Arteaporte
  • La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 37 x 37 cm  
  • Pussychedelic 

    290,00 
    La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 27 x 27 cm  
  • Histoire d’O

    290,00 
    La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 27 x 27 cm  
  • Chiodo fisso

    390,00 
    La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 37 x 37 cm  
  • La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 47 x 47 cm  
  • La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 27 x 27 cm  
  • Appesa al chiodo

    290,00 
    La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 27 x 27 cm  
  • Vitrificazione 

    290,00 
    La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 27 x 27 cm  
  • La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 37 x 37 cm  
  • Rosa Manga

    390,00 
    La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 37 x 37 cm  
  • La fallica

    290,00 
    La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 27 x 27 cm  
  • Espera (Waiting)

    580,00 
    Fernando Manuel Ricárdez Lara Tecnica: Digital animation loop (MP4) Anno: 2023 Dimensione: Variable (video projection or screen installation) Descrizione: Espera is a digital animation loop created from a cranial resonance and a photograph taken during a four-hour wait at a public hospital in Mexico. Inside the skull, the waiting bench becomes a space of solitude, contrasting the overcrowded hospital with the inner world of the patient. The work reflects on suspended time, and the dialogue between clinical imagery and personal memory
  • Rosa Chemical e Edoardo Bansone Tecnica: Mista Anno: 2025 Dimensione: 100x70 cm Descrizione: UNO//MATERIA è un progetto artistico di Rosa Chemical ed Edoardo Bansone che esplora il dualismo tra principio spirituale e realtà materiale. Sei opere post-graffitiste mettono in tensione l’unità invisibile dell’“Uno” e la frammentazione del mondo fisico. La pittura diventa rito, il gesto diventa segno di un conflitto: elevazione e caduta, ordine e caos, spirito e corpo. Il titolo stesso è frattura e ponte: UNO, come aspirazione all’assoluto; MATERIA, come carne viva dell’esperienza. In questo spazio liminale, l’arte si fa luogo di attraversamento, incarnando il tentativo umano di riconciliarsi con la propria natura divisa.
  • Alice Biondin Tecnica: Collage a tecnica mista su carta Anno: 2020/2022 Dimensione senza cornice: 21x29,7 cm Dimensione con cornice: 32,5 x 41 cm Descrizione: BLEEDING DAYS è una serie di collage costantemente in evoluzione che mette in luce il rapporto ancora inspiegabilmente ombroso fra donna, mestruazioni e società. Attorno al ciclo femminile ci sono falsi miti, infinite dicerie, improbabili teorie, tantissimi tabù e molta censura. Si affronta questo tema con un alone di titubanza e riluttanza; permane ancora in molte persone un velo sulla lingua, parlare apertamente di perdite, sangue, dolore, disagio, instabilità, frustrazione è scomodo e – praticamente – quasi sempre noi donne ci sentiamo fuori luogo per un evento che è del tutto naturale. Il senso della vergogna, del pudore e dell’inadeguatezza ci viene trasmesso sin da piccole e in una società dove regna ancora l’asfissiante misoginia, che è ormai interiorizzata, è difficile far risaltare tematiche prettamente femminili. “La serie Bleeding days mette in evidenza il rapporto tra mestruazioni e donne attraverso collage polimaterici. L’indagine di Alice Biondin verte sulla percezione di questo evento nella società attuale, ponendo l’enfasi sulla provocazione e il sarcasmo. Le opere riportano frasi, immagini ed elementi decorativi che intendono scaturire una riflessione sulla complessità di “quei giorni” nei confronti dell’evento in sé,soprattutto in rapporto alle altre persone. Il colore rosso è il fil rouge di tutta la serie: un chiaro riferimento al sangue, elemento solitamente omesso all’interno delle pubblicità tematiche e simbolo di disagio quando viene mostrato, come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi. I lavori realizzati dall’artista elaborano aspetti differenti della condizione fisica in maniera ludica e divertente normalizzando un periodo ricorrente dell’essere donna. I collage diventano così un omaggio ad una condizione che ancora oggi costituisce un tabù nella contemporaneità.” Margaret Sgarra
  • Alice Biondin Tecnica: Collage a tecnica mista su carta Anno: 2020/2022 Dimensione senza cornice: 21x29,7 cm Dimensione con cornice: 32,5 x 41 cm Descrizione: BLEEDING DAYS è una serie di collage costantemente in evoluzione che mette in luce il rapporto ancora inspiegabilmente ombroso fra donna, mestruazioni e società. Attorno al ciclo femminile ci sono falsi miti, infinite dicerie, improbabili teorie, tantissimi tabù e molta censura. Si affronta questo tema con un alone di titubanza e riluttanza; permane ancora in molte persone un velo sulla lingua, parlare apertamente di perdite, sangue, dolore, disagio, instabilità, frustrazione è scomodo e – praticamente – quasi sempre noi donne ci sentiamo fuori luogo per un evento che è del tutto naturale. Il senso della vergogna, del pudore e dell’inadeguatezza ci viene trasmesso sin da piccole e in una società dove regna ancora l’asfissiante misoginia, che è ormai interiorizzata, è difficile far risaltare tematiche prettamente femminili. “La serie Bleeding days mette in evidenza il rapporto tra mestruazioni e donne attraverso collage polimaterici. L’indagine di Alice Biondin verte sulla percezione di questo evento nella società attuale, ponendo l’enfasi sulla provocazione e il sarcasmo. Le opere riportano frasi, immagini ed elementi decorativi che intendono scaturire una riflessione sulla complessità di “quei giorni” nei confronti dell’evento in sé,soprattutto in rapporto alle altre persone. Il colore rosso è il fil rouge di tutta la serie: un chiaro riferimento al sangue, elemento solitamente omesso all’interno delle pubblicità tematiche e simbolo di disagio quando viene mostrato, come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi. I lavori realizzati dall’artista elaborano aspetti differenti della condizione fisica in maniera ludica e divertente normalizzando un periodo ricorrente dell’essere donna. I collage diventano così un omaggio ad una condizione che ancora oggi costituisce un tabù nella contemporaneità.” Margaret Sgarra
  • It’s ok

    406,00 
    Alice Biondin Tecnica: Collage a tecnica mista su carta Anno: 2020/2022 Dimensione senza cornice: 21x29,7 cm Dimensione con cornice: 32,5 x 41 cm Descrizione: BLEEDING DAYS è una serie di collage costantemente in evoluzione che mette in luce il rapporto ancora inspiegabilmente ombroso fra donna, mestruazioni e società. Attorno al ciclo femminile ci sono falsi miti, infinite dicerie, improbabili teorie, tantissimi tabù e molta censura. Si affronta questo tema con un alone di titubanza e riluttanza; permane ancora in molte persone un velo sulla lingua, parlare apertamente di perdite, sangue, dolore, disagio, instabilità, frustrazione è scomodo e – praticamente – quasi sempre noi donne ci sentiamo fuori luogo per un evento che è del tutto naturale. Il senso della vergogna, del pudore e dell’inadeguatezza ci viene trasmesso sin da piccole e in una società dove regna ancora l’asfissiante misoginia, che è ormai interiorizzata, è difficile far risaltare tematiche prettamente femminili. “La serie Bleeding days mette in evidenza il rapporto tra mestruazioni e donne attraverso collage polimaterici. L’indagine di Alice Biondin verte sulla percezione di questo evento nella società attuale, ponendo l’enfasi sulla provocazione e il sarcasmo. Le opere riportano frasi, immagini ed elementi decorativi che intendono scaturire una riflessione sulla complessità di “quei giorni” nei confronti dell’evento in sé,soprattutto in rapporto alle altre persone. Il colore rosso è il fil rouge di tutta la serie: un chiaro riferimento al sangue, elemento solitamente omesso all’interno delle pubblicità tematiche e simbolo di disagio quando viene mostrato, come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi. I lavori realizzati dall’artista elaborano aspetti differenti della condizione fisica in maniera ludica e divertente normalizzando un periodo ricorrente dell’essere donna. I collage diventano così un omaggio ad una condizione che ancora oggi costituisce un tabù nella contemporaneità.” Margaret Sgarra
  • Alice Biondin Tecnica: Collage a tecnica mista su carta Anno: 2020/2022 Dimensione senza cornice: 21x29,7 cm Dimensione con cornice: 32,5 x 41 cm Descrizione: BLEEDING DAYS è una serie di collage costantemente in evoluzione che mette in luce il rapporto ancora inspiegabilmente ombroso fra donna, mestruazioni e società. Attorno al ciclo femminile ci sono falsi miti, infinite dicerie, improbabili teorie, tantissimi tabù e molta censura. Si affronta questo tema con un alone di titubanza e riluttanza; permane ancora in molte persone un velo sulla lingua, parlare apertamente di perdite, sangue, dolore, disagio, instabilità, frustrazione è scomodo e – praticamente – quasi sempre noi donne ci sentiamo fuori luogo per un evento che è del tutto naturale. Il senso della vergogna, del pudore e dell’inadeguatezza ci viene trasmesso sin da piccole e in una società dove regna ancora l’asfissiante misoginia, che è ormai interiorizzata, è difficile far risaltare tematiche prettamente femminili. “La serie Bleeding days mette in evidenza il rapporto tra mestruazioni e donne attraverso collage polimaterici. L’indagine di Alice Biondin verte sulla percezione di questo evento nella società attuale, ponendo l’enfasi sulla provocazione e il sarcasmo. Le opere riportano frasi, immagini ed elementi decorativi che intendono scaturire una riflessione sulla complessità di “quei giorni” nei confronti dell’evento in sé,soprattutto in rapporto alle altre persone. Il colore rosso è il fil rouge di tutta la serie: un chiaro riferimento al sangue, elemento solitamente omesso all’interno delle pubblicità tematiche e simbolo di disagio quando viene mostrato, come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi. I lavori realizzati dall’artista elaborano aspetti differenti della condizione fisica in maniera ludica e divertente normalizzando un periodo ricorrente dell’essere donna. I collage diventano così un omaggio ad una condizione che ancora oggi costituisce un tabù nella contemporaneità.” Margaret Sgarra
  • Alice Biondin Tecnica: Collage a tecnica mista su carta Anno: 2020/2022 Dimensione senza cornice: 21x29,7 cm Dimensione con cornice: 32,5 x 41 cm Descrizione: BLEEDING DAYS è una serie di collage costantemente in evoluzione che mette in luce il rapporto ancora inspiegabilmente ombroso fra donna, mestruazioni e società. Attorno al ciclo femminile ci sono falsi miti, infinite dicerie, improbabili teorie, tantissimi tabù e molta censura. Si affronta questo tema con un alone di titubanza e riluttanza; permane ancora in molte persone un velo sulla lingua, parlare apertamente di perdite, sangue, dolore, disagio, instabilità, frustrazione è scomodo e – praticamente – quasi sempre noi donne ci sentiamo fuori luogo per un evento che è del tutto naturale. Il senso della vergogna, del pudore e dell’inadeguatezza ci viene trasmesso sin da piccole e in una società dove regna ancora l’asfissiante misoginia, che è ormai interiorizzata, è difficile far risaltare tematiche prettamente femminili. “La serie Bleeding days mette in evidenza il rapporto tra mestruazioni e donne attraverso collage polimaterici. L’indagine di Alice Biondin verte sulla percezione di questo evento nella società attuale, ponendo l’enfasi sulla provocazione e il sarcasmo. Le opere riportano frasi, immagini ed elementi decorativi che intendono scaturire una riflessione sulla complessità di “quei giorni” nei confronti dell’evento in sé,soprattutto in rapporto alle altre persone. Il colore rosso è il fil rouge di tutta la serie: un chiaro riferimento al sangue, elemento solitamente omesso all’interno delle pubblicità tematiche e simbolo di disagio quando viene mostrato, come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi. I lavori realizzati dall’artista elaborano aspetti differenti della condizione fisica in maniera ludica e divertente normalizzando un periodo ricorrente dell’essere donna. I collage diventano così un omaggio ad una condizione che ancora oggi costituisce un tabù nella contemporaneità.” Margaret Sgarra
  • Alice Biondin Tecnica: Collage a tecnica mista su carta Anno: 2020/2022 Dimensione senza cornice: 21x29,7 cm Dimensione con cornice: 32,5 x 41 cm Descrizione: BLEEDING DAYS è una serie di collage costantemente in evoluzione che mette in luce il rapporto ancora inspiegabilmente ombroso fra donna, mestruazioni e società. Attorno al ciclo femminile ci sono falsi miti, infinite dicerie, improbabili teorie, tantissimi tabù e molta censura. Si affronta questo tema con un alone di titubanza e riluttanza; permane ancora in molte persone un velo sulla lingua, parlare apertamente di perdite, sangue, dolore, disagio, instabilità, frustrazione è scomodo e – praticamente – quasi sempre noi donne ci sentiamo fuori luogo per un evento che è del tutto naturale. Il senso della vergogna, del pudore e dell’inadeguatezza ci viene trasmesso sin da piccole e in una società dove regna ancora l’asfissiante misoginia, che è ormai interiorizzata, è difficile far risaltare tematiche prettamente femminili. “La serie Bleeding days mette in evidenza il rapporto tra mestruazioni e donne attraverso collage polimaterici. L’indagine di Alice Biondin verte sulla percezione di questo evento nella società attuale, ponendo l’enfasi sulla provocazione e il sarcasmo. Le opere riportano frasi, immagini ed elementi decorativi che intendono scaturire una riflessione sulla complessità di “quei giorni” nei confronti dell’evento in sé,soprattutto in rapporto alle altre persone. Il colore rosso è il fil rouge di tutta la serie: un chiaro riferimento al sangue, elemento solitamente omesso all’interno delle pubblicità tematiche e simbolo di disagio quando viene mostrato, come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi. I lavori realizzati dall’artista elaborano aspetti differenti della condizione fisica in maniera ludica e divertente normalizzando un periodo ricorrente dell’essere donna. I collage diventano così un omaggio ad una condizione che ancora oggi costituisce un tabù nella contemporaneità.” Margaret Sgarra
  • Diego Azzola Tecnica: Calchi in lattice colorato e riempitivo di poliuretano Anno: 2025 Descrizione: The work features a series of frogs caught in a state of apparent explosion, fragmented, mutating bodies that evoke a deep tension toward transformation. The frog, a symbol par excellence of metamorphosis and unstable identity, becomes an emblem of hybridity and perpetual becoming. The piece explores the human drive toward modification and the transgression of biological and morphological boundaries. It suggests a body that disintegrates, loses its coherent form, and evolves into something else, an unstable, vulnerable, yet potentially generative entity. The installation also references real-life experimental practices, such as genetic manipulation conducted on frogs and toads, where animals were decapitated to create headless organisms, ideal for meat production. This unsettling context informs the sculptural forms, in which the frogs’ heads appear to detach and drift away from their bodies, as if resisting a fate of control and commodification.    
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