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As Piolhas Tecnica: Bordatura e disegno. Anno: 2025 Dimensione: 200 x 50 x 70 cm Descrizione: Completo: manequim vestito con maglia in cotone-bordatura e stivali in gomma-disegnato.
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Armando Caudera Anno: 2018 Tecnica: Olio su tela Dimensione: 80cm x 80cm Descrizione: In un intreccio di forme e pennellate, l’opera suggerisce una relazione complessa tra due figure: una più grande e centrale, definita da tonalità di verdi, e una più piccola e scura, quasi completamente nera. La composizione sembra evocare un dialogo silenzioso che si sviluppa attorno alla figura centrale, appena delineata, che suggerisce la presenza di una madre avvolta in un’aura enigmatica. Pennellate dinamiche creano un ambiente vibrante ma intricato, in cui l’altra figura, sembra cercare un legame, un gesto, uno sguardo. L’assenza diventa qui presenza sfuggente, un dialogo silenzioso tradotto in segni e colori che evocano intimità e distanza.
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Armando Caudera Anno: 2018 Tecnica: Olio su tela Dimensione: 100cm x 100cm Descrizione: “Fast Love” rappresenta un’esplorazione visiva delle emozioni fugaci e dell’intensità dei legami contemporanei. L’opera combina tonalità vivide e contrasti decisi con pennellate rapide e gestuali, creando un mosaico di forme più o meno astratte che - alludendo a figure umane -si dissolvono e ricompongono in un movimento incessante. Le pennellate fluide e i colori vivaci suggeriscono frammentazione e rinascita: le figure si frantumano e, proprio attraverso questa frammentazione, si trasformano in un’unità nuova e indivisibile. Un equilibrio dinamico che esplora il fragile confine tra individualità e fusione, evocando il ritmo rapido e intenso delle emozioni contemporanee, in una narrazione intima e al tempo stesso universale, che ricorda la complessità e la transitorietà dei sentimenti e invita lo spettatore a interpretare i dettagli attraverso la propria esperienza, rendendo l’opera un racconto aperto e personale.
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Armando Caudera Anno: 2018 Tecnica: Olio Dimensione: 100cm x 70cm Descrizione: “Whirling” è un’opera che cattura il dinamismo e l’energia del movimento attraverso un intricato intreccio di forme astratte. I colori vivaci, dai toni pastello ai più intensi, si mescolano con pennellate fluide e spontanee, creando una composizione armoniosa e ricca di profondità emotiva. L’artista esplora la sinuosità delle linee per evocare un senso di ritmo e di flusso continuo, coinvolgendo lo spettatore in un viaggio visivo e sensoriale.
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Michaela Reinhardt Anno: 2018 Tecnica: Tecnica mista: acrilico, carta, pastelli ad olio su tela Dimensione: 100cm x 70cm Descrizione: Il quadro sintetizza l'energia che può trasmettere una zucca, attraverso forma e colori.
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Claudio Ciardi Michaela Reinhardt Anno: 2021 Tecnica: Acrilico|Olio|Carta Dimensione: 300cm x 400cm Descrizione: Papaveri stilizzati
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SOLARBRUSH Anno: 2024 Tecnica: Solarigrafia Dimensione: 150X100 cm Descrizione: L'immagine è stata realizzata con la tecnica della solarigrafia, è uno scatto con un'esposizione di 181 giorni e ritrae l'altare della patria di Roma con orientamento a est. Ogni striscia luminosa è il percorso che il sole compie ogni giorno, dove la striscia più in basso è il 21 dicembre e quella più in alto è il 21 giugno.
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SOLARBRUSH Anno: 2024 Tecnica: Solarigrafia Dimensione: 150X100 cm Descrizione: L'immagine è stata realizzata con la tecnica della solarigrafia, è uno scatto con un'esposizione di 193 giorni e ritrae lo skyline di Roma con orientamento a sud. Ogni striscia luminosa è il percorso che il sole compie ogni giorno, dove la striscia più in basso è il 21 dicembre e quella più in alto è il 2 luglio.
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SOLARBRUSH Anno: 2023 Tecnica: Foto Dimensione: 150X100 cm Descrizione: L'immagine è stata realizzata con la tecnica della solarigrafia, è uno scatto con un'esposizione di 182 giorni e ritrae lo skyline di Roma con orientamento a est. Ogni striscia luminosa è il percorso che il sole compie ogni giorno, dove la striscia più in basso è il 21 dicembre e quella più in alto è il 21 giugno.
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Moira Lena Tassi Anno: 2024 Tecnica: Olio e Tecnica mista su tela Dimensione: 100 x 80 cm Descrizione: L'opera pittorica "l' amore disinteressato", ispirata all'amore disinteressato del Guercino, racconta come l' uomo nel corso dei secolo sia stato guidato dal profitto e dalla sete di potere causando guerre e malattie: le conseguenze sono state nefaste per la natura che è diventata vittima e carnefice allo stesso tempo per mano dell'uomo. Dovremmo ritornare simbolicamente nell'epoca in cui la terra era un unico continente: la pangea, quando non c'erano divisioni tra le nazioni, tra i popoli, tra gli uomini. Nel 2020 un essere vivente di dimensioni microscopiche incapace di sopravvivere se non riuscendo ad entrare in un altro essere vivente e a servirsene per sopravvivere, ci ha ricordato quella fragilità leopardiana, la fragilità dell' uomo che ha creato un intero sistema sociale economico a livello planetario seguendo unicamente la logica del profitto individuale. La speranza che l'uomo possa cambiare e preferire la luce alle tenebre risiede nella solidarietà, nell' amore reciproco, nell' amore disinteressato, nell' amore green. Come dice Charles Darwin "l'amore disinteressato verso tutte le creature viventi è l'attributo più nobile di un uomo".
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Moira Lena Tassi Anno: 2024 Tecnica: Tecnica mista su velluto Dimensione: 100 x 100 cm Descrizione: Sotto un cielo stellato di agosto, l'artista ha guidato il pubblico attraverso un viaggio emotivo senza tempo, dove il dolore si è trasformato in speranza. Attraverso poesie e racconti, Tassi ha affrontato il complesso panorama dei sentimenti umani, lasciando un messaggio chiaro e potente: il dolore può essere un' opportunità di rinascita e liberazione. Il viaggio è iniziato con la narrazione della storia di Psiche, una delle figure femminili più affascinanti della mitologia greca, amata e anche abbandonata da Eros, come scritta da Apuleio nelle " Metamorfosi". Tassi ha introdotto il suo pubblico a questa figura mitologica partendo dalla sua ultima opera, un dipinto su velluto blu intitolato "Psiche abbandonata". Quest'opera, svelata per la prima volta proprio all'Open Air Museum Italo Bolano, si distingue per l'uso di una tecnica innovativa e per la scelta del velluto come supporto. Il tessuto, con la sua texture morbida e cangiante, conferisce all'opera una sensorialità e una ricchezza visiva uniche, mentre il colore blu evoca la profondità del mare ma anche dello spirito umano.
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Moira Lena Tassi Anno: 2024 Tecnica: Olio Dimensione: 120 x 100 cm Descrizione: La nota artista tifernate che ora vive ed opera a Bologna, ha realizzato questo dipinto intitolandolo "Il Peccato Più Prelibato": un olio su tela con foglia oro dalle dimensioni 120× 100 cm. Ispirandosi al celebre affresco "Adamo ed Eva" di Raffaello Sanzio, custodito nelle stanze vaticane, Tassi ha sostituito il frutto proibito con il ricercatissimo tuber magnatum pico. Spiega l'artista: "Ho scelto di ispirarmi all'affresco di Raffaello per rendere omaggio ad uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, profondamente legato al nostro territorio, ma anche per giocare ironicamente con l'iconografia del peccato originale. Al posto del frutto proibito, il tartufo bianco diventa il simbolo del desiderio, del piacere, in una chiave del tutto nuova e legata alle nostre tradizioni" . Per realizzarlo ha scelto due modelli d' eccezione, il figlio Giacomo Gabrielli e la fidanzata Agnese Giorni. "La mia è una rilettura in chiave moderna, in cui Adamo ha il volto di mio figlio Giacomo, mentre Eva ha quello della sua fidanzata Agnese. Sono due bellissimi giovani innamorati di oggi che incarnano l' innocenza e il desiderio, proprio come i protagonisti del mito biblico", conclude l' artista. Il tartufo, nell' opera di Tassi è simbolo del proibito e del desiderato, e diventa il filo conduttore tra il mito biblico e la realtà contemporanea. Come Adamo ed Eva, anche oggi siamo attratti da ciò che ci tenta, da ciò che promette un piacere intenso, proprio come l'esperienza sensoriale unica offerta dal tartufo. L'artista è anche una cercatrice di tartufo e suo nonno, Artemio Smacchia, classe 1900, fu il primo ad essere dichiarato con una targa di premiazione come "Veterano dei tartufai", quasi mezzo secolo fa: nel corso della ‘Prima Mostra del Tartufo e dei prodotti del bosco’ di Città di Castello, nel 1980. All'interno della famiglia di Moira Lena Tassi, l'arte della "Cerca e Cavatura del Tartufo" è stata tramandata attraverso quattro generazioni. L' ultimo erede di questa antica tradizione è proprio Giacomo, il figlio ventiduenne dell'artista.
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Sofia Scanniello Tecnica: Incisione stampata su carta, incollata su tela di cotone Anno: 2024 Dimensione: 220x150cm Descrizione: Ho realizzato questo dipinto partendo da stampe precedentemente realizzate, poi ritagliate e incollate su tela. I ritratti delle donne del centro di accoglienza diventano palloncini che fanno volare una delle loro bambine, Gift. A prima vista sembra un'immagine allegra, ma i volti seri in bianco e nero, donano un tono drammatico all'opera. Il titolo allude ad un insulto molto usato in Italia e che in questo caso acquista un significato letterale, nei confronti dei figli della comunità che rischiano di essere stigmatizzati a causa del passato delle loro mamme.
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Antonio Schiavano Tecnica: Olio|Vernice|Foto Anno: 2024 Dimensione: 122 x 82cm Descrizione: Questa serie si pone l’obiettivo di portare l'osservatore a confrontarsi con la natura effimera dell'estetica. Le immagini, inizialmente scatti di beauty e fashion realizzati dallo stesso artista, sono state trasformate, nei colori, nell'aspetto e nella texture attraverso l'utilizzo di oli e vernici, creando così delle opere uniche e non riproducibili. Una vera e propria decostruzione che mette in discussione i canoni estetici tradizionali e si presenta come un potente commento sulla superficialità con cui spesso percepiamo il bello. In questo modo, il progetto diventa una critica alla società dell'immagine, evidenziando come la concezione di bellezza possa essere facilmente manipolata e distorta da chi detiene il potere di definire ciò che deve essere considerato bello oppure no. È un invito a guardare oltre l'apparenza, a scoprire la bellezza nelle crepe e nelle ferite, a riconoscere che è proprio attraverso la sua distruzione che la bellezza può rinascere e rivelare la sua essenza più profonda.