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FRANCOPiSANi Tecnica: Pastelli a olio e matite colorate Anno: 2025 Dimensione: : 50 × 35 cm Descrizione: Nascondersi tra narrazione e astrazione. Pensiamo per immagini o per parole? Una domanda molto difficile per me, perché trovo quasi impossibile separare l'una dall'altra. Usare il disegno per rappresentare ciò che popola la mia mente mi ha sempre affascinato. Non tanto la rappresentazione della realtà mi affascina quanto quella dei pensieri, siano essi immagini o parole, contenuti tangibili o concetti astratti. Disegnare è, per me, dare una forma – o una parvenza di forma – a ciò che vedo al buio, a ciò che penso a occhi chiusi, a ciò che tocco con le mani o a ciò che sento. Forse è la mia formazione da architetto ad aver monopolizzato la mia espressività, la necessità logica di visualizzare e rendere tangibili processi mentali che per loro natura non lo sono. Un progetto, dopotutto, è questo. Una sera, sulle rocce granitiche tra Seccheto e Fetovaia, sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba, a pochi metri dalla battigia, guardando lontano verso sud, con il sole che tramontava alla mia destra, dietro la Corsica, mi resi conto che l'orizzonte, quella linea che divide l'acqua dal cielo, stava lentamente scomparendo, i colori sbiadivano, l'azzurro del cielo si fondeva con il verde del mare, e un velo di nebbia faceva perdere definizione a quella linea. Non riuscivo più a vederlo con gli occhi, ma ne percepivo chiaramente la presenza. L'aria impalpabile acquistava corpo. Infatti, da quella stessa posizione, a volte è possibile vedere Montecristo e a volte no, anche in giornate altrettanto soleggiate. Dopo quella prima volta, molte altre volte, e in molti altri luoghi, in circostanze molto diverse, mi ritrovai a fermarmi ad attendere questo momento di catarsi, di negazione e simultanea affermazione dell'orizzonte. Il luogo geometrico dei punti di tangenza al globo dei nostri raggi visivi. Ma il globo non è una sfera perfetta e i nostri occhi sono due e si muovono ad altezze molto variabili. L'orizzonte può essere invisibile, nascosto dietro una montagna, ad esempio,
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FRANCOPiSANi Tecnica: Pastelli a olio e matite colorate Anno: 2025 Dimensione: : 33 × 24 cm Descrizione: Nascondersi tra narrazione e astrazione. Pensiamo per immagini o per parole? Una domanda molto difficile per me, perché trovo quasi impossibile separare l'una dall'altra. Usare il disegno per rappresentare ciò che popola la mia mente mi ha sempre affascinato. Non tanto la rappresentazione della realtà mi affascina quanto quella dei pensieri, siano essi immagini o parole, contenuti tangibili o concetti astratti. Disegnare è, per me, dare una forma – o una parvenza di forma – a ciò che vedo al buio, a ciò che penso a occhi chiusi, a ciò che tocco con le mani o a ciò che sento. Forse è la mia formazione da architetto ad aver monopolizzato la mia espressività, la necessità logica di visualizzare e rendere tangibili processi mentali che per loro natura non lo sono. Un progetto, dopotutto, è questo. Una sera, sulle rocce granitiche tra Seccheto e Fetovaia, sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba, a pochi metri dalla battigia, guardando lontano verso sud, con il sole che tramontava alla mia destra, dietro la Corsica, mi resi conto che l'orizzonte, quella linea che divide l'acqua dal cielo, stava lentamente scomparendo, i colori sbiadivano, l'azzurro del cielo si fondeva con il verde del mare, e un velo di nebbia faceva perdere definizione a quella linea. Non riuscivo più a vederlo con gli occhi, ma ne percepivo chiaramente la presenza. L'aria impalpabile acquistava corpo. Infatti, da quella stessa posizione, a volte è possibile vedere Montecristo e a volte no, anche in giornate altrettanto soleggiate. Dopo quella prima volta, molte altre volte, e in molti altri luoghi, in circostanze molto diverse, mi ritrovai a fermarmi ad attendere questo momento di catarsi, di negazione e simultanea affermazione dell'orizzonte. Il luogo geometrico dei punti di tangenza al globo dei nostri raggi visivi. Ma il globo non è una sfera perfetta e i nostri occhi sono due e si muovono ad altezze molto variabili. L'orizzonte può essere invisibile, nascosto dietro una montagna, ad esempio,
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Elhaz Tecnica: Video performance- proiezione video Anno: 2024 Dimensione: : 70×100 cm Descrizione: Squame di Corteccia nasce dalla visione durante un viaggio meditativo. Elhaz Mari vide nella sua visione questo personaggio nel bosco, primitivo, sacro e ancestrale. Il lavoro nasce ed esce dal campo inconscio per portarlo alla coscienza attraverso la pratica performativa, in cui il video è il medium per documentarla. Si compone così di due momenti temporali distinti in cui la pratica si ripete, dove l'essere selvatic* si fonde con ciò che l* circonda attraverso l'esplorazione dei sensi e contatto con ciò che è intorno. Diviene così un processo rituale, un atto romantico e sessuale con la natura. Supera i limiti della resistenza e della percezione materiale e fisica, andando oltre il tangibile o in un qualche modo, classificabile. Entrambi i momenti sono stati realizzati a Gennaio, alle temperature di -2 (primo atto) e 3 gradi (secondo atto). Ciò che viene incarnato si pone come risposta e volontà dell' essere fluidità, nella forma identitaria dell'umano, nel divenire qualcosa che astrae i preconcetti, le stigmatizzazioni ed etichette su un corpo da parte della società eteronormata e patriarcale. Connettendoci a madre terra possiamo toccare le moltitudini che ci abitano, le libertà di essere chi siamo, l'infinità di esseri che esistono nella nostre interiorità. Tramite il processo creativo, è come se fosse stata creata una grande cassa di risonanza per comunicare con la molteplicità di energie, forme di vita e verità che la Terra stessa contiene. Divenendo così, un rito di riconnessione alla queerness. Ognuna di queste moltitudini risuona con una parte diversa di chi guarda, e rompe così ogni illusione di interezza, aprendo lo sguardo alla verità collettiva che siamo tutto e anche il suo opposto, e che conteniamo creature sconosciute anche a noi stess*
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Elhaz Tecnica: Punch Needle on canvas Anno: 2025 Dimensione: : 100×100 cm Descrizione: Atto III nasce dall’incontro con una sciamana, nel 2021. Studiando i Tarocchi di Marsiglia e la loro simbologia, l'artista conobbe una delle assistenti di Alejandro Jodorowsky, che per chi conosce il mondo della psico-tarologia e del cinema surrealista, è uno dei più grandi mentori sul tema. Paulina Jade Doniz donò a Mari tre atti psico-magici da compiere nell’arco del tempo della sua vita. La psicomagia è un’arte che si compie tramite l’attuazione di gesti, movimenti, o azioni che racchiudono dentro di sé un simbolo o un archetipo.Questo parla attraverso il linguaggio della vita onirica, e del materiale invisibile. Per questa ragione attuare atti psico-magici, volge alla liberazione del materiale inconscio. In questo lavoro Elhaz ha utilizzato la tecnica del punch-needle per dare voce a un corpo che va oltre le stigmatizzazioni, per divenire una celebrazione.
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Tecnica: digital art, photoshop & clip studio paint Anno: 2025 Dimensione: : 70×100 cm Descrizione: A vivid representation in colors that explores identity, the body, and expressive languages through a hybrid and fluid figure. The colors seem to sing, and the movement of the lines evokes a connection with nature (antlers for metamorphosis and growth, a bird for freedom of thought, sprouts for the ability to generate newness). These symbols celebrate multiplicity and transformation, with androgynous features blurring the lines between feminine and masculine, challenging gender categorizations. Yet, at its core, the heart is the same for everyone, a symbol of vulnerability and inner awareness. Regardless of gender, we all desire to be seen and loved.
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Giulia Capossela Tecnica: Collage e scrittura Anno: 2025 Dimensioni senza cornice: 17 x 10,5 cm Descrizione: "La mia tutina" è un pezzo unico dolce curioso un bambino che sceglie di cambiare pianeta un esploratore con la testa altrove un amore che diventa un trampolino 17×10.5 di ritagli di giornali selezionati
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Ian Whaley Tecnica: Oil on canvas on wood panel Anno: 2024 Dimensione: : 39cm x 58.5cm Descrizione: Two austere figures stand side by side, their gazes locked onto the viewer with unsettling clarity. They do not blink. They do not move. Yet their presence lunges—silent and sudden—at anyone who dares pass. From the center of each forehead, a thin stream of crimson bleeds outward, not violently, but endlessly. The blood doesn’t drip—it flows, becoming part of the color that surrounds them. Reds melt into bruised purples, into smoky blues, into shadows that pulse with quiet menace. Their skin is pale, almost spectral, and the veins beneath shimmer with shifting hues. The background is alive with motion, but they remain still—anchored in their stare, as if they see through you, or into you. This is not a portrait. It’s a confrontation. A moment where the canvas watches back.
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Giulia Capossela Tecnica: Collage e scrittura Anno: 2025 Dimensioni senza cornice: 18 x 13 cm Descrizione: "Mica lo so io" è un pezzo unico sfiduciato avvilito un ragazzo che ha finito l'università una donna che non sa cosa vuole fare da grande un pianeta gigante senza spazio 18×13 di ritagli di giornali selezionati.
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Ian Whaley Tecnica: Oil on canvas on wood panel Anno: 2023 Dimensione: : 33cm x 43.5cm Descrizione: Two faces meet in a kiss, engulfed in shifting flames of red, orange, and lilac. Their skin is pale, almost translucent—veins visible like threads of color. It’s unclear if they are reflections, halves of the same soul, or a single self refracted. They absorb each other without vanishing, blurring at the edges as every hue melts into the next. This is not just intimacy—it’s recognition. A moment suspended between self and other, between fire and stillness.
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Giulia Capossela Tecnica: Collage e scrittura Anno: 2025 Dimensioni senza cornice: 17 x 10,5 cm Descrizione: "Coccolami" è un pezzo unico romantico silenzioso un amico che t'ascolta il fine settimana la colazione della domenica mattina una passeggiata al mare in inverno 17×10,5 di ritagli di giornali anni settanta.
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Mariella DifonzoTecnica: Mista su telaDimensioni: 80 x 80 cmAnno 2025Descrizione: Opera ispirata ad uno scatto di un paesaggio montano.Mountain e Mountain 2 sono da affiancare l'una all'altra.
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Mariella DifonzoDimensioni 50 x 35Anno 2025Tecnica: Mista su tela; acrilico, olioDescrizione: Opera ispirata ad uno scatto di un paesaggio montano.Mountain e Mountain 2 sono da affiancare l'una all'altra.
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Mariella DifonzoDimensioni 50 x 35Anno 2025Tecnica: Mista su tela; acrilico, olioDescrizione: Opera ispirata ad uno scatto di un paesaggio montano.Mountain e Mountain 2 sono da affiancare l'una all'altra.
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Monica Moroni Tecnica: Olio su tavola in legno Anno: 2021 Dimensione: 24 x 30 cm Descrizione: Questo dipinto unisce realismo e lirismo: albero e cielo diventano metafora di attesa, memoria e rinascita.
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Monica Moroni Tecnica: Olio su tavola in legno Anno: 2022 Dimensione: 30 x 40 cm Descrizione: Questo paesaggio respira silenzio: il luogo reale (sponda del fiume Brembo) si trasforma in emozioni, dove la natura racconta la sua anima nascosta.
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Angela Volpe Tecnica: Olio Anno: 2025 Dimensione: : 50×70 cm Descrizione: Visione umanizzata della terra. Fa parte di una serie sul sistema solare
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Noemi Ferraioli Tecnica: Digitale Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 24 x 40 cm Descrizione: "Fiorire in inverno" è un'opera che racconta la forza silenziosa della rinascita nei momenti più freddi e inattesi. Le tonalità chiare evocano, in un’atmosfera ovattata, quasi sospesa, la quiete e la profondità dell’inverno. L’idea alla base è quella di intrecciare il tema della cura di sé con quello della fioritura interiore: anche nei periodi più freddi, si può continuare a crescere, a esprimere bellezza e trasformazione. Con quest'opera l'artista ha preso parte alla Seconda Biennale della creatività di Ferrara nel novembre 2024 e vi sono 10 ristampe della stessa con certificato di autenticità.
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Gilaporta Tecnica: Acrilico Anno: 2024 Dimensione: : 50 x 50 cm Descrizione: Relax in piscina, mostrare il bel costume, l'abbronzatura di un corpo perfetto, con gli occhiali da sole, sdraiati con il drink in mano, aspettando la fine dell'estate che non verrà. Ritratto di benessere interiore ed esteriore.
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Noemi Ferraioli Tecnica: Digitale Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 30 x 40 cm Descrizione: L’opera mira a raccontare la natura come qualcosa di vivo, dinamico, in cui tutto è in costante evoluzione. Anche i dettagli nell’immagine suggeriscono dinamismo: i fiori che sbocciano rigogliosi sui rami, il vestito leggero che si muove con grazia e, soprattutto, i capelli della figura femminile -simbolo della Natura- mossi come da una brezza delicata, ma costante.




















