Arteaporte
  • MARGO NACAI   Tecnica: Acrylic on Canvas Anno: 2025 Dimensione: :  40 x 60 cm Descrizione: "Fragments of the Self" è un ritratto contemplativo che esplora la complessità dell’identità oltre le definizioni fisse. Né maschile né femminile, questa figura androgina emerge attraverso pennellate fluide e campi di colore stratificati, incarnando uno stato di apertura emotiva e trasformazione interiore. Realizzata durante un periodo di profonda introspezione, quest’opera incoraggia lo spettatore a trovare in essa il proprio riflesso, sia esso forza, fragilità o qualcosa nel mezzo. L’assenza di caratteristiche o genere distinti è intenzionale e lascia spazio all’interpretazione e alla connessione emotiva. Il dipinto fa parte di una serie in corso che esplora il sé interiore come esperienza mutevole e sfaccettata. Offre un momento di riflessione silenziosa in cui i confini tra ciò che si vede e ciò che si sente cominciano a sfumare.
  • MARGO NACAI   Tecnica: Acrylic on Canvas Anno: 2025 Dimensione: : 50cm x 70 cm Descrizione: Beyond the Surface" è un’esplorazione emozionale degli strati nascosti che portiamo dietro le nostre espressioni. Con forme dinamiche e colori ad alto contrasto, quest’opera riflette la tensione tra l’apparenza esteriore e la complessità interiore. Realizzato con acrilico su tela, il ritratto fonde astrazione e figurazione sottile un volto che sembra oscillare tra chiarezza e dissoluzione. Parla allo spettatore non con le parole, ma attraverso riconoscimenti silenziosi: della dualità, dell’introspezione e della bellezza della contraddizione. Quest’opera mostra la profondità emotiva oltre l’apparenza superficiale ed esplora il ritmo interiore delle emozioni. Fa parte di una serie che indaga la natura fluida dell’identità e i fili invisibili che definiscono chi siamo.
  • Giulia Marzani   Tecnica: Multiplo d'arte. Stampa tiratura 10. Composizione fotografica e grafica di sculture polimateriche.. Anno: 2025 Dimensione: :  35cmX35cm Descrizione: La credibilità della verosimiglianza è una promessa emotiva tra immagine e referente, in virtù della quale la forza dell’immagine e la forza del soggetto si legittimano a vicenda, nella consapevolezza di un significato che riecheggia in un luogo altro. Rompendo questo patto l’identità si assopisce, assumendo le vesti di un simulacro posto a testimonianza. La sacralità rimane nell’atto estremo di una condivisione imprescindibilmente terapeutica.
  • Peonia Tecnica: Mixed media Anno: ND Dimensioni senza cornice: 80 x 80 cm Descrizione : Una mattina perfetta, la città quasi vuota. Quell’atmosfera silenziosa sembrava fatta solo per loro. Il sole scivolava sul viso, il vento giocava tra i capelli. Due su uno scooter: lei si nascondeva come dietro una grande montagna. Le mani che si stringevano forti: il primo contatto, la pelle che incontrava la pelle. Gli occhi, come il mare che si infrange contro la scogliera. Un respiro profondo. Il contatto, la sincronizzazione. Un istante breve, eppure eterno.  
  • I saw you

    5.000,00 
    Peonia Tecnica: Mixed media Anno: ND Dimensioni senza cornice: 100 x 100 cm  
  • Peonia Tecnica: Mixed media Anno: ND Dimensioni senza cornice: 80 x 80 cm  
  • Ho fatto un sogno

    3.500,00 
    Peonia Tecnica: Mixed media Anno: ND Dimensioni senza cornice: 80 x 80 cm  
  • Two Sparks

    350,00 
    Alberto Ballocca   Tecnica: Tecnica mista. Disegni a matita, collage manuali, fotografie. Anno: 2024 Dimensione: :  33cm x 48cm Descrizione: Due regni come Due Scintille. Quest'opera si ispira al simbolo Sema-tauy (o sma-taui, o nodo sema), un antico simbolo egizio composto dall'intreccio di due piante legate a un segno che rappresenta anche la trachea e le arterie, spesso presente nella parte inferiore del trono del faraone. Il fiore di loto (tipico dell'Alto Egitto) e il papiro (tipico del Basso Egitto). Questi due aspetti sono identificati anche nelle due aree del Parco della Rimembranza, quella superiore dedicata ai caduti della Seconda e Prima Guerra Mondiale e quella inferiore, dedicata ai partigiani caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Collimandosi, ogni area identifica, attraverso Due Scintille, il manifesto di ciò che è stato ricordato per evitare di ripeterne l'errare: la guerra.
  • Photosynthesis

    2.500,00 
    Alberto Ballocca   Tecnica: Tecnica mista. Olio, acrilici, spray e inchiostro su tela Anno: 2024 Dimensione: : 85cm x 115 cm Descrizione: Traendo spunto dalla Nike di bronzo del Parco della Rimembranza, il punto panoramico più alto della città di Torino, quest'opera è stata sublimata anche in un'opera su carta di dimensioni più ridotte, intitolata Orama, che presenta una composizione simile. Fotosintesi, un termine che affonda le sue radici nell'antico concetto filosofico greco di "Ph.y.sis", che esplora l'enigmatico processo attraverso il quale le piante trasformano la luce solare in nutrimento. Natura, che rimane l'assioma fondamentale alla base di ogni teorema. Orama è un termine che deriva dalla chimica più intima, quindi l'ho immaginato in relazione al mio lavoro visto nel suo insieme, osservato da un punto di vista generico e non in relazione a una o più opere specifiche della mia produzione. Diacronico, d'altra parte, indica la mia tendenza alla ricerca, il modo in cui vario i miei processi e i collegamenti intermedi tra dipinti, sculture, opere su carta, video. Essere critico sulle mie percezioni, permette a questo metodo diacronico di catalogazione attraverso i fattori temporali di trasudare riferimenti a una serie indefinita di condizioni psichiche che sperimento fin da bambino con il gioco, con il modo in cui queste condizioni si manifestano ciclicamente nelle loro relazioni e interoperatività, simili a ciò che collega vegetali, Sole ed energia vitale.
  • Orchid Diva

    11.260,00 
    Tamara Kostochko   Tecnica: acrylic and oil pastel on canvas Anno: 2025 Dimensione: : 120 x 120 cm Descrizione:
  • Focus

    2.059,00 
    Tamara Kostochko   Tecnica: acrylic and oil pastel on canvas Anno: 2024 Dimensione: : 55 × 38 cm Descrizione: "Focus" explores attention as the force that directs energy and defines movement. Blazing hands reach toward a deep cosmic sphere, surrounded by the branching lines of the Tree of Life. This image unites earth and universe: roots in the material, crown in the infinite. The work asks viewers to consider their own choices — where they send their energy, how they shift roles, how they alter direction. By visualizing attention as a palpable current, Focus turns an ephemeral concept into form, suggesting that our gaze itself is a creative act, shaping both our inner world and reality beyond us.
  • All About One

    2.349,00 
    Tamara Kostochko   Tecnica: acrylic and oil pastel on canvas Anno: 2025 Dimensione: : 50 × 61 cm Descrizione: In "All About One", hands form a circle around a glowing core — a visual metaphor for creative energy. For me, this work reflects the responsibility of shaping reality: every thought and gesture we release adds to the world we inhabit. The painting speaks of the human role as co-creator — always choosing whether to create from love or fear, authenticity or imitation. Energy becomes visible through the effort we make to live truthfully. This work embodies the transformation of the unseen into form, a reminder that meaning is born in the actions we take.
  • monocromo/037

    406,00 
    FRANCOPiSANi Tecnica: Pastelli a olio e matite colorate Anno: 2025 Dimensione: : 50 × 35 cm Descrizione: Nascondersi tra narrazione e astrazione. Pensiamo per immagini o per parole? Una domanda molto difficile per me, perché trovo quasi impossibile separare l'una dall'altra. Usare il disegno per rappresentare ciò che popola la mia mente mi ha sempre affascinato. Non tanto la rappresentazione della realtà mi affascina quanto quella dei pensieri, siano essi immagini o parole, contenuti tangibili o concetti astratti. Disegnare è, per me, dare una forma – o una parvenza di forma – a ciò che vedo al buio, a ciò che penso a occhi chiusi, a ciò che tocco con le mani o a ciò che sento. Forse è la mia formazione da architetto ad aver monopolizzato la mia espressività, la necessità logica di visualizzare e rendere tangibili processi mentali che per loro natura non lo sono. Un progetto, dopotutto, è questo. Una sera, sulle rocce granitiche tra Seccheto e Fetovaia, sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba, a pochi metri dalla battigia, guardando lontano verso sud, con il sole che tramontava alla mia destra, dietro la Corsica, mi resi conto che l'orizzonte, quella linea che divide l'acqua dal cielo, stava lentamente scomparendo, i colori sbiadivano, l'azzurro del cielo si fondeva con il verde del mare, e un velo di nebbia faceva perdere definizione a quella linea. Non riuscivo più a vederlo con gli occhi, ma ne percepivo chiaramente la presenza. L'aria impalpabile acquistava corpo. Infatti, da quella stessa posizione, a volte è possibile vedere Montecristo e a volte no, anche in giornate altrettanto soleggiate. Dopo quella prima volta, molte altre volte, e in molti altri luoghi, in circostanze molto diverse, mi ritrovai a fermarmi ad attendere questo momento di catarsi, di negazione e simultanea affermazione dell'orizzonte. Il luogo geometrico dei punti di tangenza al globo dei nostri raggi visivi. Ma il globo non è una sfera perfetta e i nostri occhi sono due e si muovono ad altezze molto variabili. L'orizzonte può essere invisibile, nascosto dietro una montagna, ad esempio,
  • 6.39am/044

    508,00 
    FRANCOPiSANi   Tecnica: Pastelli a olio e matite colorate Anno: 2025 Dimensione: : 33 × 24 cm Descrizione: Nascondersi tra narrazione e astrazione. Pensiamo per immagini o per parole? Una domanda molto difficile per me, perché trovo quasi impossibile separare l'una dall'altra. Usare il disegno per rappresentare ciò che popola la mia mente mi ha sempre affascinato. Non tanto la rappresentazione della realtà mi affascina quanto quella dei pensieri, siano essi immagini o parole, contenuti tangibili o concetti astratti. Disegnare è, per me, dare una forma – o una parvenza di forma – a ciò che vedo al buio, a ciò che penso a occhi chiusi, a ciò che tocco con le mani o a ciò che sento. Forse è la mia formazione da architetto ad aver monopolizzato la mia espressività, la necessità logica di visualizzare e rendere tangibili processi mentali che per loro natura non lo sono. Un progetto, dopotutto, è questo. Una sera, sulle rocce granitiche tra Seccheto e Fetovaia, sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba, a pochi metri dalla battigia, guardando lontano verso sud, con il sole che tramontava alla mia destra, dietro la Corsica, mi resi conto che l'orizzonte, quella linea che divide l'acqua dal cielo, stava lentamente scomparendo, i colori sbiadivano, l'azzurro del cielo si fondeva con il verde del mare, e un velo di nebbia faceva perdere definizione a quella linea. Non riuscivo più a vederlo con gli occhi, ma ne percepivo chiaramente la presenza. L'aria impalpabile acquistava corpo. Infatti, da quella stessa posizione, a volte è possibile vedere Montecristo e a volte no, anche in giornate altrettanto soleggiate. Dopo quella prima volta, molte altre volte, e in molti altri luoghi, in circostanze molto diverse, mi ritrovai a fermarmi ad attendere questo momento di catarsi, di negazione e simultanea affermazione dell'orizzonte. Il luogo geometrico dei punti di tangenza al globo dei nostri raggi visivi. Ma il globo non è una sfera perfetta e i nostri occhi sono due e si muovono ad altezze molto variabili. L'orizzonte può essere invisibile, nascosto dietro una montagna, ad esempio,
  • Squame di Corteccia

    2.900,00 
    Elhaz   Tecnica: Video performance- proiezione video Anno: 2024 Dimensione: : 70×100 cm Descrizione: Squame di Corteccia nasce dalla visione durante un viaggio meditativo. Elhaz Mari vide nella sua visione questo personaggio nel bosco, primitivo, sacro e ancestrale. Il lavoro nasce ed esce dal campo inconscio per portarlo alla coscienza attraverso la pratica performativa, in cui il video è il medium per documentarla. Si compone così di due momenti temporali distinti in cui la pratica si ripete, dove l'essere selvatic* si fonde con ciò che l* circonda attraverso l'esplorazione dei sensi e contatto con ciò che è intorno. Diviene così un processo rituale, un atto romantico e sessuale con la natura. Supera i limiti della resistenza e della percezione materiale e fisica, andando oltre il tangibile o in un qualche modo, classificabile. Entrambi i momenti sono stati realizzati a Gennaio, alle temperature di -2 (primo atto) e 3 gradi (secondo atto). Ciò che viene incarnato si pone come risposta e volontà dell' essere fluidità, nella forma identitaria dell'umano, nel divenire qualcosa che astrae i preconcetti, le stigmatizzazioni ed etichette su un corpo da parte della società eteronormata e patriarcale. Connettendoci a madre terra possiamo toccare le moltitudini che ci abitano, le libertà di essere chi siamo, l'infinità di esseri che esistono nella nostre interiorità. Tramite il processo creativo, è come se fosse stata creata una grande cassa di risonanza per comunicare con la molteplicità di energie, forme di vita e verità che la Terra stessa contiene. Divenendo così, un rito di riconnessione alla queerness. Ognuna di queste moltitudini risuona con una parte diversa di chi guarda, e rompe così ogni illusione di interezza, aprendo lo sguardo alla verità collettiva che siamo tutto e anche il suo opposto, e che conteniamo creature sconosciute anche a noi stess*
  • Atto III

    5.075,00 
    Elhaz   Tecnica: Punch Needle on canvas Anno: 2025 Dimensione: : 100×100 cm Descrizione: Atto III nasce dall’incontro con una sciamana, nel 2021. Studiando i Tarocchi di Marsiglia e la loro simbologia, l'artista conobbe una delle assistenti di Alejandro Jodorowsky, che per chi conosce il mondo della psico-tarologia e del cinema surrealista, è uno dei più grandi mentori sul tema. Paulina Jade Doniz donò a Mari tre atti psico-magici da compiere nell’arco del tempo della sua vita. La psicomagia è un’arte che si compie tramite l’attuazione di gesti, movimenti, o azioni che racchiudono dentro di sé un simbolo o un archetipo.Questo parla attraverso il linguaggio della vita onirica, e del materiale invisibile. Per questa ragione attuare atti psico-magici, volge alla liberazione del materiale inconscio. In questo lavoro Elhaz ha utilizzato la tecnica del punch-needle per dare voce a un corpo che va oltre le stigmatizzazioni, per divenire una celebrazione.
  • Tiziana Illuminati

      Tecnica: digital art, photoshop & clip studio paint Anno: 2025 Dimensione: : 70×100 cm Descrizione: A vivid representation in colors that explores identity, the body, and expressive languages through a hybrid and fluid figure. The colors seem to sing, and the movement of the lines evokes a connection with nature (antlers for metamorphosis and growth, a bird for freedom of thought, sprouts for the ability to generate newness). These symbols celebrate multiplicity and transformation, with androgynous features blurring the lines between feminine and masculine, challenging gender categorizations. Yet, at its core, the heart is the same for everyone, a symbol of vulnerability and inner awareness. Regardless of gender, we all desire to be seen and loved.
  • La mia tutina

    189,00 
    Giulia Capossela Tecnica: Collage e scrittura Anno: 2025 Dimensioni senza cornice: 17 x 10,5 cm Descrizione: "La mia tutina" è un pezzo unico dolce curioso un bambino che sceglie di cambiare pianeta un esploratore con la testa altrove un amore che diventa un trampolino 17×10.5 di ritagli di giornali selezionati
  • Opulent Love

    23.200,00 
    Ian Whaley   Tecnica: Oil on canvas on wood panel Anno: 2024 Dimensione: : 39cm x 58.5cm Descrizione: Two austere figures stand side by side, their gazes locked onto the viewer with unsettling clarity. They do not blink. They do not move. Yet their presence lunges—silent and sudden—at anyone who dares pass. From the center of each forehead, a thin stream of crimson bleeds outward, not violently, but endlessly. The blood doesn’t drip—it flows, becoming part of the color that surrounds them. Reds melt into bruised purples, into smoky blues, into shadows that pulse with quiet menace. Their skin is pale, almost spectral, and the veins beneath shimmer with shifting hues. The background is alive with motion, but they remain still—anchored in their stare, as if they see through you, or into you. This is not a portrait. It’s a confrontation. A moment where the canvas watches back.
  • Mica lo so io

    189,00 
    Giulia Capossela Tecnica: Collage e scrittura Anno: 2025 Dimensioni senza cornice: 18 x 13 cm Descrizione: "Mica lo so io" è un pezzo unico sfiduciato avvilito un ragazzo che ha finito l'università una donna che non sa cosa vuole fare da grande un pianeta gigante senza spazio 18×13 di ritagli di giornali selezionati.
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