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Thomas Brezing Tecnica: Oil on canvas Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 150 x 120 cm
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Thomas Brezing Tecnica: Oil on canvas Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 150 x 120 cm
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Thomas Brezing Tecnica: Oil on canvas Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 150 x 120 cm
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Thomas Brezing Tecnica: Oil on canvas Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 150 x 120 cm
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Martina O'Connor Tecnica: Acrylic on paper Anno: 2023 Dimensioni senza cornice: 120 x 50 cm
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Martina O'Connor Tecnica: Emulsion and Acrylic on Fabriano paper Anno: ND Dimensioni senza cornice: 2m35 x 1m50
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Martina O'Connor Tecnica: Acrylic on Fabriano paper Anno: ND Dimensioni senza cornice: 2m35 x 1m50
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Xhoi Cullhaj Tecnica: Acrilico e tempera su tela Anno: 2023 Dimensione opera: 160 x 160 cm Descrizione: Tre figure ferme, goffe, statiche, chiuse in abiti geometrici che incorniciano la scena. Sguardi smarriti, tristi, persi nel vuoto. Un fermo immagine di tre corpi che danzano senza muoversi, nella malinconia di una stanza buia. Perché? Perché anche le persone tristi ballano. (Opera parte di un trittico)
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Xhoi Cullhaj Tecnica: Acrilico e tempera su tela Anno: 2023 Dimensione opera: 160 x 160 cm Descrizione: Due persone si stringono con forza fino a fondersi, dando vita alla forma di un cuore anatomico. I corpi incandescenti, attraversati da linee luminose, trasformano il gesto in un’immagine di unione totale, dove l’abbraccio diventa simbolo di un legame vitale.
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Xhoi Cullhaj Tecnica: Acrilico e tempera su tela Anno: 2024 Dimensione opera: 160 x 180 cm Descrizione: Parla dell’ultimo legame che unisce una persona a un’altra, simboleggiato dal fiore, un vincolo che si vorrebbe spezzare per ritrovare la libertà e non restare imprigionati in una relazione in cui non si è considerati. La figura a sinistra, da cui il legame prende avvio, guarda verso la figura a destra, la quale porge la mano ma tiene lo sguardo rivolto altrove, con indifferenza. È un gioco ambiguo di legami sentimentali o puramente sessuali, autentici o illusori.
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Xhoi Cullhaj Tecnica: Acrilico e tempera su tela Anno: 2024 Dimensione opera: 160 x 180 cm Descrizione: Resta la speranza di non lasciarlo tramontare, di trattenerlo ancora attraverso il velo del dormire. Quel dolce sogno si ritira lentamente dalla scena, lasciando soltanto gambe e fiori, ultimi frammenti di una visione che svanisce. È un amore delicato ormai concluso, che si teme di lasciar andare e che si vorrebbe rianimare, pur nella consapevolezza di non poterlo più vivere.
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Tecnica: Mixed media Anno: 2025 Dimensione opera: L45 x W45 x H120 cm Descrizione: In “Reperto N.4” la pistola erogatrice di carburante si innalza come una spada piantata nella roccia: un’ Excalibur contemporanea. Il parallelepipedo nero è il fossile del petrolio stesso, un blocco solido che custodisce la memoria di un’era in cui l’oro nero ha plasmato la civiltà, i suoi ritmi, i suoi conflitti. Il gesto dell’estrazione diventa cruciale. Come nel mito, non chiunque può estrarre la spada, ma chi vi riesce ottiene un potere. Qui, tuttavia, non è il potere del dominio a manifestarsi, bensì un sollievo profondo, quasi fisico: l’atto di liberare la pistola dalla massa di petrolio fossilizzato significa interrompere la catena della dipendenza economica e sociale. Per molti, il carburante è simbolo di fatica quotidiana, di sacrifici economici, di un prezzo da pagare che grava come un tributo inevitabile. Estrarre la pompa diventa allora un gesto di sollievo e riscatto collettivo. La scultura si fa specchio e rito. Nel nero del parallelepipedo, chi osserva si riconosce e si riflette: un’umanità che ha fondato la propria epoca in “Reperto N.4” e che ora è chiamata a un nuovo atto di coraggio, quello di lasciar andare la spada, di sottrarsi al suo incantesimo.
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Tecnica: Mixed media, intervento scultoreo Anno: 2025 Dimensione opera: L95 x W40 x H120 cm Descrizione: Uno sportello d’auto, solido e familiare, sospeso come reliquia. La sua pelle metallica, un tempo simbolo di protezione e sicurezza, porta tre profondi squarci: ferite nette che spezzano la continuità della superficie. Questi tagli non sono soltanto segni fisici: sono la traccia di un incontro con una forza invisibile, una presenza assente che aleggia nello spazio espositivo. L’aggressore non si mostra e proprio per questo l’atto diventa più inquietante. Lo spettatore è costretto a completare mentalmente la scena, a riempire il vuoto con le proprie paure e suggestioni. L’opera sembra provenire da un paesaggio post-apocalittico, dove la tecnologia porta cicatrici e la protezione è un concetto fragile. La superficie lucida e industriale si trasforma in una pelle vulnerabile, capace di raccontare il momento esatto in cui la certezza si è incrinata. In “Reperto N.1”, la violenza non è narrata dal gesto, ma dal residuo: ciò che resta dopo l’impatto. È un invito a riflettere sulla nostra illusione di invulnerabilità, e su come ogni corazza fisica o emotiva possa essere attraversata.
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Xhoi Cullhaj Tecnica: Acrilico e tempera su tela Anno: 2024 Dimensione opera: 180 x 160 cm Descrizione: Il quadro riprende uno dei temi della storia dell’arte, quello delle Tre Grazie. La figura di destra è intenta nella lettura de Il mito di Sisifo di Albert Camus, testo in cui viene affrontato il tema dell’assurdo. Le altre due donne, invece, si contemplano a vicenda in silenzio, creando un dialogo muto e sospeso che contrasta con la parola scritta.
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Maria Sky Tecnica: Ink on paper, Wax Anno: 2025Descrizione: Materials: rice paper, soy wax, carbon-based ink, cane. The series continues my exploration of Scritte dell’acqua, a technique born from dialogue with living water. Each work is created directly on the surface of the Po River, allowing the flow, local flora and fauna, as well as human presence and suspended matter to trace their own gestures. The pigments of carbon-based ink float, merge, and disperse, recording the river’s invisible language — its rhythms, sediments, its breath. The resulting surfaces are not representations but traces of encounters: writings made with the river, rather than about it.
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Alberto BalloccaTecnica: Mixedmedia su canvas. Oil, drawing collages, sprays and pigments on canvasAnno: 2024Dimensione: 110 x 85 cmDescrizione: Hiero&Glyph, i greci chiamavo i geroglifici nello stesso modo in cui li chiamiamo noi oggi. Un insieme di Gero (gerundio), cioè l'idea di movimento e Glifo (glyph), cioè l'idea di modificabilità statica, il motore immobile Aristotelico potremmo dire. Questo dipinto, in comunione con Photosynthesis, racconta della potenza enigmatica nascosta nel linguaggio naturale e il modo in cui gli antichi lo traducevano in architettura, e non solo.
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Alberto BalloccaTecnica: Mixedmedia su canvas. Pigmenti, diluenti, smalti, acrilici, disegni, collages, olio, pastelli, sprays e grafite su telaAnno: 2025Dimensione: 125 x 110 cmDescrizione: Vento, sabbia e Psyche sono immedesimate nella mia movenza in studio. Il destino ultimo di ogni dogma è quello di perdere gradualmente la sua anima. La vita vuole creare nuove forme e, pertanto, quando un dogma perde la sua vitalità, deve necessariamente attivare l'archetipo che ha sempre aiutato l'uomo a esprimere il mistero dell'anima che è la parola dietro questo elemento.
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Alberto BalloccaTecnica: Mixedmedia su canvas. Pigmenti, diluenti, smalti, acrilici, disegni, collages, olio, pastelli, sprays e grafite su telaAnno: 2025Dimensione:150 x 120 cmDescrizione: La componente dominante del mio lavoro è la ciclicità entro la quale vari elementi simbolici ri-appaiono continuamente, ma in forme e dimensioni diverse, arricchite dalla consapevolezza di un ricordo ciclico dei sogni e di esperienze che non ho mai vissuto. Per questo ci sono molti soggetti nei miei dipinti che rappresentano personaggi della mitologia e della filosofia, ma il contesto in cui li inserisco per la composizione non è quello in cui emergono nella narrazione. Ecco perché potrei dire che a volte le mie opere portano con sé un messaggio "metafisico", che è, di fatto, come l'ingresso al tempio di Amon al centro di questa composizione, dove Il Sogno inizia a prendere una forma antica.
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Alberto BalloccaTecnica: Mixedmedia su canvas. Pigmenti, acrilici, disegni, collages, olio, pastelli, sprays e grafite su telaAnno: 2025Dimensione: 150 x 120 cmDescrizione: A.I Vs Metodo Socratico. Figurativo Vs Astratto. Informare o rendere significativo; due facce della stessa medaglia. Uno degli obbiettivi più importanti dell'umanità, oggi, è infatti capirne le differenze. Ogni dibattito su questo tema mostra però più caratteristiche di chi lo espone rispetto che dell'argomento stesso. Sapere di non sapere, infatti, non indica la tendenza a non considerare la storia o gli accidenti di ciò che si vuol conoscere, giustificando ogni cosa sull'egida di un modello, ma approciare esperienze e storie con la sospensione del giudizio, facendo in modo questo atteggiamento diventi un modello, allo scopo di imparare e non dissimulare la condizione necessaria per conoscere il modo migliore di imparare, ma queste sono solo parole per l'A.i.




















