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Maria Moyà Tecnica: puntasecca Anno: 2024 Dimensione: 35 x 30 cm Descrizione: Mio padre, ancorato nel tempo, è ormai un uomo adulto, quasi vecchio, che da bambino aveva già questa espressione di irrequietezza rappresentata qui. Sembrava ancora un bambino piccolo con gli occhi aperti che fluttuavano su uno sfondo vuoto.
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Maria Moyà Tecnica: Monotipo Anno: 2024 Dimensione: 65 x 48 cm Descrizione: Germanor rappresenta due personaggi che sono anche paesaggi: due montagne di inchiostro nero che ritagliano il foglio bianco, che è il cielo. Non sappiamo chi siano, ma possiamo immaginarli in un attimo fugace (rappresentato dalla tecnica del monotipo) mossi da questo sentimento di unione, di fratellanza.
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Lilly ArteNatura Tecnica: Tecniche miste su carta acquerello (acquerello, collage, matite e grafite), incorniciata su cartone Anno: 2025 Dimensione: : 30×40 cm Descrizione: Questo autoritratto, terzo di una serie, è stato realizzato partendo da uno schizzo alla cieca dei miei lineamenti, su cui ho applicato un collage di pezzi di carta ritrovati, ma selezionati con cura: uno scuro e fortemente in contrasto con l'altro bianco avorio, movimentato da lettere scritte con una macchina da scrivere. Gli acquerelli sono stati applicati alla fine, lasciando andare il pennello e l'acqua là dove volevano fluire in quel momento. Le matite colorate e la grafite hanno definito occhi, labbra e qualche capello svolazzante. Tutto il processo è avvenuto in due giornate diverse, leggere e divertenti. La scelta dei colori e dei tratti, insieme al titolo sottolineano che questo autoritratto esprime quella parte di me più femminile, delicata e sensibile, votata alla ricerca della bellezza e dell'armonia come simboleggia il pianete Venere in astrologia.
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Lilly ArteNatura Tecnica: Tecniche miste su carta semplice (acquerello, collage, matite e grafite), incorniciata su cartone Anno: 2025 Dimensione: : 33×45 cm Descrizione: Questo autoritratto, primo di una serie, è stato realizzato partendo da uno schizzo alla cieca dei miei lineamenti, su cui ho applicato un collage di pezzi di carta ritrovati, ma selezionati con cura: uno scuro e fortemente in contrasto con l'altro bianco avorio, movimentato da lettere scritte con una macchina da scrivere. Gli acquerelli sono stati applicati alla fine, lasciando andare il pennello e l'acqua là dove volevano fluire in quel momento. Le matite colorate e la grafite hanno definito occhi, labbra e qualche capello svolazzante. La carta leggera su cui ho realizzato il tutto, asciugandosi si è un pò raggrinzita, dando al mio volto l'espressione naturale di qualche anno in più. Tutto il processo è avvenuto in una mattina di divertimento puro e istintivo. La scelta dei colori e dei tratti, insieme al titolo sottolineano che questo autoritratto esprime quella parte di me inconsueta, bizzarra, ma anche forte, dinamica e coraggiosa come simboleggia il pianeta Marte in astrologia.
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Lilia Palatnik Tecnica: Collage Anno: 2023 Dimensione: : 29,5cm x 21cm Descrizione: Un ritratto di mia amica scrittrice nel costume di una fata
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Lilia Palatnik Tecnica: Collage Anno: 2023 Dimensione: : 29,5cm x 21cm Descrizione: Una riflessione su uno di miei idoli- Federico Fellini, un autoritratto nel costume di fellini creato durante il corso di ritratto curato da me.
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Giulia Marzani Tecnica: Multiplo d'arte. Stampa tiratura 10. Opera elaborata graficamente fotografia e grafica. Anno: 2024 Dimensione: : 35 x 35cm Descrizione: Pensare alla persona come un insieme di punti (di vista) differenti non significa frantumare l'individuo in un labirinto di frammenti ingannevoli. Cogliere la sua sofisticata complessità è semplicemente il primo passo verso l'Integrità.
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Giulia Marzani Tecnica: Multiplo d'arte. Stampa tiratura 10. Composizione fotografica e grafica di sculture polimateriche.. Anno: 2025 Dimensione: : 35cmX35cm Descrizione: La credibilità della verosimiglianza è una promessa emotiva tra immagine e referente, in virtù della quale la forza dell’immagine e la forza del soggetto si legittimano a vicenda, nella consapevolezza di un significato che riecheggia in un luogo altro. Rompendo questo patto l’identità si assopisce, assumendo le vesti di un simulacro posto a testimonianza. La sacralità rimane nell’atto estremo di una condivisione imprescindibilmente terapeutica.
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Alberto Ballocca Tecnica: Tecnica mista. Disegni a matita, collage manuali, fotografie. Anno: 2024 Dimensione: : 33cm x 48cm Descrizione: Due regni come Due Scintille. Quest'opera si ispira al simbolo Sema-tauy (o sma-taui, o nodo sema), un antico simbolo egizio composto dall'intreccio di due piante legate a un segno che rappresenta anche la trachea e le arterie, spesso presente nella parte inferiore del trono del faraone. Il fiore di loto (tipico dell'Alto Egitto) e il papiro (tipico del Basso Egitto). Questi due aspetti sono identificati anche nelle due aree del Parco della Rimembranza, quella superiore dedicata ai caduti della Seconda e Prima Guerra Mondiale e quella inferiore, dedicata ai partigiani caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Collimandosi, ogni area identifica, attraverso Due Scintille, il manifesto di ciò che è stato ricordato per evitare di ripeterne l'errare: la guerra.
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Tamara Kostochko Tecnica: acrylic and oil pastel on canvas Anno: 2024 Dimensione: : 55 × 38 cm Descrizione: "Focus" explores attention as the force that directs energy and defines movement. Blazing hands reach toward a deep cosmic sphere, surrounded by the branching lines of the Tree of Life. This image unites earth and universe: roots in the material, crown in the infinite. The work asks viewers to consider their own choices — where they send their energy, how they shift roles, how they alter direction. By visualizing attention as a palpable current, Focus turns an ephemeral concept into form, suggesting that our gaze itself is a creative act, shaping both our inner world and reality beyond us.
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FRANCOPiSANi Tecnica: Pastelli a olio e matite colorate Anno: 2025 Dimensione: : 50 × 35 cm Descrizione: Nascondersi tra narrazione e astrazione. Pensiamo per immagini o per parole? Una domanda molto difficile per me, perché trovo quasi impossibile separare l'una dall'altra. Usare il disegno per rappresentare ciò che popola la mia mente mi ha sempre affascinato. Non tanto la rappresentazione della realtà mi affascina quanto quella dei pensieri, siano essi immagini o parole, contenuti tangibili o concetti astratti. Disegnare è, per me, dare una forma – o una parvenza di forma – a ciò che vedo al buio, a ciò che penso a occhi chiusi, a ciò che tocco con le mani o a ciò che sento. Forse è la mia formazione da architetto ad aver monopolizzato la mia espressività, la necessità logica di visualizzare e rendere tangibili processi mentali che per loro natura non lo sono. Un progetto, dopotutto, è questo. Una sera, sulle rocce granitiche tra Seccheto e Fetovaia, sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba, a pochi metri dalla battigia, guardando lontano verso sud, con il sole che tramontava alla mia destra, dietro la Corsica, mi resi conto che l'orizzonte, quella linea che divide l'acqua dal cielo, stava lentamente scomparendo, i colori sbiadivano, l'azzurro del cielo si fondeva con il verde del mare, e un velo di nebbia faceva perdere definizione a quella linea. Non riuscivo più a vederlo con gli occhi, ma ne percepivo chiaramente la presenza. L'aria impalpabile acquistava corpo. Infatti, da quella stessa posizione, a volte è possibile vedere Montecristo e a volte no, anche in giornate altrettanto soleggiate. Dopo quella prima volta, molte altre volte, e in molti altri luoghi, in circostanze molto diverse, mi ritrovai a fermarmi ad attendere questo momento di catarsi, di negazione e simultanea affermazione dell'orizzonte. Il luogo geometrico dei punti di tangenza al globo dei nostri raggi visivi. Ma il globo non è una sfera perfetta e i nostri occhi sono due e si muovono ad altezze molto variabili. L'orizzonte può essere invisibile, nascosto dietro una montagna, ad esempio,
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FRANCOPiSANi Tecnica: Pastelli a olio e matite colorate Anno: 2025 Dimensione: : 33 × 24 cm Descrizione: Nascondersi tra narrazione e astrazione. Pensiamo per immagini o per parole? Una domanda molto difficile per me, perché trovo quasi impossibile separare l'una dall'altra. Usare il disegno per rappresentare ciò che popola la mia mente mi ha sempre affascinato. Non tanto la rappresentazione della realtà mi affascina quanto quella dei pensieri, siano essi immagini o parole, contenuti tangibili o concetti astratti. Disegnare è, per me, dare una forma – o una parvenza di forma – a ciò che vedo al buio, a ciò che penso a occhi chiusi, a ciò che tocco con le mani o a ciò che sento. Forse è la mia formazione da architetto ad aver monopolizzato la mia espressività, la necessità logica di visualizzare e rendere tangibili processi mentali che per loro natura non lo sono. Un progetto, dopotutto, è questo. Una sera, sulle rocce granitiche tra Seccheto e Fetovaia, sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba, a pochi metri dalla battigia, guardando lontano verso sud, con il sole che tramontava alla mia destra, dietro la Corsica, mi resi conto che l'orizzonte, quella linea che divide l'acqua dal cielo, stava lentamente scomparendo, i colori sbiadivano, l'azzurro del cielo si fondeva con il verde del mare, e un velo di nebbia faceva perdere definizione a quella linea. Non riuscivo più a vederlo con gli occhi, ma ne percepivo chiaramente la presenza. L'aria impalpabile acquistava corpo. Infatti, da quella stessa posizione, a volte è possibile vedere Montecristo e a volte no, anche in giornate altrettanto soleggiate. Dopo quella prima volta, molte altre volte, e in molti altri luoghi, in circostanze molto diverse, mi ritrovai a fermarmi ad attendere questo momento di catarsi, di negazione e simultanea affermazione dell'orizzonte. Il luogo geometrico dei punti di tangenza al globo dei nostri raggi visivi. Ma il globo non è una sfera perfetta e i nostri occhi sono due e si muovono ad altezze molto variabili. L'orizzonte può essere invisibile, nascosto dietro una montagna, ad esempio,
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Giulia Capossela Tecnica: Collage e scrittura Anno: 2025 Dimensioni senza cornice: 17 x 10,5 cm Descrizione: "La mia tutina" è un pezzo unico dolce curioso un bambino che sceglie di cambiare pianeta un esploratore con la testa altrove un amore che diventa un trampolino 17×10.5 di ritagli di giornali selezionati
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Ian Whaley Tecnica: Oil on canvas on wood panel Anno: 2024 Dimensione: : 39cm x 58.5cm Descrizione: Two austere figures stand side by side, their gazes locked onto the viewer with unsettling clarity. They do not blink. They do not move. Yet their presence lunges—silent and sudden—at anyone who dares pass. From the center of each forehead, a thin stream of crimson bleeds outward, not violently, but endlessly. The blood doesn’t drip—it flows, becoming part of the color that surrounds them. Reds melt into bruised purples, into smoky blues, into shadows that pulse with quiet menace. Their skin is pale, almost spectral, and the veins beneath shimmer with shifting hues. The background is alive with motion, but they remain still—anchored in their stare, as if they see through you, or into you. This is not a portrait. It’s a confrontation. A moment where the canvas watches back.
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Giulia Capossela Tecnica: Collage e scrittura Anno: 2025 Dimensioni senza cornice: 18 x 13 cm Descrizione: "Mica lo so io" è un pezzo unico sfiduciato avvilito un ragazzo che ha finito l'università una donna che non sa cosa vuole fare da grande un pianeta gigante senza spazio 18×13 di ritagli di giornali selezionati.
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Ian Whaley Tecnica: Oil on canvas on wood panel Anno: 2023 Dimensione: : 33cm x 43.5cm Descrizione: Two faces meet in a kiss, engulfed in shifting flames of red, orange, and lilac. Their skin is pale, almost translucent—veins visible like threads of color. It’s unclear if they are reflections, halves of the same soul, or a single self refracted. They absorb each other without vanishing, blurring at the edges as every hue melts into the next. This is not just intimacy—it’s recognition. A moment suspended between self and other, between fire and stillness.
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Giulia Capossela Tecnica: Collage e scrittura Anno: 2025 Dimensioni senza cornice: 17 x 10,5 cm Descrizione: "Coccolami" è un pezzo unico romantico silenzioso un amico che t'ascolta il fine settimana la colazione della domenica mattina una passeggiata al mare in inverno 17×10,5 di ritagli di giornali anni settanta.
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Mariella DifonzoTecnica: Mista su telaDimensioni: 80 x 80 cmAnno 2025Descrizione: Opera ispirata ad uno scatto di un paesaggio montano.Mountain e Mountain 2 sono da affiancare l'una all'altra.
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Mariella DifonzoDimensioni 50 x 35Anno 2025Tecnica: Mista su tela; acrilico, olioDescrizione: Opera ispirata ad uno scatto di un paesaggio montano.Mountain e Mountain 2 sono da affiancare l'una all'altra.
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Mariella DifonzoDimensioni 50 x 35Anno 2025Tecnica: Mista su tela; acrilico, olioDescrizione: Opera ispirata ad uno scatto di un paesaggio montano.Mountain e Mountain 2 sono da affiancare l'una all'altra.




















