Arteaporte
  • 290,00 
    Giulia Piacci   Tecnica: Olio su tela Anno: 2025 Dimensione: 20×25 cm Descrizione: Un volto che guarda e si guarda. Il percorso della sua evoluzione è conflittuale, immerso in rosso, travolto da emozioni forti, dolore o rabbia, ma anche passione e desiderio di rinascita.
  • Trama di silenzi

    435,00 
    Filly Fiordaliso   Tecnica: Fotografia digitale Anno: 2017 Dimensione: 60X55 cm Descrizione: Quest’opera appartiene alla mia serie Bambole, nata nel 2017. Con questa immagine ho voluto esplorare la complessità del legame che ogni donna ha con la propria storia, il proprio corpo, il proprio percorso di crescita. Un legame intimo e silenzioso, ma profondamente eloquente. Lo scatto, in bianco e nero, ritrae una giovane donna stretta in un abbraccio con una bambola: un gesto che racchiude protezione, identificazione e memoria. Qui, più che mai, la figura umana si fonde visivamente ed emotivamente con l’oggetto che stringe tra le braccia, fino a diventarne eco, proiezione, doppio. L’abito ricamato della ragazza, la delicatezza della sua pelle, lo sguardo sospeso e velato da una malinconia silenziosa, costruiscono una composizione armoniosa che richiama i tratti stessi della bambola. La ragazza non abbraccia solo un oggetto dell’infanzia: abbraccia una parte di sé. È lei stessa bambola riposta, figura simbolica che conserva i sogni, le fragilità e la bellezza intatta del tempo che passa. Le mani si chiudono con dolce fermezza, a protezione di quel legame profondo e intimo che parla di memoria, identità e tenerezza. La bambola non è soltanto un oggetto: è un testimone silenzioso, un compagno d’anima, un riflesso. Lo sfondo nero, segnato da graffi e imperfezioni, rompe la neutralità visiva per divenire spazio della memoria: superficie vissuta, come la pelle, come la storia. È lì che si incide il tempo, che si proietta la solitudine o il ricordo di un legame, o forse il desiderio di restare aggrappati a qualcosa che ci ha formati. Quest’opera vuole raccontare il legame profondo tra ciò che siamo e ciò che abbiamo custodito. Tra la donna adulta e la bambina che è stata. Tra il presente e una dolce assenza.
  • LEGAMI

    290,00 
    Filly Fiordaliso   Tecnica: Fotografia digitale Anno: 2016 Dimensione: 50X40 cm Descrizione: In quest’opera ho voluto rappresentare il lato più intenso e controverso del legame amoroso. Due corpi nudi, esposti, si fondono in un abbraccio che è al tempo stesso intimo e potenzialmente pericoloso. L’uomo impugna una katana, la lama sfiora il corpo della donna, ma non colpisce. È un gesto sospeso, carico di tensione, che racconta di quanto l’amore possa essere totalizzante, a volte persino tagliente. Eppure, non c’è violenza. C’è potere, ma è trattenuto. C’è forza, ma è consapevole. C’è vicinanza, ma anche mistero. Ho scelto la katana proprio per questo: non è una semplice arma, ma un simbolo di disciplina, onore e controllo. Nella cultura giapponese rappresenta una forza precisa, silenziosa, rispettosa. In questo scatto, la katana diventa metafora del legame amoroso quando è vissuto nella sua profondità: un rapporto in cui si ha il potere di ferire, ma si sceglie di proteggere. La lama non divide, ma unisce. Segna una linea invisibile tra l’istinto e la scelta, tra il desiderio e la responsabilità. È il filo sottile su cui si regge un amore maturo, che conosce il peso delle emozioni ma sa trasformarle in rispetto reciproco. Questo è il mio sguardo sul legame: un equilibrio delicato tra vulnerabilità e forza, tra vicinanza e libertà.
  • Fuga

    580,00 
    Giulia Piacci   Tecnica: Olio su tela Anno: 2025 Dimensione: 40×50 cm Descrizione: Un volto sdoppiato rappresenta la frattura dell’identità nel momento del cambiamento: chi siamo e chi stiamo diventando, il prima e il dopo, nel continuo ciclo del divenire. La trasformazione ci ricorda che le due versioni del sé pur simili, non sono mai uguali.
  • Lucia Caputo   Tecnica: fotografica con post digitale Anno: 2024 Dimensione: 40×60 cm Descrizione: AMORE LIQUIDO / Il Dilemma e' un progetto fotografico che vuole raccontare relazioni e legami di coppia. In particolare pone l'attenzione sulla diversita' dei sentimenti che attraversano due persone che fanno parte di un legame , la storia , traumi , atteggiamenti e aspettative che ognuno di noi mette nel rapporto con l'altro.
  • Lucia Caputo   Tecnica: fotografica con post digitale Anno: 2024 Dimensione: 40×60 cm Descrizione: AMORE LIQUIDO / Il Dilemma e' un progetto fotografico che vuole raccontare relazioni e legami di coppia. In particolare pone l'attenzione sulla diversita' dei sentimenti che attraversano due persone che fanno parte di un legame , la storia , traumi , atteggiamenti e aspettative che ognuno di noi mette nel rapporto con l'altro.
  • Lucia Caputo   Tecnica: fotografica con post digitale Anno: 2024 Dimensione: 40×60 cm Descrizione: AMORE LIQUIDO / Il Dilemma e' un progetto fotografico che vuole raccontare relazioni e legami di coppia. In particolare pone l'attenzione sulla diversita' dei sentimenti che attraversano due persone che fanno parte di un legame , la storia , traumi , atteggiamenti e aspettative che ognuno di noi mette nel rapporto con l'altro.
  • Born

    333,00 
    Nadia Musmeci   Tecnica: Fotografia digitale / bianco e nero Anno: 2023 Dimensione: 40×30 cm Descrizione: “L’atto del nascere è il filo sottile di un legame invisibile che separa e unisce: ci separa dal grembo da cui veniamo ma unisce indissolubilmente al misterioso mondo verso cui ci proiettiamo”.
  • Osmosi

    362,00 
    Nadia Musmeci   Tecnica: Fotografia digitale / bianco e nero Anno: 2025 Dimensione: 60×40 cm Descrizione: Ci leghiamo così tanto alle cose di questo mondo da dimenticare le leggi dell’universo, da dimenticare che la nostra esistenza è legata all’esistenza di altri esseri, da dimenticare che ogni istante della nostra vita si disperde nel vento, sfuma tra i contorni delle cose che prima ci apparivano definite e invece poi svaniscono nel nulla. È in questa prospettiva di reciproca Osmosi tra ciò che ci circonda e il proprio mondo interiore che si definisce il nostro stare al mondo. Ogni pensiero che ci attraversa, che si annida nella mente umana a cui si dedica attenzione, è come un filo invisibile di luce ed energia che ci distoglie dall’immenso frastuono della modernità e ci lega a qualcosa di più grande e profondo”.
  • Grafting

    362,00 
    Nadia Musmeci   Tecnica: Fotografia digitale / bianco e nero Anno: 2025 Dimensione: 60×40 cm Descrizione: “Secondo l’antica pratica della silvoterapia, gli alberi hanno anima, emozioni e sentimenti, comunicano tra loro e si proteggono. L’uomo contemporaneo, abituato ormai a vivere immerso nel frastuono di una società sempre più frenetica, può riscoprire il suo contatto primordiale con la natura ed entrare in connessione con gli alberi, con il loro mondo di energia toccando, abbracciando o ascoltando l'essenza. Se l’individuo può assorbirne le energie positive, la cura della propria dimensione interiore è possibile attraverso una ritrovata e totale comunione con la natura; uno scambio che nasce da un contatto da cui si instaura un legame invisibile e profondo, non soltanto fisico ma soprattutto emotivo e spirituale. Tratte le qualità pregiate di un albero, il mutamento dell’individuo riflette gli effetti benefici in sé stesso e nel suo vivere nella società. Nello scatto, le due anime si incontrano per far parte di una stessa struttura: l’individuo; elemento costitutivo di una realtà più complessa che è l’Universo”.
  • Modern Love

    290,00 
    Tiziana Illuminati   Tecnica: digital art, photoshop & clip studio paint Anno: 2025 Dimensione: 60×60 cm Descrizione: "Modern Love" è una provocazione, caratterizzata da un'iconografia volutamente provocatoria. L'immagine, che stilizza e raffigura in modo quasi psichedelico un lato B femminile, che seppur con tutti i suoi difetti estetici diventa il fulcro di un messaggio che si snoda lungo i suoi contorni: "Ti amo con tutto il mio c**o perché… è più grande del mio cuore". Un commento pungente sui legami dell'era contemporanea. Oggi il corpo femminile è costantemente esposto e spesso eccessivamente sessualizzato e questa opera ribalta la prospettiva, invitando a riflettere sulla profonda perdita di significato del vero amore e delle emozioni autentiche. Il corpo viene utilizzato come veicolo per un messaggio che denuncia la superficialità e la mercificazione delle relazioni. Un lato B, sì, ma uno che esorta lo spettatore a guardare oltre la superficie e a interrogarsi sul significato più profondo dell'affetto e della connessione umana in un mondo ossessionato dalle apparenze.
  • Manipulation

    261,00 
    Alma Tecnica: Carboncino su carta Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 33 x 24 cm Descrizione: Ci sono mani che si muovono nell’ombra, intrecciando fili che crediamo nostri. Ma non lo sono. Fili sottili che diventano catene invisibili. Trova la forza di spezzarle e lascia che la luce ti accolga. È proprio lì ad attenderti pronta ad illuminare i passi che solo tu sceglierai di compiere. Sei un’anima nata libera.  
  • Youssef Bahanni Tecnica: Disegno digitale Anno: 2025 Dimensione: 29,7cm x 42cm Descrizione: Nell'illustrazione "Madonna delle Spine" vediamo rappresentato un abbraccio tra una donna e un neonato. La dolcezza materna del gesto di stringere a sé il bambino è allo stesso tempo un tentativo di proteggerlo dalla corona di spine indossata dalla figura centrale. La corona indossata dalla donna, infatti, oltre a simboleggiare il dolore terreno, è un richiamo diretto alla sofferenza causata dai problemi di salute mentale. Lo sfondo cosmico porta i soggetti oltre il contesto umano, trasformandoli in un’icona simbolica sospesa tra spiritualità e magia, dove l’intimità del legame madre-figlio si confronta con la vastità del cosmo, che richiama l’infinito e l’eterno.
  •  BE, the sketchwalker   Tecnica: Tempere acrilico Anno: 2024 Dimensione: 29,7×42,00 cm Descrizione: Introspezione mediante la pittura di un volto che alla fine si dimostra essere molto simile a chi lo sta dipingendo. La fermezza di uno sguardo coperto dinnanzi ad innumerevoli conseguenze che la vita ci offre ed il coraggio di saperle affrontare.
  • Circuito chiuso

    406,00 
    Elisa Tonelli   Tecnica: Scultura in argilla Anno: 2025 Dimensione: 15cm x 10cm x 15cm Descrizione: Circuito chiuso, una relazione di coesistenza e dipendenza che può essere amore o sofferenza. Due anime si possono alimentare a vicenda e nutrirsi una delle energie dell'altra. Questa scultura rappresenta la versione più realistica e tangibile di quella che è una sensazione che si può assaporare, i due cuori anatomici sono collegati in un circuito chiuso che si autoalimenta.
  • Federica Flore   Tecnica:Fotografia Anno: 2023-2025 Dimensione: 10cmX15cm Descrizione: <<Rimasto vuoto uno spazio nella verità vissuto del momento ora trascorso in un passato che indica una geografia emotiva interiore come ciò che sei rimasta come ciò che hai edificato il presente che sei. Pietre antiche di un borgo arroccato un letto un tavolo una terrazza sul vuoto la valle delinea i profili ordito di un tempo nella confidenza del sé narrato nel suono rinnovato mosso silenzio apparente intenzione di una storia che ti ha portata fin qui dove ora rimani fissa a ricordare il tuo opaco ricordo personale il tuo specchio vitale il tuo luogo non più così lontano.>> SONO STATA UN PENSIERO DISTANTE Il formato di questa serie di fotografia poetica riprende quello delle cartoline per garantire l’importanza dell’immagine come simbolo di legami, relazioni che travalicano lo spazio e consegnano una misura del tempo immaginaria, soggettiva, fatta solo dell’emozione passata, sovrapposta a quella presente. Tutti hanno avuto una stanza del passato ancorata dentro di sé, che narra di una porzione della propria presenza nel mondo, che porta il ricordo non solo in una direzione, ma che funge da snodo, da crocevia per una rete di connessioni aperte ad una geografia emotiva sempre in continuo mutamento. Sebbene l’immagine appaia formalmente fissa, è possibile scorgere al suo interno un gioco prospettico dettato dall’esperienza che ne attraversa tutte le componenti, bilanciando la connessione tra l’osservatore e se stesso, tra l’osservatore e la luce, tra l’osservatore e la fotografa: tutte relazioni, queste, sviluppate sul piano dell’intimità.
  • Federica Flore   Tecnica:Fotografia Anno: 2023-2025 Dimensione: 10cmX15cm Descrizione: <Rimasto vuoto uno spazio nella verità vissuto del momento ora trascorso in un passato che indica una geografia emotiva interiore come ciò che sei rimasta come ciò che hai edificato il presente che sei. Pietre antiche di un borgo arroccato un letto un tavolo una terrazza sul vuoto la valle delinea i profili ordito di un tempo nella confidenza del sé narrato nel suono rinnovato mosso silenzio apparente intenzione di una storia che ti ha portata fin qui dove ora rimani fissa a ricordare il tuo opaco ricordo personale il tuo specchio vitale il tuo luogo non più così lontano.>> SONO STATA UN PENSIERO DISTANTE Il formato di questa serie di fotografia poetica riprende quello delle cartoline per garantire l’importanza dell’immagine come simbolo di legami, relazioni che travalicano lo spazio e consegnano una misura del tempo immaginaria, soggettiva, fatta solo dell’emozione passata, sovrapposta a quella presente. Tutti hanno avuto una stanza del passato ancorata dentro di sé, che narra di una porzione della propria presenza nel mondo, che porta il ricordo non solo in una direzione, ma che funge da snodo, da crocevia per una rete di connessioni aperte ad una geografia emotiva sempre in continuo mutamento. Sebbene l’immagine appaia formalmente fissa, è possibile scorgere al suo interno un gioco prospettico dettato dall’esperienza che ne attraversa tutte le componenti, bilanciando la connessione tra l’osservatore e se stesso, tra l’osservatore e la luce, tra l’osservatore e la fotografa: tutte relazioni, queste, sviluppate sul piano dell’intimità.
  • Federica Flore   Tecnica:Fotografia Anno: 2013-2025 Dimensione: 10cmX15cm Descrizione: <<Rimasto vuoto uno spazio nella verità vissuto del momento ora trascorso in un passato che indica una geografia emotiva interiore come ciò che sei rimasta come ciò che hai edificato il presente che sei. Pietre antiche di un borgo arroccato un letto un tavolo una terrazza sul vuoto la valle delinea i profili ordito di un tempo nella confidenza del sé narrato nel suono rinnovato mosso silenzio apparente intenzione di una storia che ti ha portata fin qui dove ora rimani fissa a ricordare il tuo opaco ricordo personale il tuo specchio vitale il tuo luogo non più così lontano.>> SONO STATA UN PENSIERO DISTANTE Il formato di questa serie di fotografia poetica riprende quello delle cartoline per garantire l’importanza dell’immagine come simbolo di legami, relazioni che travalicano lo spazio e consegnano una misura del tempo immaginaria, soggettiva, fatta solo dell’emozione passata, sovrapposta a quella presente. Tutti hanno avuto una stanza del passato ancorata dentro di sé, che narra di una porzione della propria presenza nel mondo, che porta il ricordo non solo in una direzione, ma che funge da snodo, da crocevia per una rete di connessioni aperte ad una geografia emotiva sempre in continuo mutamento. Sebbene l’immagine appaia formalmente fissa, è possibile scorgere al suo interno un gioco prospettico dettato dall’esperienza che ne attraversa tutte le componenti, bilanciando la connessione tra l’osservatore e se stesso, tra l’osservatore e la luce, tra l’osservatore e la fotografa: tutte relazioni, queste, sviluppate sul piano dell’intimità.
  • Petita   Tecnica: Acrilici e acquerelli su tela Anno: 2025 Dimensione: 30cm x 30cm Descrizione: I legami più profondi nascono prima ancora della nascita. Già nel grembo iniziamo a intrecciare fili invisibili che ci legano all’universo, alla madre, al padre, a chi ci accompagna nel viaggio. In quei nove mesi ascoltiamo il respiro materno, sentiamo il tocco del padre, e ci lasciamo avvolgere da un tessuto di connessioni sottili. Quest’opera nasce dal mio vissuto: la perdita di una gemella durante la gestazione. Una presenza che ho sempre percepito, un legame che non si è mai spezzato e che si è rivelato con forza durante una profonda esperienza di regressione. Lei continua a vivere accanto a me, intrecciata alla mia essenza, parte di ciò che sono e di ciò che divento.
  • Claudio Micalizzi   Tecnica: Stampa di grafica digitale Anno: 2025 Dimensione: 35×50 cm Descrizione: Il legame che unisce la comunità degli uomini e i nostri sentimenti umani, fondamentali per acquisire l'illuminazione che siamo tutti uniti in quanto siamo tutti la stessa cosa.
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