Arteaporte
  • Sdru       Tecnica : Acrilico Dimensione: 80cm x 100cm Anno: 2021
    Descrizione:  Cosa c’è di più passivo di una Marionetta? Una donna di bell’aspetto mostra uno sguardo sfacciato e irriverente. Accanto a lei un nastro rosa e nero manifesta la doppia entità della figura portando l’osservatore ad un’evitabile domanda: è una forsennata, furente menade o un’affascinate, ingenua fanciulla? Al centro della composizione emerge un ragno, che di fatto rappresenta l’unione tra questi due mondi in quanto simboleggia il fascino e l’eleganza in qualità di tessitore della propria ragnatela. Al contempo tuttavia vi è da comprendere la sua sfrontata pericolosità. Dietro di esso una porta luminosa fa da sipario tra i due mondi, distinguendo da un lato una pelliccia e dall’altra le tre moire che tessono un grazioso abito. Una fanciulla dalla duplice valenza: è lei a scegliere di far fuori un orso o è solo vittima di un’oggettificazione di sé?
  • Autunno

    6.230,00 
    Sdru       Tecnica : Acrilico Dimensione:  60cm x 100cm Anno: 2024
    Descrizione: In quest'opera ho voluto rappresentare l'emergenza climatica, attraverso l’ambiguità del paesaggio, e il disagio umano. Una montagna dai tratti femminili sembra dormire beatamente. Il suo viso appare rilassato mentre il suo corpo è ferito, è esso a riflettere le conseguenze del suo dolore passato. Nella parte inferiore essa nasconde una grotta piena di mani in tensione che mostrano i suoi sentimenti repressi. Un germoglio di un albero di cachi cresce dall'ombelico della montagna come il simbolo di rinascita da un dolore.
  • I’m Blue

    3.026,00 
    Sdru Tecnica : Acrilico Dimensione:  80cm x 100cm Anno: 2025
    Descrizione:  I’m Blue rappresenta una donna che può ricordare una bambola in ceramica in atto di rompersi con numerose crepe lungo il corpo. L’oppressione che prova é rappresentata da un filo spinato che la trattiene, metaforicamente incastrata in circoli viziosi che rallentano la sua volontà di opporsi e quindi di uscirne. Una scimmia che rappresenta un punto di riflessione sulla condizione umana con atteggiamento quasi ironico, spezza l’aspetto cupo ed inquietante che la scena vuole far emergere.
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