“Remembering denotes to bring to one’s mind an awareness of a past life, experience and learned knowledge when necessary. Much as the best way of not losing the feeling of life-long continuity is to make our memory work at the highest level, our mind tries to avoid memory losses through utilization of each and every method with an eye to create an integrated identity in as much as every black hole creates a disconnection in our personal history. Because our memory loses many details, it takes a lot of false memories, recreates them, and thus ensures us to have our entire life in sense of integrity. In as much as our memories are fragile and very open to being oriented during the recall process, remembering our memories an intervention during the remembering process may form our memories in very different ways. The project consisting of photographs of my own my sculpture is based on the interventions during the creation of false memories.”
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Hünkar Yılmaz Ianniello Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensione: 50×70 cm Descrizione:
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Madame Pagu Tecnica: Carta, Foto, Oggetti trovati Anno: 2021 Descrizione: Questo lavoro fa parte del progetto AS MULHERES QUE AMEI (Le donne che ho amato), in cui indago le diverse forme di violenza contro le donne. Attraverso fotografie trovate e collage analogici, mi muovo in un campo metaforico dove il gesto di strappare e ricomporre le parti dell’immagine non mira a un risultato estetico, ma invita a riflettere sulla frammentazione del femminile nel tempo, generata da regole sociali velate. Se spezzare l’immagine rappresenta una reazione a una soffocazione costante, le sovrapposizioni e le texture diventano l’antitesi dell’adattamento, incasellando il femminile entro concetti e schemi sistemici. Alla fine, ciò che rimane di noi, oltre l’estetica del caos, sono le cicatrici e la stanchezza di una performance perpetua.
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Samuel Dossi Tecnica: Polaroid bianco nero e collage a colori Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 8,5 x 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: Una finestra, sempre la stessa, dalla quale si può osservare il tempo che scorre nel futuro. Un futuro utopico nel quale la natura riconquista i propri colori.
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Samuel Dossi Tecnica: Polaroid bianco nero e collage a colori Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 8,5 x 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: Una finestra, sempre la stessa, dalla quale si può osservare il tempo che scorre nel futuro. Un futuro utopico nel quale la natura riconquista i propri colori.
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Samuel Dossi Tecnica: Polaroid bianco nero e collage a colori Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 8,5 x 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: Una finestra, sempre la stessa, dalla quale si può osservare il tempo che scorre nel futuro. Un futuro utopico nel quale la natura riconquista i propri colori.
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Marta De Lorenzis Tecnica: Polaroid, collage. Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 8,5 × 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: L'infanzia non sempre porta con sè dei ricordi felici, ma se cerchiamo bene nella nostra memoria troveremo sempre un filo colorato che ci riporta a dei momenti di gioco, fantasia e spensieratezza.
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Marta De Lorenzis Tecnica: Polaroid, collage. Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 8,5 × 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: L'infanzia non sempre porta con sè dei ricordi felici, ma se cerchiamo bene nella nostra memoria troveremo sempre un filo colorato che ci riporta a dei momenti di gioco, fantasia e spensieratezza.
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Marta De Lorenzis Tecnica: Polaroid, collage. Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 8,5 × 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: L'infanzia non sempre porta con sè dei ricordi felici, ma se cerchiamo bene nella nostra memoria troveremo sempre un filo colorato che ci riporta a dei momenti di gioco, fantasia e spensieratezza.
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Teo Iaia Tecnica: IstantaneaAnno: 2025Dimensione: 10,7 x 8,8 cmDescrizione: L’immagine si muove sul confine tra intimità e rappresentazione. Il corpo, parzialmente celato dal libro, diventa esso stesso linguaggio: un frammento di racconto visivo che si intreccia con la pagina scritta.Le parole stampate, i ritagli e la materia dell’istantanea si fondono in un unico spazio di lettura, dove il gesto e la narrazione si contaminano reciprocamente, dissolvendo i limiti tra testo e presenza.
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Teo Iaia Tecnica: IstantaneaAnno: 2025Dimensione: 10,7 x 8,8 cmDescrizione: L’opera riflette sulla relazione tra identità e parola scritta, tra la superficie del testo e la profondità interiore.L’immagine, realizzata con tecnica istantanea, esplora la memoria come stratificazione: ogni frammento è un pensiero trattenuto, ogni segno una pausa di silenzio visivo.
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Teo Iaia Tecnica: IstantaneaAnno: 2025Dimensione: 10,7 x 8,8 cmDescrizione: L’opera riflette sulla relazione tra identità e parola scritta, tra la superficie del testo e la profondità interiore.L’immagine, realizzata con tecnica istantanea, esplora la memoria come stratificazione: ogni frammento è un pensiero trattenuto, ogni segno una pausa di silenzio visivo.
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Little piece of my heart Tecnica: istantanee scattate con Lomography Lomo'Instant su pellicola Instax mini Anno: 2025 Dimensione: 13×18 cm Descrizione: Il progetto "Casa" nasce dal desiderio di fermare lo sguardo su tre luoghi che portano conforto, memoria e sogno nel mio cuore. Ogni foto rappresenta un tassello del concetto di casa – quella reale, quella emotiva, quella immaginata. La prima istantanea, “Famiglia”, mostra la vista dalla terrazza della casa dei miei genitori, nel cuore del paese. La porta d’ingresso è al centro della terrazza e ogni volta che mio padre tornava a casa, lo vedevo entrare da quella porta e lo scenario alle sue spalle era proprio questo scorcio di paese. Questo luogo è il fulcro della memoria: la terrazza abbraccia il centro storico e racconta una storia fatta di scelte, colori, libri e quadri, espressione di mio padre. Ora che lui non c’è più, il ritorno qui è colmo di nostalgia e dolcezza; ogni dettaglio mi fa sentire al sicuro, come un viaggio indietro nel tempo e nell’affetto. La seconda fotografia, “Cuore”, ritrae la spiaggia di Piscinas, la mia casa dell’anima. Questo luogo è legato a tanti ricordi d’estate e di famiglia ma è anche rifugio dove il presente si fa leggero: le dune, la macchia mediterranea, il maestrale che solleva le onde spumeggianti. L’onda forte e minacciosa si trasforma nella dolcezza della schiuma che abbraccia le gambe, regalando il senso di essere accolti e protetti dalla natura. Quando penso a Piscinas rivedo la luce che trasforma le onde in riflessi vivi, quell’abbraccio schiumoso, per ritrovare serenità e pace. Infine, “Sogno” è la piccola casa del pescatore di Porto Paglia, rifugio dei miei desideri d’infanzia. Da bambina sognavo di viverci; quest’anno, esplorando il promontorio, ho conosciuto Remo, il proprietario, che mi ha accolto e raccontato la sua vita: per un giorno ho realizzato il mio sogno e rivissuto quel desiderio. Queste tre fotografie sono un racconto d’identità: casa d’origine, casa del cuore, casa del sogno. Ogni immagine testimonia una parte di me che si rifugia, si consola, si immagina e si emoziona.
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Pauline Tecnica: Polaroid Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 9 x 11 cm Dimensione con cornice: 17 x 17 cm Descrizione: Ho rallentato ed ammirato quel qualcosa che non sapevo di star cercando.
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Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Jenna Berlyn
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Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Elke Kalupar
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Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Giorgia Bovo




















