Arteaporte
  • Liliana Maria La Vecchia

        Tecnica: Collage ed inchiostro Anno: 2022 Dimensione :  42 x 29,7 cm Descrizione: Composizione a collage: forme e contro-forme ricavate da elementi calligrafici
  • Macro

    356,00 

    Liliana Maria La Vecchia

        Tecnica: Inchiostro Anno: 2020 Dimensione :  35x35 cm Descrizione: Macro; studio di elementi calligrafici tridimensionali
  • APNEA

    2.670,00 
    Venere Rizzo     Tecnica: ACRILICO E OLIO Anno: 2018 Dimensione :  180X90 Descrizione:  APNEA UNO DEI MODI MIGLIORI PER ESLORARE IL MONDO SOTTOMARINO. OMAGGIO AL CAMPIONE DI APNEA      
  • ESCAPE

    1.780,00 
    Venere Rizzo     Tecnica: ACRILICO E OLIO Anno: 2021 Dimensione :  65X95 cm Descrizione: OMAGGIO A FURIA, LA BALENA, TRANSITATA NELLO STRETTO CON UNO STRASCICO DI RETI SULLA CODA      
  • Scan Me 2

    534,00 
    Silvia Marchionne Tecnica: Incisione e collage con tecniche miste su lamina di rame su legno Anno: 2023 Dimensione : 25 x 25 cm Descrizione: Descrizione: L'opera è un "politico" costituito da 6 quadri a modulo di piccolo formato, (di cm 25X25) collocati in cornici a nicchia che costituiscono parte integrante, amplificandone sia i significati, che la valenza decorativa. Ciascun quadro è realizzato con tecniche miste : incisione a sbalzo su rame, collage, biacca, pennarello microliner, penna a sfera, matite colorate, grafite, carboncino, gomma Eva… Ognuno dei sei lavori, fa parte della serie definita "SCAN ME" e rappresenta sotto vari aspetti, l'idea che al momento ha l'artista delle Città contemporanee e del mondo attuale. Torino, in special modo, con i suoi "orditi" di organizzazione della vita quotidiana, è anch'essa testimone di una realtà che vede la preponderanza di QRcode e codici a barre, codici PIN, SPID, dove ci si interroga se la tecnologia, con la sua innegabile utilità, non potrà prendere un giorno il sopravvento sull'Humanitas…In questa ricerca di equilibrio necessario, può l'Artista, testimone della Storia del passato, di Civiltà, con la sua Arte, esserne la chiave di riscatto esistenziale? ,
  • Borgo Dora

    178,00 
    Jess Art     Tecnica: Acrilico Anno: 2021 Dimensione : 40 x 30 cm Descrizione: Dipinto realizzato in tecnica "plein air" dopo il periodo del isolamento per Virus,
  • Jess Art     Tecnica: Acrilico Anno: 2023 Dimensione : 50 x40 cm Descrizione: Dipinto eseguito in "plein air" dietro iil Mercato di via Chiesa negli inizi del 2023 ,inverno,  
  • Mona Lisa Vandalism

    5.340,00 
    Street Art Fabio79     Tecnica: Ho utilizzato un Puzzle, l'opera ha il vetro frantumato, che rappresenta la mia Vandalizzazione nell'opera più conosciuta al mondo. Un messaggio a sfavore degli attivisti. Ho vandalizzato la Gioconda , preservando la sua bellezza, pensando ad un futuro (il più lontano possibile) dove l'arte non verrà più curata da nessuno. Una visione futuristica, ma dove la bellezza continua a splendere. Anno: 2023 Dimensione : 100×120 Descrizione:  Puzzle scomposto della Gioconda di Leonardo Da Vinci, in un contesto futuristico, con led e vetro sfondato volutamente. Un viaggio nell'anno 3000, dove la sua bellezza continua a vivere anche dopo essere stata vandalizzata. Amo così tanto l'arte di Leonardo Da Vinci, da voler essere stato il primo a portare un pensiero diverso,ma salvando la sua maestosità
  • Gianluca Cresciani Tecnica: Tecnica mista Anno: 2024 Dimensione : 107×166 cm Descrizione: Visione immaginalista.
  • Romina Di forti

        Tecnica: Olio su tela Anno: 2024 Dimensione :  60cm x 80 cm Descrizione: Dipinto a olio realizzato mediante il riuso di scarti di tela e carta da parati rattoppati tra loro. È parte di una limitata serie di dipinti volti a dar voce a chi non ha più voce: storie di donne di ieri, oggi e domani. Rappresenta la libertà di scelta in un contesto storico-sociale di privazione dell'autodeterminazione femminile.
  • Donne nude

    3.567,00 

    Cemile Tarim

        Tecnica: Olio su tela Anno: 2022 Dimensione : 40 x 40 cm Descrizione: Scomposizione da una foto e ricomposizione per ottenere l'effetto cubista.
  • Patrizia Piantieri
    Tecnica: riproduzione su tela
    Anno: ND
    Dimensione: 42 x 32 cm
     
  • Volti di Torino

    231,00 

    Elena Laurella

    Tecnica: Olio su cartoncino formato A4
    Anno: ND
    Dimensione: 21 x 29,7 cm
    Descrizione: La mia opera intitolata "Volti di Torino" è un viaggio attraverso la trasformazione della città, esplorando le sue molteplici dimensioni culturali e sociali.
    In questa mia opera, ho voluto rappresentare uno dei volti che oggi popolano la città, una donna
    cinese, simbolo di una delle tante realtà che stanno contribuendo alla rinnovata identità di Torino.
    Il soggetto del dipinto è una donna con lineamenti delicati, ma fortemente espressivi. La sua figura,
    in primo piano, è emblema di una nuova generazione che ha trovato casa e spazio in questa città storicamente legata alle tradizioni. Ho scelto di concentrarmi sul volto della donna per enfatizzare la sua espressione, che racconta la forza di una cultura che si mescola a quella torinese (acconciatura con fiori tipici del loro folclore e la Mole Antonelliana simbolo di Torino), portando con sé nuove prospettive, valori e colori.
    Un aspetto fondamentale del mio lavoro è l’uso del colore grigio di Payne, con cui ho dipinto il
    volto della figura. Questo colore, un grigio profondo e leggermente freddo, non è casuale. Esso
    richiama la tipica atmosfera uggiosa e malinconica del cielo torinese, che spesso sfuma in tonalità di
    grigio durante l’inverno. Tuttavia, questo grigio non è inteso come un colore triste, ma come una metafora della città stessa: un luogo in continua evoluzione, che, nonostante le difficoltà e le sfide, trova sempre nuova vita e nuove energie: non a caso i fiori e le labbra sono arancioni.
  • Roxana Caballero Tecnica: Finto mosaico, realizato con una tecnica sviluppata per l'artista    
  • Polarcheos 17

    3.177,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 65 x 80 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Polarcheos 27

    3.177,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 65 x 80 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Polarcheos 26

    854,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 33 x 40 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Polarcheos 25

    1.785,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 65 x 80 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Ambiente mistico

    712,00 

    Angelo Scardino

        Tecnica: PLA Anno: 2024 Dimensione :62 cm x 30 cm x 18cm Descrizione:  La scultura intitolata "Ambiente mistico" rappresenta un'opera d'arte che combina elementi architettonici e concettuali in modo straordinario. Realizzata interamente con finestre gotiche, questa scultura crea un gioco di luci e ombre che evoca un senso di malinconia e introspezione. Al centro della struttura si trova una figura umana, isolata e quasi intrappolata all'interno di questo labirinto di vetri e pietra. Le finestre gotiche, con le loro linee verticali e i dettagli intricati, sono simboli di un'epoca in cui l'arte e l'architettura cercavano di elevare lo spirito umano verso il divino. Tuttavia, in questa scultura, tali finestre sembrano chiudersi intorno alla figura umana, creando una barriera che la separa dal mondo esterno. Questo contrasto tra l'apertura spirituale e la chiusura fisica diventa una potente metafora della solitudine. La scelta delle finestre gotiche non è casuale. Esse rappresentano non solo la bellezza e la complessità della vita, ma anche la fragilità delle relazioni umane. Allo stesso modo, la solitudine può essere un'esperienza di bellezza e riflessione interiore, ma anche di vulnerabilità e isolamento. La figura umana all'interno della scultura appare persa nei suoi pensieri, chiusa in un mondo proprio. Questo elemento aggiunge una dimensione emotiva all'opera, rendendo visibile il peso della solitudine che può gravare su un individuo. Le finestre gotiche diventano così una sorta di prigione estetica, che intrappola la figura in uno spazio di bellezza e tormento. In conclusione, "Ambiente mistico" è una scultura che invita alla riflessione. Attraverso l'uso di elementi architettonici storici e la rappresentazione di una figura umana isolata, l'opera esplora temi universali come la solitudine, la bellezza e la fragilità delle relazioni. È un'opera che risuona profondamente con chiunque abbia mai sperimentato il senso di essere soli, offrendo al contempo una visione estetica affascinante e toccante.  
  • Metropolis

    356,00 

    Angelo Scardino

        Tecnica: PLA Anno: 2024 Dimensione : 70 cm x 40 cm x 15 cm Descrizione: La scultura composta da silhouette di figure umane all'interno di quadrati, con il tema della città e della solitudine, rappresenta un'opera d'arte che riesce a catturare con grande efficacia l'essenza dei tempi moderni. La città, spesso vista come un luogo di connessione e interazione, viene qui reinterpretata come uno spazio di isolamento e alienazione. Le silhouette umane, racchiuse nei quadrati, suggeriscono l'idea di individui intrappolati in gabbie invisibili, separati l'uno dall'altro. Questi quadrati possono essere visti come metafore delle abitazioni urbane, degli uffici, o anche delle celle tecnologiche che ci imprigionano, come gli schermi dei nostri dispositivi. Ogni figura è sola, nonostante la vicinanza fisica agli altri, evidenziando un paradosso della vita moderna: l'isolamento nella folla. Forme semplici ma potenti vengono utilizzate per esprimere un sentimento complesso e profondamente umano. L'assenza di dettagli nelle silhouette permette agli spettatori di proiettare se stessi e le proprie esperienze personali nelle figure, rendendo l'opera universale e accessibile. La scelta di utilizzare quadrati rigidi contrasta con la fluidità delle forme umane, sottolineando la tensione tra la struttura della città e la natura innatamente sociale dell'uomo. Inoltre, la disposizione delle figure all'interno dei quadrati può suggerire un senso di ordine precostituito e di routine, tipico della vita urbana. Tuttavia, questo ordine apparente non riesce a nascondere il vuoto esistenziale che permea l'opera. La solitudine delle figure è palpabile e invita lo spettatore a riflettere sul proprio rapporto con la città e con gli altri. In conclusione, questa scultura non è solo una rappresentazione della solitudine urbana, ma anche una critica sottile e profonda della condizione umana nel contesto delle moderne metropoli. È un'opera che invita alla riflessione, offrendo uno spunto per considerare come la struttura delle nostre vite quotidiane.
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