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Jorgelina Alessandrelli Tecnica : Carta|Oggetti trovati Dimensione: 100 x 50 x 10 cm Anno: 2020 Descrizione: YO QUERIA ESTAR MAS BONITA” riflette sugli elementi culturali che condizionano l'autostima femminile e l’amore per noi stesse. In una società in cui la donna in relazione al suo aspetto fisico è trattata come un oggetto, etichettata sotto archetipi socialmente accettati o non accettati, dove solo il "vivere dello sguardo" sembra autorizzare una reale esistenza, "noi siamo" quando l'altro ci guarda, ci ammira e ci certifica condizionando con violenza la nostra autostima. Per esacerbare simbolicamente questa aggressività nei confronti dell'imposizione di certi aspetti estetici "sopravvalutati" dalla nostra società di consumo, ho voluto utilizzare frammenti di capelli artificiali in colori fluo per creare una sorta di rilievo-cascata di acconciature un po' esagerate.
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Marco Scozzi Tecnica: Olio su tela Anno: 2022 Dimensione: 100×120 Descrizione: "Il mio dipinto ad olio, intitolato 'Desertica', raffigura il ritratto di una donna avvolta da teli che rappresentano la tela stessa. Il volto della donna emerge dalla trama della tela, personificando l'essenza stessa della pittura che la avvolge e la veste. Attraverso l'uso dell'olio, ho cercato di catturare non solo la bellezza esteriore della donna, ma anche la sua eleganza, sensualità e forza interiore. Il titolo 'Desertica' evoca le giornate desertiche che privano di emozioni, suggerendo un senso di isolamento e vuoto interiore che la donna potrebbe sperimentare. L'opera esprime il concetto di come l'arte possa incarnare e manifestarsi attraverso il soggetto stesso, creando un'interconnessione tra l'artista, la tela e la figura rappresentata."
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FRANCOPiSANi Tecnica: Pastelli a olio e matite colorate Anno: 2025 Dimensione: : 33 × 24 cm Descrizione: Nascondersi tra narrazione e astrazione. Pensiamo per immagini o per parole? Una domanda molto difficile per me, perché trovo quasi impossibile separare l'una dall'altra. Usare il disegno per rappresentare ciò che popola la mia mente mi ha sempre affascinato. Non tanto la rappresentazione della realtà mi affascina quanto quella dei pensieri, siano essi immagini o parole, contenuti tangibili o concetti astratti. Disegnare è, per me, dare una forma – o una parvenza di forma – a ciò che vedo al buio, a ciò che penso a occhi chiusi, a ciò che tocco con le mani o a ciò che sento. Forse è la mia formazione da architetto ad aver monopolizzato la mia espressività, la necessità logica di visualizzare e rendere tangibili processi mentali che per loro natura non lo sono. Un progetto, dopotutto, è questo. Una sera, sulle rocce granitiche tra Seccheto e Fetovaia, sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba, a pochi metri dalla battigia, guardando lontano verso sud, con il sole che tramontava alla mia destra, dietro la Corsica, mi resi conto che l'orizzonte, quella linea che divide l'acqua dal cielo, stava lentamente scomparendo, i colori sbiadivano, l'azzurro del cielo si fondeva con il verde del mare, e un velo di nebbia faceva perdere definizione a quella linea. Non riuscivo più a vederlo con gli occhi, ma ne percepivo chiaramente la presenza. L'aria impalpabile acquistava corpo. Infatti, da quella stessa posizione, a volte è possibile vedere Montecristo e a volte no, anche in giornate altrettanto soleggiate. Dopo quella prima volta, molte altre volte, e in molti altri luoghi, in circostanze molto diverse, mi ritrovai a fermarmi ad attendere questo momento di catarsi, di negazione e simultanea affermazione dell'orizzonte. Il luogo geometrico dei punti di tangenza al globo dei nostri raggi visivi. Ma il globo non è una sfera perfetta e i nostri occhi sono due e si muovono ad altezze molto variabili. L'orizzonte può essere invisibile, nascosto dietro una montagna, ad esempio,
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Yyurize Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 30 x 40 cm Descrizione: L’opera rappresenta la grande difficoltà dell’essere umano nel raggiungimento di un rapporto di vera connessione con un'altra anima. Un esercizio difficilissimo da completare, l’esatto opposto di un puzzle per bambini, anche se di soli due pezzi non è assolutamente un gioco facile. L’artista, attraverso la scelta dei colori, ha voluto evidenziare lo stato di serenità dei corpi rispetto al colore frizzante dei pezzi di puzzle che insieme miscelano arancio e senape, colori accesi a contrasto con le tonalità marroni e azzurre dell’intera opera. Nella parte inferiore vediamo una grande macchia celeste, come a rappresentare la sofferenza e il pianto necessari al completamento del gioco.
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Mariella Balla Tecnica: Pastello|Matita|Digitale Anno: 2024 Dimensione: 70 x 30 cm Descrizione: Ritratto di donna bionda.
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Xhoi Cullhaj Tecnica: Acrilico e tempera su tela Anno: 2023 Dimensione opera: 160 x 160 cm Descrizione: Tre figure ferme, goffe, statiche, chiuse in abiti geometrici che incorniciano la scena. Sguardi smarriti, tristi, persi nel vuoto. Un fermo immagine di tre corpi che danzano senza muoversi, nella malinconia di una stanza buia. Perché? Perché anche le persone tristi ballano. (Opera parte di un trittico)
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Victor Matalí Tecnica: Inchiostro, Carta, Acrilico. Anno: 2025 Dimensione: 29,7 x 42 cm Descrizione: Uomo e donna che si arrendono all'ignoto
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Tecnica: Olio|Pastello e carta da parati Anno: 2023 Dimensione: 45x65 cm Descrizione: È stato realizzato mediante il riuso di materiali di scarto quali tela e carta da parati. Dipinto mediante olio e pastelli, vuole rappresentare la difficoltà della ripresa a seguito della fine di una relazione.
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Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensione: 30 x 20 cm Descrizione: Dolce miele sfiora i seni, il Primo Atto, esige passione.
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Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensione: 30 x 20 cm Descrizione: Si incontrano le carni, arde il cuore in petto, Atto Secondo.
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Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensione: 30 x 20 cm Descrizione: Ci si allontana dal grembo, motivo per cui si piange, si nasce. Atto Terzo.
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Teo Iaia Tecnica: IstantaneaAnno: 2025Dimensione: 10,7 x 8,8 cmDescrizione: L’opera riflette sulla relazione tra identità e parola scritta, tra la superficie del testo e la profondità interiore.L’immagine, realizzata con tecnica istantanea, esplora la memoria come stratificazione: ogni frammento è un pensiero trattenuto, ogni segno una pausa di silenzio visivo.
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Teo Iaia Tecnica: IstantaneaAnno: 2025Dimensione: 10,7 x 8,8 cmDescrizione: L’opera riflette sulla relazione tra identità e parola scritta, tra la superficie del testo e la profondità interiore.L’immagine, realizzata con tecnica istantanea, esplora la memoria come stratificazione: ogni frammento è un pensiero trattenuto, ogni segno una pausa di silenzio visivo.
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Teo Iaia Tecnica: IstantaneaAnno: 2025Dimensione: 10,7 x 8,8 cmDescrizione: L’immagine si muove sul confine tra intimità e rappresentazione. Il corpo, parzialmente celato dal libro, diventa esso stesso linguaggio: un frammento di racconto visivo che si intreccia con la pagina scritta.Le parole stampate, i ritagli e la materia dell’istantanea si fondono in un unico spazio di lettura, dove il gesto e la narrazione si contaminano reciprocamente, dissolvendo i limiti tra testo e presenza.
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Tecnica: Olio su tela Anno: 2024 Dimensione : 60cm x 80 cm Descrizione: Dipinto a olio realizzato mediante il riuso di scarti di tela e carta da parati rattoppati tra loro. È parte di una limitata serie di dipinti volti a dar voce a chi non ha più voce: storie di donne di ieri, oggi e domani. Rappresenta la libertà di scelta in un contesto storico-sociale di privazione dell'autodeterminazione femminile.
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Anguilla Ink Tecnica: Acrilico Anno: 2024 Dimensioni: 35x50 cm Descrizione: Questo ritratto combina lo spirito pop con la tragicità ed il grottesco espressionista. L'intenzione è quella di racchiudere nel colore dei capelli della figura ritratta il blu del cielo estivo italiano in modo da poterlo tirare fuori in quei grigi giorni invernali che sono tutti uguali.




















