto con l'altra persona, almeno in questo primo momento, avviene attraverso la maschera della leggerezza ed anche questo può risultare stupendo e spaventoso insieme.
  • Voilà

    48,00 
    Martina Cerrato         Tecnica: Mista – monotipo e digitale Anno: 2025 Dimensione: 30cm x 30 cm Descrizione: Prepararsi per un appuntamento con una persona speciale è un rito fatto di gesti attenti e fantasie ricche di aspettative. E poi, appena prima di uscire, un tocco di quel profumo che fa sognare e, voilà, si esce!
  • L’incontro

    68,00 
    Martina Cerrato         Tecnica: Mista   monotipo e digitale Anno: 2025 Dimensione: 30cm x 40cm Descrizione: Per questo progetto ho scelto di illustrare la mia versione dell’incontro tra Cappuccetto Rosso e il Lupo. Questo momento della fiaba mi trasmette da sempre vibrazioni che si provano quando si ha la sensazione di star assistendo al confronto tra proibito e innocenza, tra ombra e luce.
  • Fabiola Giuliani Tecnica: Fotografia stampata su forex Anno: 2018 Dimensione:  35×50 cm Descrizione:  La foto ritrae un momento di tenerezza, un esempio di connessione profonda tra uomo e animale. Il sorriso del cammelliere riflette la gioia e la serenità di un legame unico, mentre il gesto del dromedario, che poggia il muso sulla guancia, trasmette un senso di fiducia e affetto reciproco. I colori caldi e terrosi del deserto sullo sfondo, contribuiscono a sottolineare l'atmosfera accogliente e intima della scena. La foto cattura non solo un momento di interazione dolce e genuina, ma anche il profondo legame che può esistere tra esseri di diverse specie, comunicando un messaggio di empatia e armonia con la natura.
  • Via Cernaia

    178,00 
    Jess Art Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2022 Dimensione : 50 x 30 cm Descrizione: Dipinto realizzato in tecnica "plein air" dopo il periodo del isolamento per Virus.
  • Incontro

    500,00 
    Francesca Brivio Tecnica: Olio su tela Anno: ND Dimensione : 30 x 30 cm  
  • Nature

    534,00 
    Lil     Tecnica:  Collage di monotipi e calligrafie ad inchiostro Anno: 2024 Dimensione: Formato A3 Descrizione: Nature nasce da un collage di elementi biomorfici dove lo scritto calligrafico "Il pieno nasce dal vuoto/l'essere nasce dal non essere" ci parla ancora di ciclo naturale e di trasformazione della stessa
  • Lil     Tecnica:  Collage ed inchiostro Anno: 2022 Dimensione: Formato A3 Descrizione: Composizione a collage: forme e contro-forme ricavate da elementi calligrafici
  • La Maschera

    72,00 
    Enrico Caruso       Tecnica: Cassetta mini dv lp:90 Anno: 2023 Dimensione: 50cm x 60cm oppure 30cm x 40cm Descrizione: Frame estratto da 'la maschera', opera realizzata da nastro mini dv, editata in luci e colori, ritrae l'occhio femminile di una ragazza di 20anni in trucco e luce espansi e contrastati ad esaltarne lo sguardo e femminilità.
  • Now you see

    72,00 
    Enrico Caruso       Tecnica: Macchina fotografica analogica rullini 35mm Anno: 2021 Dimensione: 50cm x 60cm oppure 30cm x 40cm Descrizione: Opera realizzata con rullino 35mm ilfordhp5, ritrae due amanti che si specchiano all'interno di un cannocchiale, facile comprensione di esplorazione interna tra i due soggetti, che non si limitano a guardarsi fuori.
  • Sabin       Tecnica:  Pastello Anno: 2023 Dimensione: 29,8x24 cm Descrizione: Autoritratto con delle foglie
  • Sabin       Tecnica:  Pastello Anno: 2023 Dimensione: 29,8x24 cm Descrizione:  Un volto, un portacenere, una bocca e dei capelli
  • Nenna     Tecnica: Illustrazione digitale Anno: 2022 Dimensione: 20 cm x 20 cm Descrizione:  Illustrazione digitale scatola di biscotti contenente biscotti (piccolo miracolo!)
  • Nenna     Tecnica: Illustrazione digitale Anno: 2024 Dimensione: 29,7 cm x 42 cm Descrizione: Illustrazione digitale ispirata a un pranzo in Liguria.
  • Nenna     Tecnica: Illustrazione digitale Anno: 2024 Dimensione: 29,7 cm x 42 cm Descrizione: Illustrazione digitale: colazione con abbondanza di caffé.
  • Gianpiero Casetta     Tecnica: Polaroid sx 70 Anno: 2023 Dimensione: 8,9 x 10,2 Descrizione: In questa polaroid, il buio è protagonista. Ogni angolo della scena è avvolto in un'oscurità profonda, come un abisso che inghiotte ogni dettaglio, ogni traccia di vita. Ma al centro, come un fragile cuore che pulsa nell'oscurità, un quadrato di luce penetra nell'oscurità come un sogno sottratto al tempo. La luce, tagliente e poetica, non è mai piena, ma delicata, sfumata, come se volesse sfiorare la pelle senza rivelarla completamente. Al suo interno, un corpo femminile nudo si staglia in silenzio, la pelle illuminata in modo appena visibile, quasi eterea, in contrasto con il buio che la circonda. La modella è piegata in una posa che richiama una delicata tristezza: il corpo fragile, piegato in sé stesso, come se stesse cercando di scomparire, di fondersi con la stessa oscurità che lo avvolge. Le linee del corpo, appena visibili sotto il chiarore della luce, sembrano dissolversi nel nulla, sfuggendo a ogni contatto con il mondo esterno. La luce non è una rivelazione, ma un abbraccio tenero e sofferto, che sembra voler proteggere e, al contempo, separare. Il quadrato di luce è come un confine tra la vita e la morte, tra il visibile e l’invisibile, una finestra aperta su un mondo che non esiste più, ma che continua a vivere nell'immagine, nella memoria. In questo spazio di solitudine e di abbandono, il corpo diventa un simbolo di ciò che è impermanente, di ciò che resiste nonostante l’oscurità che tutto inghiotte. La polaroid è un attimo di sospensione, un’istantanea che cattura la malinconia di una presenza che non vuole essere vista, ma che, nonostante tutto, esiste ancora, nell’ombra di quella luce.
  • Gianpiero Casetta Tecnica: Polaroid sx 70 Anno: 2023 Dimensione: 8,9 x 10,2 cm Descrizione: Opera composta da 4 polaroid in serie -edizione limitata di un solo pezzo Questa serie di immagini esplora la fusione tra il corpo umano e l'ambiente abbandonato, utilizzando il corpo nudo come simbolo di vulnerabilità e purezza in contrasto con la decadenza degli spazi dimenticati. Le quattro immagini sono un viaggio visivo che cattura il delicato dialogo tra luce naturale e ombra, dove il corpo si inserisce come un elemento vivente in un paesaggio di rovine e silenzio. Nelle quattro immagini, la luce naturale, che entra in modo intermittente dagli spazi distrutti, gioca con la figura umana, creando un contrasto drammatico che mette in risalto la morbidezza e la fragilità del corpo. Ogni immagine è una riflessione sulla relazione tra la carne e lo spazio, come se la luce stessa fosse un momento di sacralità in un luogo desolato. Le polaroid, con la loro estetica immediata e analogica, enfatizzano l’autenticità del momento. Qui, la luce non è solo un elemento esterno, ma un’entità che scava nello spazio, rivelando una tensione tra la forma del corpo e l’ambiente circostante. **Tecnica concettuale:** La tecnica utilizzata per questa serie è un incontro tra analogico e concettuale, in cui la fotografia istantanea delle polaroid funge da strumento per catturare l'effimero e il temporaneo. La luce naturale, elemento primordiale e irripetibile, è la vera protagonista di queste opere, ed è trattata come una lama che penetra e scolpisce il corpo e l'ambiente. La scelta di lavorare in spazi abbandonati non è casuale, ma un’analisi della tensione tra il corpo, che è vivo e organico, e l’ambiente che è in fase di disintegrazione. La luce che filtra nelle stanze in rovina rappresenta il momento di transizione tra il passato e il presente, un atto di illuminazione che dona sacralità a ciò che è destinato a svanire.
  • Gianpiero Casetta     Tecnica: Fine art giclée Anno: 2020 Dimensione:  29,7 x 42 Descrizione: Questa stampa fine art esplora l'incontro tra il corpo e l'architettura con la stessa intensità sospesa di un sogno interrotto. La modella, nuda contro una parete di cemento, diventa un’ombra viva, un’anima intrappolata nel tempo che si dissolve lentamente nell’ambiente. La parete, spoglia e geometrica, sembra respirare con la stessa calma inquietante della sua figura, creando un contrasto tra la solidità dei suoi angoli e la fragilità del corpo che vi si adagia. La lama di luce, che scende in diagonale come un taglio di silenzio, scolpisce la carne con una precisione struggente, illuminando solo ciò che è più intimo, più nascosto: il contorno del seno, la curva della spalla, l’ombra del collo. È una luce che non svela, ma suggerisce, che non abbraccia, ma separa, come un riflesso di ciò che è perduto e non può più tornare. Il corpo, sospeso tra la geometria rigida della parete e la morbidezza della luce, sembra l’ultima testimonianza di un tempo che ha smesso di esistere, come un fantasma che tenta di ricordare di sé. La stampa è un invito a esplorare la bellezza che nasce dalla decadenza, a riflettere sulla sacralità di ciò che è destinato a svanire, ma che, per un attimo, resiste e si fa arte. L’illusione della solidità, in questo spazio di abbandono, è spezzata dalla luce che taglia, come un desiderio troppo forte per essere trattenuto, ma che lascia un’ombra profonda, un ricordo che persiste nel vuoto.
  • FATE

    267,00 
    Margherita Tugnoli Tecnica: Digital Painting Anno: 2024 Dimensione:  30 x 40 cm Descrizione: L'opera digitale rappresenta una stilizzazione del gambo di un'orchidea, simbolo di femminilità, eleganza e forza. La linea fluida e sinuosa del gambo si fonde con l’idea di grazia e delicatezza, richiamando la bellezza intrinseca del fiore, ma anche la sua capacità di adattarsi e crescere. Attraverso l’uso di forme essenziali e trasparenze, l’artista gioca con il contrasto tra la visibilità e l’invisibilità, creando un’immagine che suggerisce un legame profondo e misterioso con la figura femminile. L’orchidea, con la sua forma delicata ma resistente, diventa metafora di un’intimità forte e fragile allo stesso tempo. Un’opera che esplora l’equilibrio tra sensualità e potenza, un invito a riflettere sulla natura complessa e in continua evoluzione della femminilità.
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