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Luisa Valeriani Tecnica: Acrilico e tecnica mista su cartoncino Anno: 2003 Dimensione: 25×30 cm Descrizione: Per quest'opera ho utilizzato una frase di Oscar Wilde "E' assurdo dividere le persone in buone o carrtive. Le persone o sono affascinanti o sono noiose".
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Antonio Schiavano Tecnica: Olio|Vernice|Foto Anno: 2024 Dimensione: 70x100 cm Descrizione: Questa serie si pone l’obiettivo di portare l'osservatore a confrontarsi con la natura effimera dell'estetica. Le immagini, inizialmente scatti di beauty e fashion realizzati dallo stesso artista, sono state trasformate, nei colori, nell'aspetto e nella texture attraverso l'utilizzo di oli e vernici, creando così delle opere uniche e non riproducibili. Una vera e propria decostruzione che mette in discussione i canoni estetici tradizionali e si presenta come un potente commento sulla superficialità con cui spesso percepiamo il bello. In questo modo, il progetto diventa una critica alla società dell'immagine, evidenziando come la concezione di bellezza possa essere facilmente manipolata e distorta da chi detiene il potere di definire ciò che deve essere considerato bello oppure no. È un invito a guardare oltre l'apparenza, a scoprire la bellezza nelle crepe e nelle ferite, a riconoscere che è proprio attraverso la sua distruzione che la bellezza può rinascere e rivelare la sua essenza più profonda.
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Antonio Schiavano Tecnica: Olio|Vernice|Foto Anno: 2024 Dimensione: 30x40 cm Descrizione: Questa serie si pone l’obiettivo di portare l'osservatore a confrontarsi con la natura effimera dell'estetica. Le immagini, inizialmente scatti di beauty e fashion realizzati dallo stesso artista, sono state trasformate, nei colori, nell'aspetto e nella texture attraverso l'utilizzo di oli e vernici, creando così delle opere uniche e non riproducibili. Una vera e propria decostruzione che mette in discussione i canoni estetici tradizionali e si presenta come un potente commento sulla superficialità con cui spesso percepiamo il bello. In questo modo, il progetto diventa una critica alla società dell'immagine, evidenziando come la concezione di bellezza possa essere facilmente manipolata e distorta da chi detiene il potere di definire ciò che deve essere considerato bello oppure no. È un invito a guardare oltre l'apparenza, a scoprire la bellezza nelle crepe e nelle ferite, a riconoscere che è proprio attraverso la sua distruzione che la bellezza può rinascere e rivelare la sua essenza più profonda.
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Antonio Schiavano Tecnica: Olio|Vernice|Foto Anno: 2024 Dimensione: 30x40 cm Descrizione: Questa serie si pone l’obiettivo di portare l'osservatore a confrontarsi con la natura effimera dell'estetica. Le immagini, inizialmente scatti di beauty e fashion realizzati dallo stesso artista, sono state trasformate, nei colori, nell'aspetto e nella texture attraverso l'utilizzo di oli e vernici, creando così delle opere uniche e non riproducibili. Una vera e propria decostruzione che mette in discussione i canoni estetici tradizionali e si presenta come un potente commento sulla superficialità con cui spesso percepiamo il bello. In questo modo, il progetto diventa una critica alla società dell'immagine, evidenziando come la concezione di bellezza possa essere facilmente manipolata e distorta da chi detiene il potere di definire ciò che deve essere considerato bello oppure no. È un invito a guardare oltre l'apparenza, a scoprire la bellezza nelle crepe e nelle ferite, a riconoscere che è proprio attraverso la sua distruzione che la bellezza può rinascere e rivelare la sua essenza più profonda.
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Leonardo Cerulli Tecnica: Olio Anno: 2023 Dimensione: 60x30 cm Descrizione: Realizzazione di una natura morta (due campari) con studio della luce e riflessi
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Alessandro Marrone Tecnica: Digitale|NFT Anno: 2024 Dimensione: 60x40 cm Descrizione: L'opera raffigura il XXXIII canto del Purgatorio della Divina Commedia. Questo quadro fa parte di una mostra intitolata "PreAvisionem", che sto per portare in diverse gallerie d'Italia. La mostra ha l'obiettivo di rendere l'arte accessibile anche a persone che normalmente non possono godere della bellezza di un'opera d'arte a causa di disabilità visive, grazie all'uso delle nuove tecnologie. Ho scelto di presentare quest'opera perché in questo canto vediamo Beatrice, portata dagli angeli, che guida Dante dal Purgatorio al Paradiso. Il tema della prospettiva è cruciale: questa è la prospettiva con cui Dante vede Beatrice, ossia come un essere puro e quasi angelico. Nonostante nella realtà la conoscenza di Dante nei confronti di Beatrice fosse piuttosto superficiale, l'opera rappresenta l'amore idealizzato di Dante per lei. L'opera è incisa su alluminio con il soggetto e il testo in braile in rilievo per poter essere "vista" anche dai non vedenti lo sfondo e lavorato con la foglia doro per dare risalto alle nuvole. Inquadrando l'opera utilizzando l'app ARTIVIVE l'opera puo essere visualizzata e ascoltata in realtà aumentata così da poter essere non solo vista ma vissuta
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Selma Tecnica: Acrilico Anno: 2022 Dimensione: 40x30 cm Descrizione: Incubo rappresenta l'evoluzione inquietante che ha preso un mio sogno una notte. Una figura femminile, simpatica e bellissima inizia a volteggiare per aria. Viene inseguita da una lettera S che piano piano la ingloba facendone perdere le forme, eccezion fatta per le labbra che rimangono fissate nel centro in una posizione che fa intendere che voglia parlare da un momento all'altro.
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Selma Tecnica: Acrilico Anno: 2022 Dimensione: 42 x 30 cm Descrizione: Madre e Figlia rappresenta il doloroso quanto amoroso processo del passaggio del testimone tra una generazione e l'altra. La fatica è ciò che volevo fosse più evidente, la madre si protrae in avanti tenendosi sulle braccia cercando di alzare il volto, la figlia ancora giovane sembra soccombere, ma in ogni caso si sostiene alla madre, simbolo di esperienza e speranza. Sulle loro schiene è presente il frutto della terra per antonomasia, la pannocchia di mais, arbusto coltivabile ovunque e cibo per milioni di persone nel mondo. Ciò sta a simboleggiare il nutriente del mondo, ossia l'amore per i propri e i futuri figli anche a costo di soffrire.
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Selma Tecnica: Acrilico Anno: 2022 Dimensione: 50 x 70 cm Descrizione: Pneuma è nata dall'ascolto dell'omonima canzone dei Tool. Qui il focus ricade in un atto molto erotico quanto intimo, l'autoeccitazione. Un mondo personale, profumato da dolce sensazioni, confusione della mente e libertà muscolare. Ciò che è rappresentato è il secondo che precede l'orgasmo, vi è molto movimento nella parte superiore del corpo, la testa rivolta all'indietro, le mani danzano sui seni, le spalle si allargano. Nella parte bassa del corpo invece i piedi scompaiono, le gambe si assottigliano, non servono, la mente se ne dimentica. Il tutto incorniciato dalle bionde onde dei capelli.
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Daniele Mazzoleni Tecnica: stampa su pannelli dibond e resine Anno: 2024 Dimensione: 98 cm x 98 cm Descrizione: Omaggio a Rino, precursore dei tempi, un mito. Nei suoi testi un uso costante di satira ed umorismo! A quei tempi toccare certi temi era diûcile, ma lui ci riuscì perfettamente. Prova ne è che le sue canzoni ed i suoi testi oggi più che mai sono portatori di messaggi pieni di verità e passione. Poi sono proprio belle! Rino, patrimonio dell'Umanità. (di Umanità).
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Alice In Arte Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2024 Descrizione:
Alice In Arte è un'artista contemporanea residente in Italia.
Esprime se stessa creando opere astratte uniche e potenti con acrilico, vernice spay e stencil utilizzati per arricchire i suoi lavori con testi, parole e frasi emozionali, e nel digitale per la creazione di prodotti di design.
Appassionata di interior design e design di prodotto, le opere rappresentano ambienti iconici animati da eleganti silhouettes femminili che si intrecciano tra loro per raccontare storie complesse e intersezioni di identità.
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Luca Vallone Tecnica: Acrilico su tavola Dimensione senza cornice: 80 x 100 cm Descrizione: L'opera rappresenta la scultura di Santa Teresa di Bernini, avvolta in un'aura eterea, catturata in un momento di estasi. La sua espressione di beatitudine si contrappone a un ambiente contemporaneo, dove pillole di Xanax si mescolano ai colori vivaci dello sfondo. Questo crea un forte contrasto tra la ricerca di trascendenza e le soluzioni temporanee offerte dalla medicina. La tela utilizza tonalità brillanti e pennellate audaci, riflettendo l'intenso conflitto interiore tra la ricerca di pace e l'illusione di fuga dalla realtà.
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Luca Vallone Tecnica: Acrilico su tavola Dimensione senza cornice: 80 x 100 cm Descrizione: Il quadro rappresenta una scena di intensa passione e connessione tra Venere, la dea dell'amore, e Marte, il dio della guerra. Venere, con i suoi tratti delicati e il suo sguardo dolce, si avvolge attorno a Marte, il cui corpo muscoloso e ben definito trasmette forza e determinazione. La postura di Marte è fiera e sicura, emanando un senso di protezione e potere. Lo sfondo è un'esplosione di colori vivaci, che riflettono l'intensità delle emozioni tra i due dei. I toni caldi e saturi possono richiamare il rosso della passione e il blu della serenità, creando un contrasto che accentua il legame tra i due protagonisti. Il tatuaggio di Venere, che raffigura carpe Koi, aggiunge un ulteriore strato di significato all'opera. Le carpe Koi, simbolo di coraggio e perseveranza, suggeriscono che l'amore tra Venere e Marte è capace di affrontare le sfide e superare gli ostacoli, rendendo la loro unione non solo romantica, ma anche una celebrazione della resistenza e delle conquiste.
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Luca Vallone Tecnica: Acrilico su tavola Dimensione senza cornice: 80 x 100 cm Descrizione: L'opera rappresenta una reinterpretazione moderna della classica "Venere de' Medici" catturando l'essenza della bellezza e della grazia della dea. L'opera cerca di enfatizzare la sensualità del corpo di Venere, che si nasconde timidamente dietro un velo, esprimendo un senso di vulnerabilità e sorpresa. Sullo sfondo, una composizione di figure geometriche colorate crea un contrasto vivace, evocando un ambiente dinamico e contemporaneo. Le linee e le forme geometriche si intrecciano con la silhouette della dea, creando un dialogo tra il classico e il moderno, e conferendo all'opera una nuova dimensione di interpretazione artistica.
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Luisa Valeriani Tecnica: foto d’autore su plexiglass postprodotta e lavorata con acrilico e tecnica mista Anno: 2021 Dimensione: 50×150 cm (3 tele 50×50) cm Descrizione: Vi è mai capitato di ascoltare un brano e poi di continuare a canticchiare il ritornello durante la giornata?” Come se non volesse più uscire dalla vostra mente… è lì senza un inizio e senza una fine, costantemente vi risuona nella testa. Parte, va e finisce. Parte, va e finisce… Cosa c’è di più simile se non l’onda del mare! È lì da sempre da quando siamo nati, e continua ad esserci anche quando non ci saremo più. Parte, va e finisce. Parte, va e finisce… come la corsa di un bambino che non può fare altrimenti per esprimere la sua libertà.
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Luisa Valeriani Tecnica: foto d’autore su plexiglass postprodotta e lavorata con acrilico e tecnica mista Anno: 2022 Dimensione: 80 x 60 cm Descrizione: Gli archetipi sono modelli universali di comportamento, derivanti dall’esperienza umana in tutti i tempi della storia, in connessione con l’inconscio collettivo, ovvero la tendenza a percepire la realtà in forme o simboli comuni, questo spiega perché ci sono analogie strutturali tra culture diverse. L’inconscio collettivo, secondo Carl Jung, rappresenta un contenitore psichico universale, dove all’interno troviamo le figure ancestrali dei 12 archetipi. Nell'archetipo del L’Amante, l’amore, diventa la forza di attrazione che porta verso una persona, un lavoro, una passione, che “impegna” lo spirito dell’uomo in modo così profondo da permeare l’esperienza terrena. Nell’opera è rappresentata la passione verso il proprio amante, che continuamente sfida quei legami invisibili chiamati “i fili rossi del destino”. La leggenda orientale afferma che ogni persona, fin dalla nascita, porta un invisibile filo rosso legato al mignolo della propria mano sinistra che lo lega alla sua anima gemella; l’amante si insinua tra un filo e l’altro per incontrare la sua amata. Nell’opera, una piccola modifica alla foto, però, esprime di più e incarna il concetto di ciò che si è, contrapposto a quello che si vorrebbe essere veramente: le mani dei due amanti, unite nell’archetipo, sono disgiunte nella realtà.