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Tecnica: Carboncino Gesso e acrilici Anno: 2025 Dimensione: 50×50 cm Descrizione: Black colored series raccoglie volti, sguardi e storie che mettono davanti agli occhi qualcosa che va oltre il visibile. I volti di bambini che emergono da pennellate materiche e graffi di colore , con lo sguardo bucano la superficie per raccontare storie silenziose ma potenti.
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Tecnica: Carboncino Gesso e acrilici Anno: 2025 Dimensione: 50×50 cm Descrizione: Black colored series raccoglie volti, sguardi e storie che mettono davanti agli occhi qualcosa che va oltre il visibile. I volti di bambini che emergono da pennellate materiche e graffi di colore , con lo sguardo bucano la superficie per raccontare storie silenziose ma potenti.
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Tecnica: Carboncino Gesso e acrilici Anno: 2025 Dimensione: 50×50 cm Descrizione: Black colored series raccoglie volti, sguardi e storie che mettono davanti agli occhi qualcosa che va oltre il visibile. I volti di bambini che emergono da pennellate materiche e graffi di colore , con lo sguardo bucano la superficie per raccontare storie silenziose ma potenti.
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Giulia BoniTecnica: Tratto, tratteggio, inchiostro, acrilico, resina, su telaAnno: 2025Dimensione senza cornice: 64×30 cm - 2 pezzi vicini – ogni pezzo 30×30 cmDescrizione: Questi lavori fanno parte della mia serie Sirene. Sono una metafora sulla nostra parte più viscerale legata alla natura e agli elementi.
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Olga Buneeva Tecnica: Ceramica Anno: 2024 Descrizione: La scultura “El Diablo” è un vaso in terracotta smaltata di un intenso giallo brillante, con una superficie irregolare e dinamica che sembra in continuo movimento. Su un lato si arrampica un piccolo diavoletto metallico, modellato come manico e parte integrante della forma. L’opera unisce ironia e tensione materica: il contrasto tra la superficie calda e vitale del vaso e la freddezza lucente dello smalto metallico del diavoletto crea un dialogo visivo tra gioco e inquietudine. El Diablo esplora la vitalità della materia e la sua capacità di assumere carattere e spirito propri.
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Olga Buneeva Tecnica: Ceramica Anno: 2024 Descrizione:La scultura “Ossa di ghiaccio”, appartenente al progetto Snezhok, si presenta come un cubo di terracotta rivestito da pigmenti e smalti nelle tonalità fredde del bianco, azzurro e rosa tenue. La superficie, screpolata e stratificata, evoca la fragilità e la resistenza del ghiaccio, come se la materia stessa conservasse la memoria di un processo di congelamento e scioglimento. L’opera suggerisce un equilibrio precario tra solidità e dissoluzione, trasformando il blocco ceramico in una reliquia organica, sospesa tra tempo geologico e traccia umana.
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Olga Buneeva Tecnica: Ceramica Anno: 2024 Descrizione: La scultura “Artemisia” fa parte del progetto Snezhok e rappresenta un cubo di terracotta smaltata in tonalità di verde acido e nero, dove la materia sembra corrodere e rigenerarsi allo stesso tempo. Le superfici, ruvide e organiche, evocano un processo di mutazione naturale, mentre le cavità e le imperfezioni rompono la regolarità geometrica del cubo, trasformandolo in un organismo vivo. L’opera esplora il dialogo tra forma e decomposizione, suggerendo una tensione vitale tra struttura e disfacimento.
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Andrea Siliprandi Tecnica: Acrilico, Olio, Inchiostro, Vernice spray, Gesso, Pennarello, Carboncino Anno: 2025 Descrizione: L’opera nasce da una profonda riflessione sull’interdipendenza tra le polarità che attraversano l’esperienza umana: maschile e femminile, razionalità ed emotività, norme e accudimento, paternità e maternità. Questi elementi pur distinti non si oppongono piuttosto si completano, dandosi significato reciprocamente. Nessuno di essi conserva pieno valore se è isolato dall’altro. Il nido familiare-luogo di origine, cura e contemplazione-diventa simbolo e fonte di ispirazione: uno spazio in cui le tensioni si trasformano in armonia e le identità si costruiscono nella relazione.
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Andrea Siliprandi Tecnica: Acrilico, Olio, Inchiostro, Vernice spray, Gesso, Pastello, Pennarello Anno: 2025 Dimensione: [senzacornice] Descrizione: L’opera prende vita da un intenso scambio tra padre e figlio, dove il punto di vista del bambino-autentico spontaneo e libero da condizionamenti-diventa catalizzatore di cambiamento. L’idea personale che guida inizialmente l’opera prende forma e si lascia influenzare dall’intuizioni del piccolo, accogliendone la freschezza e la purezza percettiva. Intreccio di prospettive nato dallo sguardo di padre e figlio genera un processo creativo inaspettato: l’opera si discosta dalla visione originaria per perseguire una traiettoria più libera e intuitiva.
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Francesca Petroccia Tecnica: Olio Anno: 2020 Descrizione: L’opera nasce in un momento particolare della vita dell’artista: il lockdown. Periodo nel quale in numerose persone si è scatenato un senso di non appartenenza alla realtà sociale che le ha sempre circondate, fino a farle sentire del tutto fuori luogo in ogni momento. L’artista vuole trasmettere la sensazione di perdita personale, di costante ricerca di un luogo che possa rappresentarla ma che non riesce mai a trovare e dando vita così ad una pesantezza indescrivibile. Nasce così l'idea di dare ai volti un colorito violaceo, poiché il viola suscita un sentimento di paranoia che è lo scopo stesso del quadro: la paranoia del non trovare una propria realtà e un proprio posto all’interno della società odierna.
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Collettivo Rosole Tecnica: Uncinetto, Oggetti trovati, Decoupage Anno: 2025 Dimensione: 82 x 62 cm Descrizione: Ispirandoci al "Cadavere Squisito" surrealista — un gioco collettivo nato negli anni ’20, dove frammenti creati da più mani si uniscono in un'opera imprevedibile — abbiamo sviluppato un progetto tessile che riflette sul concetto di autorialità diffusa, perdita del controllo e creazione collettiva. In questa versione tessile del gioco, ogni partecipante ha realizzato una forma all’uncinetto in un tempo determinato da una clessidra. Allo scadere del tempo, il lavoro veniva passato alla persona accanto, che lo proseguiva senza conoscere l’intento originario. Il processo si è ripetuto fino a quando tutte le forme sono state completate e cucite insieme, dando vita a un’unica opera composta da intrecci, colori e gesti di tuttə. Il risultato è un organismo tessile in cui le singole identità si dissolvono in una narrazione corale, dove il gesto individuale si fonde nel flusso collettivo, rendendo visibile un pensiero condiviso che prende forma attraverso il fare.
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Ezgi Umut Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 76×101 cm Descrizione: Cosmos indaga l’equilibrio sottile tra caos e armonia, luce e materia. Attraverso transizioni cromatiche fluide e forme organiche sospese, l’opera evoca un’atmosfera di espansione silenziosa, uno spazio in cui emozione e natura si dissolvono l’una nell’altra. Riflette sui legami invisibili che uniscono l’intimo e l’infinito.
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Danila Polyakov Tecnica: Artificial silk, polyester, patchwork, hand embroidery Anno: 2025 Dimensione: 70 x 100 cm
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Danila Polyakov Tecnica: Polyester tape, patchwork, hand embroidery, mixed media Anno: 2025 Dimensione: 146 x 124 cm
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Danila Polyakov Tecnica: Artificial silk, polyester, patchwork, embroidery Anno: 2025 Dimensione: 221 x 150 cm




















