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Davide Camattari Tecnica: Acrilico su Tela Anno: 2025 Dimensioni: 30 x 30 cm Descrizione: Il fascino metafisico delle città vuote d'estate. Un atmosfera estraniante, rovente e unica. Ben rappresentata dalla Torino Novecentista di via Roma.
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Melania Kalz Tecnica: acrilico su tela Anno: 2023 Dimensioni: 92cm x 132cm Descrizione: Sospeso sopra l’oscurità di un tunnel metropolitano, un volto mascherato urla. Il grido esplosivo non si sente, è interno, intrappolato nel torace. La maschera ne amplifica il paradosso, la quale protegge e al tempo stesso imprigiona. Dalla testa si innalza un turbante costruito da lembi di stoffa variopinti, intrecci di memorie e identità cucite insieme. I colori sono vivi come i pensieri. Sotto, il tunnel inghiotte tutto. Sopra, l'urlo cerca una via di fuga, un'esplosione emotiva, un urlo come atto di resistenza e ricerca di una via di fuga.
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Melania Kalz Tecnica: acrilico su tela Anno: 2023 Dimensioni: 92cm x 132cm Descrizione: L’opera rappresenta un intenso gioco di contrasti visivi ed emotivi. Da un lato, un volto severo e penetrante, ritratto solo a metà il quale sembra quasi una maschera teatrale. Lo sguardo è fisso e carico di irrequietezza. L’altra metà del volto è invece quello di un giovane ragazzo, dai tratti più morbidi e indefiniti, come se fosse sfocato o in dissolvenza, simbolo di fragilità o di identità in divenire. A separare le due metà, una sequenza fluida e dinamica di frammenti tessili vivaci che suggeriscono un passaggio, una metamorfosi o un confine tra due stati dell’essere: maschera e verità, identità costruita e identità in formazione. L’insieme crea un forte senso di ambiguità e introspezione. L’opera invita lo spettatore a interrogarsi sulla molteplicità del sé, sul confine tra ciò che mostriamo e ciò che realmente siamo.
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Davide Camattari Tecnica: Acrilico su Tela Anno: 2022 Dimensioni: 35 x 50 cm Descrizione: Ricordi e memorie di estati passate che raffiorano e si ricongiungono. Alcuni subito, altri più difficilmente ma che si ricollocano in un mondo passato e divertente. Come un gelato al chiosco al mare, un cartellone con i gelati in vendita, il mare, gli scogli, una scritta…
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Silvy Tecnica: Stoffa Dimensione: 79x87 con cornice tela triangolare Anno: 2023 Descrizione:
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Stefano Galli Tecnica: Acrilico su tela Dimensione: 80cmx80cm Anno: 2020 Descrizione: Uomini grevi Grosse e grigie sagome indefinite: sono uomini nella nebbia; escono dalle stinte case che circondano la piazzetta. E’ una gran comodità che il capolinea sia lì, proprio a pochi metri dall’albergo. Li porterà a casa il trenino i passeggeri del sabato sera; anzi della Domenica mattina perché è passata mezzanotte. E’ tardi per chi non abita a Milano, ma viene di lontano a far l’amore qui dove nessuno li vede ma tutti sanno. I vitelloni della Brianza sano lavoratori, scapoli per inerzia e timidezza; arditi e donnaioli solo al bar. Invecchiano di lavoro tra fabbrica e campi; invecchiano con la madre, sempre più vecchia ma attenta che il figlio non disperda soldi e seme. Perse le occasioni, passata l’età, rimane sempre il mensile amore con le donne infreddolite della piazzetta al capolinea. Hanno cenato in abbondanza per mantenere grevi i grossi corpi e poi camminato senza meta, come ragazzotti un po’ chiassosi, e poi l’amore, desiderato e temuto. Son donne in gamba, ci sanno fare e mettono soggezione. si siedono lontano uno dall’altro; non si parla mai d’amore quando l’amore si fa, ma solo quando si inventa. Via da Milano; vai lontano; lo sferragliare del trenino cancellerà la tua voce e il tuo triste amore.
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Stefano Galli Tecnica: Acrilico Dimensione: 30cmx30cm Anno: 2003 Descrizione: Alfredo e Tina, a distanza di una settimana dal loro viaggio in Giappone, vollero commemorare l'evento invitando me e mia moglie a cena, ovviamente in stile giapponese. Alfredo ci aprì la porta agghindato in maniera da richiamare il Giappone, quindi; ciabatte infradito, calzoncini bianchi, larga giacca di pigiama stretta in vita da un foulard; i radi capelli, raccolti e fissati con un elastico dietro la nuca, essendo corti, sfuggivano alla presa e raddrizzandosi formavano un cresta un po' ridicola. Tina indossava un chimono azzurro e bianco che, bisogna dirlo, le donava tantissimo. Alfredo ci assicurò che quella messinscena, degna dei quadri viventi dell'ottocento, era dedicata solo a noi e solo quella sera, quindi non avremmo dovuto meravigliarci di tutto. Ci sedemmo per terra onde poterci adeguare al tavolo opportunamente basso, cosa che richiese un certo sforzo di addome , dovendo schiacciare la pancia. Niente posate, solo bastoncini e ciotole per sorbire brodini ed altro genere di liquidi. Non descrivo il pasto perché non ci ho capito niente, rendo noto soltanto che al terzo boccone che mi cadeva sui pantaloni, Tina, compassionevole, mi armò di forchetta ed in seguito di cucchiaio, quando vide che col tovagliolo imbibito di sakè cercavo di smacchiarmi la patta dei calzoni. Ma...non si è mangiato male.
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Nadia Tecnica: Grafite Dimensione: 22 CM x 23 CM Anno: 2024 Descrizione: Copia di dipinto preraffaelita
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Nadia Tecnica: Grafite Dimensione: 12 CM x 34 CM Anno: 2024 Descrizione: Copia di dipinto preraffaelita
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Nadia Tecnica: Carta|Matita|Carboncino|
Grafite Dimensione: 17 x 30 cm Anno: 2024 Descrizione: Copia di dipinto preraffaelita -
Tecnica: Acquerello Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 46X34 cm Descrizione: "Fragilita" ovvero l'essenza dell'essere umano. Il soggetto ripreso di spalle è l'emblema dell'animo che spesso gli individui si trovano a provare nella vita. Evoca sconforto, solitudine, sofferenza e al contempo compostezza e riservatezza. I capelli raccolti paiono voler proteggere i sentimenti.