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Giulia Piacci Tecnica: Olio su tela Anno: 2025 Dimensione: 40×50 cm Descrizione: Un volto sdoppiato rappresenta la frattura dell’identità nel momento del cambiamento: chi siamo e chi stiamo diventando, il prima e il dopo, nel continuo ciclo del divenire. La trasformazione ci ricorda che le due versioni del sé pur simili, non sono mai uguali.
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Lucia Caputo Tecnica: fotografica con post digitale Anno: 2024 Dimensione: 40×60 cm Descrizione: AMORE LIQUIDO / Il Dilemma e' un progetto fotografico che vuole raccontare relazioni e legami di coppia. In particolare pone l'attenzione sulla diversita' dei sentimenti che attraversano due persone che fanno parte di un legame , la storia , traumi , atteggiamenti e aspettative che ognuno di noi mette nel rapporto con l'altro.
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Lucia Caputo Tecnica: fotografica con post digitale Anno: 2024 Dimensione: 40×60 cm Descrizione: AMORE LIQUIDO / Il Dilemma e' un progetto fotografico che vuole raccontare relazioni e legami di coppia. In particolare pone l'attenzione sulla diversita' dei sentimenti che attraversano due persone che fanno parte di un legame , la storia , traumi , atteggiamenti e aspettative che ognuno di noi mette nel rapporto con l'altro.
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Lucia Caputo Tecnica: fotografica con post digitale Anno: 2024 Dimensione: 40×60 cm Descrizione: AMORE LIQUIDO / Il Dilemma e' un progetto fotografico che vuole raccontare relazioni e legami di coppia. In particolare pone l'attenzione sulla diversita' dei sentimenti che attraversano due persone che fanno parte di un legame , la storia , traumi , atteggiamenti e aspettative che ognuno di noi mette nel rapporto con l'altro.
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Nadia Musmeci Tecnica: Fotografia digitale / bianco e nero Anno: 2023 Dimensione: 40×30 cm Descrizione: “L’atto del nascere è il filo sottile di un legame invisibile che separa e unisce: ci separa dal grembo da cui veniamo ma unisce indissolubilmente al misterioso mondo verso cui ci proiettiamo”.
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Nadia Musmeci Tecnica: Fotografia digitale / bianco e nero Anno: 2025 Dimensione: 60×40 cm Descrizione: Ci leghiamo così tanto alle cose di questo mondo da dimenticare le leggi dell’universo, da dimenticare che la nostra esistenza è legata all’esistenza di altri esseri, da dimenticare che ogni istante della nostra vita si disperde nel vento, sfuma tra i contorni delle cose che prima ci apparivano definite e invece poi svaniscono nel nulla. È in questa prospettiva di reciproca Osmosi tra ciò che ci circonda e il proprio mondo interiore che si definisce il nostro stare al mondo. Ogni pensiero che ci attraversa, che si annida nella mente umana a cui si dedica attenzione, è come un filo invisibile di luce ed energia che ci distoglie dall’immenso frastuono della modernità e ci lega a qualcosa di più grande e profondo”.
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Nadia Musmeci Tecnica: Fotografia digitale / bianco e nero Anno: 2025 Dimensione: 60×40 cm Descrizione: “Secondo l’antica pratica della silvoterapia, gli alberi hanno anima, emozioni e sentimenti, comunicano tra loro e si proteggono. L’uomo contemporaneo, abituato ormai a vivere immerso nel frastuono di una società sempre più frenetica, può riscoprire il suo contatto primordiale con la natura ed entrare in connessione con gli alberi, con il loro mondo di energia toccando, abbracciando o ascoltando l'essenza. Se l’individuo può assorbirne le energie positive, la cura della propria dimensione interiore è possibile attraverso una ritrovata e totale comunione con la natura; uno scambio che nasce da un contatto da cui si instaura un legame invisibile e profondo, non soltanto fisico ma soprattutto emotivo e spirituale. Tratte le qualità pregiate di un albero, il mutamento dell’individuo riflette gli effetti benefici in sé stesso e nel suo vivere nella società. Nello scatto, le due anime si incontrano per far parte di una stessa struttura: l’individuo; elemento costitutivo di una realtà più complessa che è l’Universo”.
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Tiziana Illuminati Tecnica: digital art, photoshop & clip studio paint Anno: 2025 Dimensione: 60×60 cm Descrizione: "Modern Love" è una provocazione, caratterizzata da un'iconografia volutamente provocatoria. L'immagine, che stilizza e raffigura in modo quasi psichedelico un lato B femminile, che seppur con tutti i suoi difetti estetici diventa il fulcro di un messaggio che si snoda lungo i suoi contorni: "Ti amo con tutto il mio c**o perché… è più grande del mio cuore". Un commento pungente sui legami dell'era contemporanea. Oggi il corpo femminile è costantemente esposto e spesso eccessivamente sessualizzato e questa opera ribalta la prospettiva, invitando a riflettere sulla profonda perdita di significato del vero amore e delle emozioni autentiche. Il corpo viene utilizzato come veicolo per un messaggio che denuncia la superficialità e la mercificazione delle relazioni. Un lato B, sì, ma uno che esorta lo spettatore a guardare oltre la superficie e a interrogarsi sul significato più profondo dell'affetto e della connessione umana in un mondo ossessionato dalle apparenze.
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Alma Tecnica: Carboncino su carta Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 33 x 24 cm Descrizione: Ci sono mani che si muovono nell’ombra, intrecciando fili che crediamo nostri. Ma non lo sono. Fili sottili che diventano catene invisibili. Trova la forza di spezzarle e lascia che la luce ti accolga. È proprio lì ad attenderti pronta ad illuminare i passi che solo tu sceglierai di compiere. Sei un’anima nata libera.
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Youssef Bahanni Tecnica: Disegno digitale Anno: 2025 Dimensione: 29,7cm x 42cm Descrizione: Nell'illustrazione "Madonna delle Spine" vediamo rappresentato un abbraccio tra una donna e un neonato. La dolcezza materna del gesto di stringere a sé il bambino è allo stesso tempo un tentativo di proteggerlo dalla corona di spine indossata dalla figura centrale. La corona indossata dalla donna, infatti, oltre a simboleggiare il dolore terreno, è un richiamo diretto alla sofferenza causata dai problemi di salute mentale. Lo sfondo cosmico porta i soggetti oltre il contesto umano, trasformandoli in un’icona simbolica sospesa tra spiritualità e magia, dove l’intimità del legame madre-figlio si confronta con la vastità del cosmo, che richiama l’infinito e l’eterno.
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BE, the sketchwalker Tecnica: Tempere acrilico Anno: 2024 Dimensione: 29,7×42,00 cm Descrizione: Introspezione mediante la pittura di un volto che alla fine si dimostra essere molto simile a chi lo sta dipingendo. La fermezza di uno sguardo coperto dinnanzi ad innumerevoli conseguenze che la vita ci offre ed il coraggio di saperle affrontare.
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Elisa Tonelli Tecnica: Scultura in argilla Anno: 2025 Dimensione: 15cm x 10cm x 15cm Descrizione: Circuito chiuso, una relazione di coesistenza e dipendenza che può essere amore o sofferenza. Due anime si possono alimentare a vicenda e nutrirsi una delle energie dell'altra. Questa scultura rappresenta la versione più realistica e tangibile di quella che è una sensazione che si può assaporare, i due cuori anatomici sono collegati in un circuito chiuso che si autoalimenta.
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Federica Flore Tecnica:Fotografia Anno: 2023-2025 Dimensione: 10cmX15cm Descrizione: <<Rimasto vuoto uno spazio nella verità vissuto del momento ora trascorso in un passato che indica una geografia emotiva interiore come ciò che sei rimasta come ciò che hai edificato il presente che sei. Pietre antiche di un borgo arroccato un letto un tavolo una terrazza sul vuoto la valle delinea i profili ordito di un tempo nella confidenza del sé narrato nel suono rinnovato mosso silenzio apparente intenzione di una storia che ti ha portata fin qui dove ora rimani fissa a ricordare il tuo opaco ricordo personale il tuo specchio vitale il tuo luogo non più così lontano.>> SONO STATA UN PENSIERO DISTANTE Il formato di questa serie di fotografia poetica riprende quello delle cartoline per garantire l’importanza dell’immagine come simbolo di legami, relazioni che travalicano lo spazio e consegnano una misura del tempo immaginaria, soggettiva, fatta solo dell’emozione passata, sovrapposta a quella presente. Tutti hanno avuto una stanza del passato ancorata dentro di sé, che narra di una porzione della propria presenza nel mondo, che porta il ricordo non solo in una direzione, ma che funge da snodo, da crocevia per una rete di connessioni aperte ad una geografia emotiva sempre in continuo mutamento. Sebbene l’immagine appaia formalmente fissa, è possibile scorgere al suo interno un gioco prospettico dettato dall’esperienza che ne attraversa tutte le componenti, bilanciando la connessione tra l’osservatore e se stesso, tra l’osservatore e la luce, tra l’osservatore e la fotografa: tutte relazioni, queste, sviluppate sul piano dell’intimità.
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Federica Flore Tecnica:Fotografia Anno: 2023-2025 Dimensione: 10cmX15cm Descrizione: <Rimasto vuoto uno spazio nella verità vissuto del momento ora trascorso in un passato che indica una geografia emotiva interiore come ciò che sei rimasta come ciò che hai edificato il presente che sei. Pietre antiche di un borgo arroccato un letto un tavolo una terrazza sul vuoto la valle delinea i profili ordito di un tempo nella confidenza del sé narrato nel suono rinnovato mosso silenzio apparente intenzione di una storia che ti ha portata fin qui dove ora rimani fissa a ricordare il tuo opaco ricordo personale il tuo specchio vitale il tuo luogo non più così lontano.>> SONO STATA UN PENSIERO DISTANTE Il formato di questa serie di fotografia poetica riprende quello delle cartoline per garantire l’importanza dell’immagine come simbolo di legami, relazioni che travalicano lo spazio e consegnano una misura del tempo immaginaria, soggettiva, fatta solo dell’emozione passata, sovrapposta a quella presente. Tutti hanno avuto una stanza del passato ancorata dentro di sé, che narra di una porzione della propria presenza nel mondo, che porta il ricordo non solo in una direzione, ma che funge da snodo, da crocevia per una rete di connessioni aperte ad una geografia emotiva sempre in continuo mutamento. Sebbene l’immagine appaia formalmente fissa, è possibile scorgere al suo interno un gioco prospettico dettato dall’esperienza che ne attraversa tutte le componenti, bilanciando la connessione tra l’osservatore e se stesso, tra l’osservatore e la luce, tra l’osservatore e la fotografa: tutte relazioni, queste, sviluppate sul piano dell’intimità.
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Federica Flore Tecnica:Fotografia Anno: 2013-2025 Dimensione: 10cmX15cm Descrizione: <<Rimasto vuoto uno spazio nella verità vissuto del momento ora trascorso in un passato che indica una geografia emotiva interiore come ciò che sei rimasta come ciò che hai edificato il presente che sei. Pietre antiche di un borgo arroccato un letto un tavolo una terrazza sul vuoto la valle delinea i profili ordito di un tempo nella confidenza del sé narrato nel suono rinnovato mosso silenzio apparente intenzione di una storia che ti ha portata fin qui dove ora rimani fissa a ricordare il tuo opaco ricordo personale il tuo specchio vitale il tuo luogo non più così lontano.>> SONO STATA UN PENSIERO DISTANTE Il formato di questa serie di fotografia poetica riprende quello delle cartoline per garantire l’importanza dell’immagine come simbolo di legami, relazioni che travalicano lo spazio e consegnano una misura del tempo immaginaria, soggettiva, fatta solo dell’emozione passata, sovrapposta a quella presente. Tutti hanno avuto una stanza del passato ancorata dentro di sé, che narra di una porzione della propria presenza nel mondo, che porta il ricordo non solo in una direzione, ma che funge da snodo, da crocevia per una rete di connessioni aperte ad una geografia emotiva sempre in continuo mutamento. Sebbene l’immagine appaia formalmente fissa, è possibile scorgere al suo interno un gioco prospettico dettato dall’esperienza che ne attraversa tutte le componenti, bilanciando la connessione tra l’osservatore e se stesso, tra l’osservatore e la luce, tra l’osservatore e la fotografa: tutte relazioni, queste, sviluppate sul piano dell’intimità.
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Petita Tecnica: Acrilici e acquerelli su tela Anno: 2025 Dimensione: 30cm x 30cm Descrizione: I legami più profondi nascono prima ancora della nascita. Già nel grembo iniziamo a intrecciare fili invisibili che ci legano all’universo, alla madre, al padre, a chi ci accompagna nel viaggio. In quei nove mesi ascoltiamo il respiro materno, sentiamo il tocco del padre, e ci lasciamo avvolgere da un tessuto di connessioni sottili. Quest’opera nasce dal mio vissuto: la perdita di una gemella durante la gestazione. Una presenza che ho sempre percepito, un legame che non si è mai spezzato e che si è rivelato con forza durante una profonda esperienza di regressione. Lei continua a vivere accanto a me, intrecciata alla mia essenza, parte di ciò che sono e di ciò che divento.
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Claudio Micalizzi Tecnica: Stampa di grafica digitale Anno: 2025 Dimensione: 35×50 cm Descrizione: Il legame che unisce la comunità degli uomini e i nostri sentimenti umani, fondamentali per acquisire l'illuminazione che siamo tutti uniti in quanto siamo tutti la stessa cosa.
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Claudio Micalizzi Tecnica: Stampa di grafica digitale Anno: 2025 Dimensione: 35×50 cm Descrizione: Il legame fisico, arcaico, morale che lega lo sguardo sulle realtà e il mondo della coscienza per produrre consapevolezza della nostra realtà prodotta dall'unione di anima e spirto.
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Claudio Micalizzi Tecnica: Stampa di grafica digitale Anno: 2025 Dimensione: 35×50 cm Descrizione: La drammatica realtà che lega con un filo di necessità e di coraggio per vivere l'amore e continuare a produrre la vita, nonostante le guerre dissemino morte e distruzione.




















