Arteaporte
  • Rockmantic EDEN

    3.500,00 
    Rockmantic Tecnica: Mista Anno: ND Dimensioni senza cornice: 100 x 100 cm
  • SOLD
    Sold Out
    Rockmantic Tecnica: Mista Anno: ND Dimensioni senza cornice: 100 x 100 cm
  • Noi l’impossibile

    3.500,00 
    RockMantic Tecnica: Mista Dimensione: 100 x 100 cm
  • Circus

    3.500,00 
    RockMantic Tecnica: Mista Dimensione: 100 x 100 cm
  • Metamorphosis

    3.500,00 
    RockMantic Tecnica: Mista Dimensione: 100 x 100 cm
  • L’attesa

    3.507,50 
    Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 70 x 100 Anno: ND
    Descrizione: Una donna dai capelli rossi, mossi come pensieri sospinti dal vento, è seduta di fronte a noi, con la sedia girata al contrario. I gomiti appoggiati con naturalezza sulla spalliera gialla in legno – di quelle sedie che sanno di casa, di tempo sospeso – suggeriscono una posa intima e autentica, carica di silenziose emozioni. Il suo sguardo è diretto ma gentile, due occhi chiari e profondi, quasi turchesi, che attraversano lo spazio e scavano dentro chi osserva. Sono occhi che non cercano risposte, ma condividono un’attesa universale: quella per qualcosa che sta per arrivare, o qualcuno che ancora non si è mostrato. Volumi, luci e ombre nette e decise, sempre a ricordare lo stile lempickiano ma con un tocco personale, accompagnato dal color ottanio, tra i miei colori preferiti e che ritroviamo spesso nelle mie opere. “L’attesa” è il ritratto di un momento fragile e potente allo stesso tempo, in cui la calma si mescola a una lieve tensione, come un respiro trattenuto. È l’attimo prima di un cambiamento, la soglia tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere, un momento che un pò tutti abbiamo vissuto nella nostra vita. Una scena semplice solo in apparenza, ma intrisa di possibilità e di emozione pura.
  • Enigma

    3.507,50 
    Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 70 x 100 Anno: ND
    Descrizione: Una figura femminile intensa, magnetica, fuori dal tempo. Chi è?Un’hostess rétro, una viaggiatrice elegante, una dama sospesa tra epoche e identità? Il suo volto non cerca definizioni, ma evoca storie possibili. Un'enigma, appunto. Indossa un cappello rosso, impreziosito da un dettaglio bianco simile a un soffione: simbolo di fragilità e libertà, ma anche di desideri pronti a prendere il volo. La giacca, dello stesso rosso intenso, avvolge la figura con decisione e grazia. Le labbra, laccate di passione, dichiarano una presenza che non si può ignorare. Il volto è attraversato da pennellate di luce, che non lo svelano del tutto ma ne suggeriscono la profondità. I capelli, in movimento, riflettono bagliori che sembrano provenire da una dimensione interiore, come pensieri che affiorano e svaniscono. “Enigma” è la celebrazione del non detto, della bellezza che non si spiega, del femminile che sfugge a ogni definizione. Un ritratto che è viaggio simbolico, metamorfosi, e presenza viva.
  • L’OPINABILE

    3.508,00 
    Matteo Giovani   Dimensione: 100cm x 70cm Tecnica :  Acrilico|Vernice spray|Pennarello|Bianco e nero anno: 2024 Descrizione: in questa opera , tutto può essere messo in discussione all'interno di questa silhouette, ciascun osservatore può reagire in modo diverso in base alla propria esperienza e sensibilità, è la donna che si vede brutta, la pedina che si sente regina... in questo mondo consensuale io preferisco sognare.
  • Antonio Schiavano     Tecnica: Olio|Vernice|Foto Anno: 2024 Dimensione: 70x100 cm Descrizione: Questa serie si pone l’obiettivo di portare l'osservatore a confrontarsi con la natura effimera dell'estetica. Le immagini, inizialmente scatti di beauty e fashion realizzati dallo stesso artista, sono state trasformate, nei colori, nell'aspetto e nella texture attraverso l'utilizzo di oli e vernici, creando così delle opere uniche e non riproducibili. Una vera e propria decostruzione che mette in discussione i canoni estetici tradizionali e si presenta come un potente commento sulla superficialità con cui spesso percepiamo il bello. In questo modo, il progetto diventa una critica alla società dell'immagine, evidenziando come la concezione di bellezza possa essere facilmente manipolata e distorta da chi detiene il potere di definire ciò che deve essere considerato bello oppure no. È un invito a guardare oltre l'apparenza, a scoprire la bellezza nelle crepe e nelle ferite, a riconoscere che è proprio attraverso la sua distruzione che la bellezza può rinascere e rivelare la sua essenza più profonda.
  • Alternanze

    3.560,00 
    Rita Alleruzzo   Dimensione:  90 x 85 cm Tecnica : Acrilico anno: 2024 Descrizione: questo quadro fa parte di una ricerca su stati esistenti differenti che si interpongono fra loro, nell'intento di ricercare, maggiore libertà espressiva e giungere attraverso il dinamismo delle parti alla giusta armonia fra segno colore e spazio.
  • Cristiana Bezerra de Menezes Signorelli

    Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2024/2025 Descrizione: Spring First Movement Unrequired Birth Simboleggia la nascita, non richiesta e casuale, tuttavia inevitabile. Come i germogli della prima fase della primavera, ci troviamo su un terreno nuovo a percepire la fragilità e la delicatezza tipici di ogni inizio. Nulla può la nostra paura verso l’evoluzione naturale della vita. Dalla serie Black Sonata for Vivaldi, che indaga la tensione tra la vita emozionale e quella biologica, dove le leggi fisiche prevalgono sul significato emozionale. Ispirati alle Quattro Stagioni di Vivaldi, i 12 autoritratti in bianco e nero (qui presentati in 3) seguono il ciclo stagionale, con una narrazione che prende il via dalla primavera e si conclude con l’inverno. Ogni stagione è rappresentata da 3 fotografie, o movimenti, (qui presentata una per stagione, inverno escluso), che ne scandiscono le diverse fasi. Il corpo femminile, è inteso come simbolo tanto dell’universale quanto dell’unico. È il corpo di una donna, inevitabilmente e storicamente carico di archetipi ancestrali, sociali, emotivi e di genere. Ma è anche il mio corpo, e come tale, porta con sé la ricchezza dell’individualità empirica e della percezione soggettiva. Fiori, foglie e frutti simboleggiano la materia organica, che, insieme al corpo, vengono assorbiti dalla necessità evolutiva. Gli occhi, infine, rappresentano la percezione soggettiva, riflettendo sul ritmo effimero della vita e sull’illusione di poter definire l’esistenza.  
  • OMNIA TEMPUS HABENT

    3.560,00 
    Piero Masia Technique: Mixed media Year: 2023 Size unframed: 60 x 70 cm  
  • FAME I

    3.560,00 
    Giada Mattias   Tecnica: Acrilico Anno: 2021 Dimensione senza cornice: 100 cm x 80 cm Descrizione:  Oggi Oggi è la rivoluzione Oggi è azione Inno alla Donna Non c’è più tempo Corro e strepito Irrequieto pulsa il sangue Aritmico, sconnesso Mi perdo Deve sputare ciò che è custodito non può più sopportare Oggi Posso Tutto
  • Rockmantic Tecnica: Tecnica mista Anno: ND Dimensioni senza cornice: 100 x 100 cm  
  • Rockmantic Tecnica: Tecnica mista Anno: ND Dimensioni senza cornice: 100 x 100 cm  
  • Burned Blue

    3.738,00 
    Fabrizio Bonato     Tecnica: mista su tela Anno: 2023 Dimensione: 100cm x 70cm Descrizione:  Tecnica mista su tela. Materiali: Cemento, smalti e materiale plastico . Rappresentazione metafisica della gravitazione in blu
  • Polarcheos 4

    3.782,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 80 x 100 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Polarcheos 6

    3.782,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 80 x 100 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Polarcheos 14

    3.782,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 80 x 100 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
  • Polarcheos 16

    3.783,00 
    Carlo di Giacomo Tecnica: Fotografia Dimensione: 65 x 80 cm Descrizione: Questa ricerca è nata a partire dal mezzo fotografico, ovvero dal desiderio di sperimentare utilizzando un apparecchio analogico. Dopo tanti anni dedicati alla fotografia digitale, infatti, ho trovato interessante riappropriarmi delle “vecchie” tecniche fotografiche, delle vecchie apparecchiature e nello specifico della Polaroid. Questo mezzo fotografico è stato il primo con il quale iniziai a fotografare all’età di otto anni, pertanto ho pensato di percorrere la ricerca creativa proprio ripartendo dalle pellicole istantanee. Avendo a disposizione diverse pellicole in B/N ho iniziato a girare per i quartieri di Roma, dove sono presenti strutture più o meno abbandonate e molto interessanti, che sono diventate il simbolo di alcune zone nonché parte integrante della città. Immediatamente ho scoperto quante possibilità creative offrisse questa pellicola e quanto bene si adattasse a questo tipo di sperimentazione fotografica. Con questa ricerca ho voluto sottolineare questo aspetto, a volte un po’ tetro di questi manufatti, che sono a metà tra l’archeologia e l’innovazione. Molte delle zone fotografate, sono state completamente recuperate, rinnovate e rivalutate. Era mia intenzione evidenziare come il passato si integra al presente, trasformandosi, evolvendosi e, dando vita a qualcosa di completamente nuovo…!!!
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