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Anna Tecnica: Cartapesta Anno: 2024 Dimensione: Base 25x25cm, Altezza 60cm Descrizione: Il Ciccione 1 è stato creato partendo da grucce di lavanderia e fogli di giornale, tramite la tecnica della cartapesta, ed è stato poi dipinto con acrilici. Ciccione è un nome scorretto, che in un periodo di "conciousness" e "body positivity" non è accettato. Ma il Ciccione non è corretto, è un mostro che mostra tante cose: uno stato d'animo, una percezione di sé, un'ipocrisia latente che accetta solo ciò che è "normale". Il Ciccione è una vittima, e le vittime non sono mai giuste.
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Lorenzo Paolucci Tecnica: Acrilico, Olio, Carta Anno: 2025 Dimensione: [senzacornice] Descrizione:L’opera nasce dopo un episodio traumatico, un incidente estivo con un monopattino elettrico. In quell’istante, Lorenzo percepisce di aver infranto la pellicola trasparente che regge il mondo patinato e perfetto in cui viviamo, quella superficie sottile che tiene tutto intatto, lucido, immobile. Una volta rotta, riemerge la sua parte blu: vulnerabile, autentica, imperfetta. L’opera diventa così un rito di esorcismo, una dichiarazione di identità e di dolore. Attraverso il colore e la materia, l’artista trasforma la frattura in linguaggio visivo, restituendo al trauma un’estetica di libertà e di rinascita, per restituire ancora una volta alla tristezza la giustizia che si merita nella vita quotidiana.
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Xhoi Cullhaj Tecnica: Acrilico e tempera su tela Anno: 2023 Dimensione opera: 160 x 160 cm Descrizione: Tre figure ferme, goffe, statiche, chiuse in abiti geometrici che incorniciano la scena. Sguardi smarriti, tristi, persi nel vuoto. Un fermo immagine di tre corpi che danzano senza muoversi, nella malinconia di una stanza buia. Perché? Perché anche le persone tristi ballano. (Opera parte di un trittico)
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Xhoi Cullhaj Tecnica: Acrilico e tempera su tela Anno: 2023 Dimensione opera: 160 x 160 cm Descrizione: Due persone si stringono con forza fino a fondersi, dando vita alla forma di un cuore anatomico. I corpi incandescenti, attraversati da linee luminose, trasformano il gesto in un’immagine di unione totale, dove l’abbraccio diventa simbolo di un legame vitale.




















