Arteaporte
  • Autoritratto

    2.300,00 
    Marco Scozzi Tecnica: Acrilico Anno: 2019 Dimensione: 70 x 100 cm  
  • Lilly ArteNatura   Tecnica: Tecniche miste su carta acquerello (acquerello, collage, matite e grafite), incorniciata su cartone Anno: 2025 Dimensione: :  30×40 cm Descrizione: Questo autoritratto, terzo di una serie, è stato realizzato partendo da uno schizzo alla cieca dei miei lineamenti, su cui ho applicato un collage di pezzi di carta ritrovati, ma selezionati con cura: uno scuro e fortemente in contrasto con l'altro bianco avorio, movimentato da lettere scritte con una macchina da scrivere. Gli acquerelli sono stati applicati alla fine, lasciando andare il pennello e l'acqua là dove volevano fluire in quel momento. Le matite colorate e la grafite hanno definito occhi, labbra e qualche capello svolazzante. Tutto il processo è avvenuto in due giornate diverse, leggere e divertenti. La scelta dei colori e dei tratti, insieme al titolo sottolineano che questo autoritratto esprime quella parte di me più femminile, delicata e sensibile, votata alla ricerca della bellezza e dell'armonia come simboleggia il pianete Venere in astrologia.
  • Lilly ArteNatura   Tecnica: Tecniche miste su carta semplice (acquerello, collage, matite e grafite), incorniciata su cartone Anno: 2025 Dimensione: :  33×45 cm Descrizione: Questo autoritratto, primo di una serie, è stato realizzato partendo da uno schizzo alla cieca dei miei lineamenti, su cui ho applicato un collage di pezzi di carta ritrovati, ma selezionati con cura: uno scuro e fortemente in contrasto con l'altro bianco avorio, movimentato da lettere scritte con una macchina da scrivere. Gli acquerelli sono stati applicati alla fine, lasciando andare il pennello e l'acqua là dove volevano fluire in quel momento. Le matite colorate e la grafite hanno definito occhi, labbra e qualche capello svolazzante. La carta leggera su cui ho realizzato il tutto, asciugandosi si è un pò raggrinzita, dando al mio volto l'espressione naturale di qualche anno in più. Tutto il processo è avvenuto in una mattina di divertimento puro e istintivo. La scelta dei colori e dei tratti, insieme al titolo sottolineano che questo autoritratto esprime quella parte di me inconsueta, bizzarra, ma anche forte, dinamica e coraggiosa come simboleggia il pianeta Marte in astrologia.
  • monocromo/037

    406,00 
    FRANCOPiSANi Tecnica: Pastelli a olio e matite colorate Anno: 2025 Dimensione: : 50 × 35 cm Descrizione: Nascondersi tra narrazione e astrazione. Pensiamo per immagini o per parole? Una domanda molto difficile per me, perché trovo quasi impossibile separare l'una dall'altra. Usare il disegno per rappresentare ciò che popola la mia mente mi ha sempre affascinato. Non tanto la rappresentazione della realtà mi affascina quanto quella dei pensieri, siano essi immagini o parole, contenuti tangibili o concetti astratti. Disegnare è, per me, dare una forma – o una parvenza di forma – a ciò che vedo al buio, a ciò che penso a occhi chiusi, a ciò che tocco con le mani o a ciò che sento. Forse è la mia formazione da architetto ad aver monopolizzato la mia espressività, la necessità logica di visualizzare e rendere tangibili processi mentali che per loro natura non lo sono. Un progetto, dopotutto, è questo. Una sera, sulle rocce granitiche tra Seccheto e Fetovaia, sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba, a pochi metri dalla battigia, guardando lontano verso sud, con il sole che tramontava alla mia destra, dietro la Corsica, mi resi conto che l'orizzonte, quella linea che divide l'acqua dal cielo, stava lentamente scomparendo, i colori sbiadivano, l'azzurro del cielo si fondeva con il verde del mare, e un velo di nebbia faceva perdere definizione a quella linea. Non riuscivo più a vederlo con gli occhi, ma ne percepivo chiaramente la presenza. L'aria impalpabile acquistava corpo. Infatti, da quella stessa posizione, a volte è possibile vedere Montecristo e a volte no, anche in giornate altrettanto soleggiate. Dopo quella prima volta, molte altre volte, e in molti altri luoghi, in circostanze molto diverse, mi ritrovai a fermarmi ad attendere questo momento di catarsi, di negazione e simultanea affermazione dell'orizzonte. Il luogo geometrico dei punti di tangenza al globo dei nostri raggi visivi. Ma il globo non è una sfera perfetta e i nostri occhi sono due e si muovono ad altezze molto variabili. L'orizzonte può essere invisibile, nascosto dietro una montagna, ad esempio,
  • 6.39am/044

    508,00 
    FRANCOPiSANi   Tecnica: Pastelli a olio e matite colorate Anno: 2025 Dimensione: : 33 × 24 cm Descrizione: Nascondersi tra narrazione e astrazione. Pensiamo per immagini o per parole? Una domanda molto difficile per me, perché trovo quasi impossibile separare l'una dall'altra. Usare il disegno per rappresentare ciò che popola la mia mente mi ha sempre affascinato. Non tanto la rappresentazione della realtà mi affascina quanto quella dei pensieri, siano essi immagini o parole, contenuti tangibili o concetti astratti. Disegnare è, per me, dare una forma – o una parvenza di forma – a ciò che vedo al buio, a ciò che penso a occhi chiusi, a ciò che tocco con le mani o a ciò che sento. Forse è la mia formazione da architetto ad aver monopolizzato la mia espressività, la necessità logica di visualizzare e rendere tangibili processi mentali che per loro natura non lo sono. Un progetto, dopotutto, è questo. Una sera, sulle rocce granitiche tra Seccheto e Fetovaia, sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba, a pochi metri dalla battigia, guardando lontano verso sud, con il sole che tramontava alla mia destra, dietro la Corsica, mi resi conto che l'orizzonte, quella linea che divide l'acqua dal cielo, stava lentamente scomparendo, i colori sbiadivano, l'azzurro del cielo si fondeva con il verde del mare, e un velo di nebbia faceva perdere definizione a quella linea. Non riuscivo più a vederlo con gli occhi, ma ne percepivo chiaramente la presenza. L'aria impalpabile acquistava corpo. Infatti, da quella stessa posizione, a volte è possibile vedere Montecristo e a volte no, anche in giornate altrettanto soleggiate. Dopo quella prima volta, molte altre volte, e in molti altri luoghi, in circostanze molto diverse, mi ritrovai a fermarmi ad attendere questo momento di catarsi, di negazione e simultanea affermazione dell'orizzonte. Il luogo geometrico dei punti di tangenza al globo dei nostri raggi visivi. Ma il globo non è una sfera perfetta e i nostri occhi sono due e si muovono ad altezze molto variabili. L'orizzonte può essere invisibile, nascosto dietro una montagna, ad esempio,
  • Opulent Love

    23.200,00 
    Ian Whaley   Tecnica: Oil on canvas on wood panel Anno: 2024 Dimensione: : 39cm x 58.5cm Descrizione: Two austere figures stand side by side, their gazes locked onto the viewer with unsettling clarity. They do not blink. They do not move. Yet their presence lunges—silent and sudden—at anyone who dares pass. From the center of each forehead, a thin stream of crimson bleeds outward, not violently, but endlessly. The blood doesn’t drip—it flows, becoming part of the color that surrounds them. Reds melt into bruised purples, into smoky blues, into shadows that pulse with quiet menace. Their skin is pale, almost spectral, and the veins beneath shimmer with shifting hues. The background is alive with motion, but they remain still—anchored in their stare, as if they see through you, or into you. This is not a portrait. It’s a confrontation. A moment where the canvas watches back.
  • Misty

    290,00 

    Benedetta Luca

      Tecnica: Digitale Anno: 2024 Dimensione: 30×35 cm Descrizione: Il ritratto scarno e triste della donna è reso acquoso e melanconico dai colori grigi e bluastri che lo compongono. Lo sguardo è diretto all'osservatore, ma si rivolgono altrove. Nascosta da uno sfondo indefinito. Il tutto delineato da un tratto semplice e immediato ma immerso in un'atmosfera coerente e unificante.
  • Identità

    435,00 
    Giulia Piacci   Tecnica: Olio su tela Anno: 2025 Dimensione: 30×40 cm Descrizione: Nella tela “Sé”, il volto emerge da un vortice emotivo di luci rosse e blu. La sua migrazione è conclusa e la nuova identità riemerge trasformata e rigenerata. Il suo viaggio è una fuga dal proprio sé e un ritorno ad una nuova versione, mai definitiva e sempre in preda al tumulto del divenire.
  • 290,00 
    Giulia Piacci   Tecnica: Olio su tela Anno: 2025 Dimensione: 20×25 cm Descrizione: Un volto che guarda e si guarda. Il percorso della sua evoluzione è conflittuale, immerso in rosso, travolto da emozioni forti, dolore o rabbia, ma anche passione e desiderio di rinascita.
  • Fuga

    580,00 
    Giulia Piacci   Tecnica: Olio su tela Anno: 2025 Dimensione: 40×50 cm Descrizione: Un volto sdoppiato rappresenta la frattura dell’identità nel momento del cambiamento: chi siamo e chi stiamo diventando, il prima e il dopo, nel continuo ciclo del divenire. La trasformazione ci ricorda che le due versioni del sé pur simili, non sono mai uguali.
  •  BE, the sketchwalker   Tecnica: Tempere acrilico Anno: 2024 Dimensione: 29,7×42,00 cm Descrizione: Introspezione mediante la pittura di un volto che alla fine si dimostra essere molto simile a chi lo sta dipingendo. La fermezza di uno sguardo coperto dinnanzi ad innumerevoli conseguenze che la vita ci offre ed il coraggio di saperle affrontare.
  • Vittorio Passaglia   Tecnica: Pastello ad olio su cartoncino Dimensione: 70×50 cm Anno: 2025 Descrizione: Due corpi che si muovo e si fondono in un silenzio riempito dai respiri.
  • Vittorio Passaglia   Tecnica: Pastello ad olio su cartoncino Dimensione: 70×50 cm Anno: 2025 Descrizione: Due corpi che si muovo e si fondono in un silenzio riempito dai respiri.
  • Vittorio Passaglia   Tecnica: Pastello ad olio su cartoncino Dimensione: 100×70 cm Anno: 2025 Descrizione: Due corpi che si muovo e si fondono in un silenzio riempito dai respiri.
  • Francesca Pivato Tecnica: Acrilico, gesso e collant su tela Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 50×50 cm Descrizione: In questa composizione, Francesca Pivato dà forma a una figura femminile che affiora da un intreccio di materia e memoria. Il volto, parzialmente celato da pennellate dense e stratificate, emerge da uno sfondo mosaicato di rettangoli in tonalità terrose e bluastre, evocando frammenti di paesaggi interiori e architetture emotive. I capelli scuri si fondono con l’ambiente circostante, dissolvendo i confini tra soggetto e spazio. L’opera è attraversata da linee morbide che ricordano tende o drappeggi, suggerendo una dimensione intima e teatrale. La firma nell’angolo inferiore sinistro sigla un’identità che si rivela e si nasconde, in un gioco continuo tra presenza e assenza.
  • Day Collection

    3.625,00 
    Francesca Pivato Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 50×70 cm Descrizione: In quest’opera, Francesca Pivato costruisce un’icona contemporanea, sospesa tra sacralità e cultura visiva urbana. Il volto centrale, incorniciato da un’aura circolare che richiama l’iconografia religiosa, è parzialmente celato da un blocco rettangolare, gesto che introduce un’interruzione visiva e concettuale. Sullo sfondo, trame complesse e stratificazioni cromatiche in blu e rosso dialogano con elementi testuali, evocando frammenti di linguaggio pubblicitario o editoriale. L’opera si presenta come un collage visivo e simbolico, dove pittura, grafica e parola si fondono per interrogare il rapporto tra identità, rappresentazione e consumo dell’immagine.
  • World Around

    3.625,00 
    Francesca Pivato Tecnica: Acrilico e gesso su tela Anno: 2022 Dimensione senza cornice: 50×70 cm Descrizione: In quest’opera, Francesca Pivato esplora l’identità femminile attraverso un linguaggio visivo stratificato e frammentato. Il volto di una donna emerge da una composizione astratta fatta di geometrie, linee e sovrapposizioni cromatiche, dove il blu domina la scena, evocando profondità emotiva e introspezione. Gli occhi, centrali e penetranti, diventano punto focale e simbolo di sguardo interiore, mentre le labbra rosse introducono un elemento di forza e vitalità. La struttura del fondo, composta da linee verticali e orizzontali, si fonde con i tratti del volto, suggerendo una tensione tra ordine e caos, tra visibile e invisibile. L’opera si muove tra figurazione e astrazione, invitando l’osservatore a ricomporre il senso attraverso la propria esperienza percettiva.
  • De Civitate Dei

    652,00 
    Paolo Di Diego   Tecnica: Acrilico Anno: 2023 Dimensione: 40x30 cm Descrizione: L'opera nasce da una riflessione critica sulla scellerata pratica della vendita delle indulgenze perpetrata dalla Chiesa cinque secoli fa. La spiritualità è corrotta da pratiche venali che hanno minato le fondamenta del cristianesimo fino ai giorni nostri. La beatitudine purtroppo non è per tutti
  • Fortune Teller

    797,00 
    Paolo Di Diego   Tecnica: Acrilico Anno: 2023 Dimensione: 30x40 cm Descrizione: La scienza e la tecnologia cercano di spiegare tutto ma, nelle profondità della nostra mente, c’è un spazio, uno spazio per sognare, evadere. E l’antico anelito di conoscere il propio futuro. Il clown rappresenta il retaggio di una tradizione emarginata, dimenticata, un fortune teller che attraverso la numerologia avvolge la realtà con una nuvola magica.
  • Fatherhood

    1.377,00 
    Paolo Di Diego   Tecnica: Acrilico Anno: 2022 Dimensione: 50x70 Descrizione: Il padre come un’icona. Una figura ammantata di sacralità ma soffocata in un rapporto simbiotico con il figlio, schiacciato dalla sua presenza asfissiante, imprigionata in una struttura materica, la tela, da cui vorrebbe evadere per riconquistare le libertà perdute.
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