Arteaporte
  • Falses Memories

    435,00 
    Hünkar Yılmaz Ianniello Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensione: 50×70 cm Descrizione:
    “Remembering denotes to bring to one’s mind an awareness of a past life, experience and learned knowledge when necessary. Much as the best way of not losing the feeling of life-long continuity is to make our memory work at the highest level, our mind tries to avoid memory losses through utilization of each and every method with an eye to create an integrated identity in as much as every black hole creates a disconnection in our personal history. Because our memory loses many details, it takes a lot of false memories, recreates them, and thus ensures us to have our entire life in sense of integrity. In as much as our memories are fragile and very open to being oriented during the recall process, remembering our memories an intervention during the remembering process may form our memories in very different ways. The project consisting of photographs of my own my sculpture is based on the interventions during the creation of false memories.”
  • Madame Pagu Tecnica: Carta, Foto, Oggetti trovati Anno: 2021 Descrizione: Questo lavoro fa parte del progetto AS MULHERES QUE AMEI (Le donne che ho amato), in cui indago le diverse forme di violenza contro le donne. Attraverso fotografie trovate e collage analogici, mi muovo in un campo metaforico dove il gesto di strappare e ricomporre le parti dell’immagine non mira a un risultato estetico, ma invita a riflettere sulla frammentazione del femminile nel tempo, generata da regole sociali velate. Se spezzare l’immagine rappresenta una reazione a una soffocazione costante, le sovrapposizioni e le texture diventano l’antitesi dell’adattamento, incasellando il femminile entro concetti e schemi sistemici. Alla fine, ciò che rimane di noi, oltre l’estetica del caos, sono le cicatrici e la stanchezza di una performance perpetua.
  • Roberta Cappa Tecnica: Fotografia Anno: ND Dimensione:  60×90 cm
  • La finestra 3

    145,00 
    Samuel Dossi Tecnica: Polaroid bianco nero e collage a colori Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 8,5 x 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: Una finestra, sempre la stessa, dalla quale si può osservare il tempo che scorre nel futuro. Un futuro utopico nel quale la natura riconquista i propri colori.
  • La finestra 2

    145,00 
    Samuel Dossi Tecnica: Polaroid bianco nero e collage a colori Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 8,5 x 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: Una finestra, sempre la stessa, dalla quale si può osservare il tempo che scorre nel futuro. Un futuro utopico nel quale la natura riconquista i propri colori.
  • La finestra 1

    145,00 
    Samuel Dossi Tecnica: Polaroid bianco nero e collage a colori Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 8,5 x 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: Una finestra, sempre la stessa, dalla quale si può osservare il tempo che scorre nel futuro. Un futuro utopico nel quale la natura riconquista i propri colori.
  • Tiro alla fune

    218,00 
    Marta De Lorenzis Tecnica: Polaroid, collage. Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 8,5 × 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione:  L'infanzia non sempre porta con sè dei ricordi felici, ma se cerchiamo bene nella nostra memoria troveremo sempre un filo colorato che ci riporta a dei momenti di gioco, fantasia e spensieratezza.
  • Lucrezia

    218,00 
    Marta De Lorenzis Tecnica: Polaroid, collage. Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 8,5 × 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione:  L'infanzia non sempre porta con sè dei ricordi felici, ma se cerchiamo bene nella nostra memoria troveremo sempre un filo colorato che ci riporta a dei momenti di gioco, fantasia e spensieratezza.
  • Il primo volo

    283,00 
    Marta De Lorenzis Tecnica: Polaroid, collage. Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 8,5 × 10,5 cm Dimensione con cornice: 25,5 x 25,5 cm Descrizione: L'infanzia non sempre porta con sè dei ricordi felici, ma se cerchiamo bene nella nostra memoria troveremo sempre un filo colorato che ci riporta a dei momenti di gioco, fantasia e spensieratezza.
  • Teo Iaia Tecnica: Istantanea
    Anno: 2025
    Dimensione: 10,7 x 8,8 cm
    Descrizione: L’immagine si muove sul confine tra intimità e rappresentazione. Il corpo, parzialmente celato dal libro, diventa esso stesso linguaggio: un frammento di racconto visivo che si intreccia con la pagina scritta.
    Le parole stampate, i ritagli e la materia dell’istantanea si fondono in un unico spazio di lettura, dove il gesto e la narrazione si contaminano reciprocamente, dissolvendo i limiti tra testo e presenza.
  • Teo Iaia Tecnica: Istantanea
    Anno: 2025
    Dimensione: 10,7 x 8,8 cm
    Descrizione: L’opera riflette sulla relazione tra identità e parola scritta, tra la superficie del testo e la profondità interiore.
    L’immagine, realizzata con tecnica istantanea, esplora la memoria come stratificazione: ogni frammento è un pensiero trattenuto, ogni segno una pausa di silenzio visivo.
  • Teo Iaia Tecnica: Istantanea
    Anno: 2025
    Dimensione: 10,7 x 8,8 cm
    Descrizione: L’opera riflette sulla relazione tra identità e parola scritta, tra la superficie del testo e la profondità interiore.
    L’immagine, realizzata con tecnica istantanea, esplora la memoria come stratificazione: ogni frammento è un pensiero trattenuto, ogni segno una pausa di silenzio visivo.
  • Casa

    435,00 
    Little piece of my heart Tecnica: istantanee scattate con Lomography Lomo'Instant su pellicola Instax mini Anno: 2025 Dimensione: 13×18 cm Descrizione: Il progetto "Casa" nasce dal desiderio di fermare lo sguardo su tre luoghi che portano conforto, memoria e sogno nel mio cuore. Ogni foto rappresenta un tassello del concetto di casa – quella reale, quella emotiva, quella immaginata. La prima istantanea, “Famiglia”, mostra la vista dalla terrazza della casa dei miei genitori, nel cuore del paese. La porta d’ingresso è al centro della terrazza e ogni volta che mio padre tornava a casa, lo vedevo entrare da quella porta e lo scenario alle sue spalle era proprio questo scorcio di paese. Questo luogo è il fulcro della memoria: la terrazza abbraccia il centro storico e racconta una storia fatta di scelte, colori, libri e quadri, espressione di mio padre. Ora che lui non c’è più, il ritorno qui è colmo di nostalgia e dolcezza; ogni dettaglio mi fa sentire al sicuro, come un viaggio indietro nel tempo e nell’affetto. La seconda fotografia, “Cuore”, ritrae la spiaggia di Piscinas, la mia casa dell’anima. Questo luogo è legato a tanti ricordi d’estate e di famiglia ma è anche rifugio dove il presente si fa leggero: le dune, la macchia mediterranea, il maestrale che solleva le onde spumeggianti. L’onda forte e minacciosa si trasforma nella dolcezza della schiuma che abbraccia le gambe, regalando il senso di essere accolti e protetti dalla natura. Quando penso a Piscinas rivedo la luce che trasforma le onde in riflessi vivi, quell’abbraccio schiumoso, per ritrovare serenità e pace. Infine, “Sogno” è la piccola casa del pescatore di Porto Paglia, rifugio dei miei desideri d’infanzia. Da bambina sognavo di viverci; quest’anno, esplorando il promontorio, ho conosciuto Remo, il proprietario, che mi ha accolto e raccontato la sua vita: per un giorno ho realizzato il mio sogno e rivissuto quel desiderio. Queste tre fotografie sono un racconto d’identità: casa d’origine, casa del cuore, casa del sogno. Ogni immagine testimonia una parte di me che si rifugia, si consola, si immagina e si emoziona.
  • Restare

    73,00 
    Pauline Tecnica: Polaroid Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 9 x 11 cm Dimensione con cornice: 17 x 17 cm Descrizione: Sono restato quanto bastava per non impantanarmi.  
  • Rallentare

    73,00 
    Pauline Tecnica: Polaroid Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 9 x 11 cm Dimensione con cornice: 17 x 17 cm Descrizione: Ho rallentato ed ammirato quel qualcosa che non sapevo di star cercando.  
  • Vagare

    73,00 
    Pauline Tecnica: Polaroid Anno: 2020 Dimensione senza cornice: 9 x 11 cm Dimensione con cornice: 17 x 17 cm Descrizione: E poi ho preso ad errare sentendomi a casa in posti dove non pensavo di dover andare.
  • UNICO.NIC Tecnica: Foto Anno: 2025 Descrizione: Ripresa umanista  
  • Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Jenna Berlyn  
  • Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Elke Kalupar  
  • Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Giorgia Bovo  
  • Edoardo Folli Tecnica: Mixed Media: fotografia e disegno Anno: 2025 Dimensione: 50cm x 32cm Descrizione: Il lavoro nasce per ricordare migliaia di vite che ogni anno finiscono nel nostro mare, a cui oggi si aggiungono i diritti che da ormai da troppo tempo, in quel profondo mare blu intenso pieno di cadaveri, sono stati portati via all'umanità.  
  • Edoardo Folli Tecnica: Mixed Media: fotografia e disegno Anno: 2025 Dimensione: 50cm x 32cm Descrizione: Il lavoro nasce per ricordare migliaia di vite che ogni anno finiscono nel nostro mare, a cui oggi si aggiungono i diritti che da ormai da troppo tempo, in quel profondo mare blu intenso pieno di cadaveri, sono stati portati via all'umanità.  
  • Alex Pauwels   Tecnica: Photography in camera with blurry motion Anno: 2025 Dimensione: 70×50cm Descrizione: t is a rainy day where you travel to your dreams to the sun in your mind and you need to follow the rails and yje cord of your pad and enjoy your learning process
  • Corrado

      Tecnica: Tecnica mista su legno Anno: 2025 Dimensione: 45,3 cm x 26 cm Descrizione: Sostanzialmente un modo per descrivere l'emotività del gesto della protagonista della vicenda classica, nel momento della dipartita. Quando (a mia interpretazione) la protagonista si sarà resa conto che l'unica scelta era quella del suicidio, sul suo volto ho immaginato potesse avere quell'espressione di strazio ed esasperazione.  
  • Angoscia

    362,50 

    Remigio Fabris

      Tecnica: Acrilico su fotografia Anno: 2021 Dimensione: 15×10 cm Descrizione: Il dolore che a volte portiamo dentro di noi ma che gli altri da fuori non vedono.  
  • Remigio Fabris

      Tecnica: Acrilico su fotografia Anno: 2022 Dimensione: 15×10 cm Descrizione: I giorni funesti della nostra vita lasciano un'impronta indelebile sulla nostra anima e sul nostro volto. Le esperienze dolorose e le sofferenze che abbiamo attraversato creano una visione distorta e cupa del mondo, come se una nube oscura avesse velato la luce del sole. Questi segni indelebili non solo segnano il nostro viso, ma anche la nostra mente e il nostro cuore, influenzando il modo in cui percepiamo noi stessi e il mondo intorno a noi.
  • Nad.ine

    507,00 
    SgruFaCose   Tecnica: fotografia istantanea polaroid, manipolazione post sviluppo con candeggina Anno: 2023 Dimensione:  8,8 x 10,7 cm Descrizione: Nad.ine è parte di una serie di scatti che nel 2023 hanno segnato una delle mie prime collettive in assoluto, a Venezia. Insieme alla Modella, attrice, mimo e clown professionista Nadine Tarantino ed alla collaborazione con la Fratelli Bonfanti bottoni di Torino, (azienda manifatturiera storica per la produzione di bottoni e leader italiana del settore), abbiamo esplorato lo spirito voyeuristico che lega e regala all'uomo l'abbellimento del corpo femminile con oggetti d'arte, fibbie o bottoni d'oro che siano, portandolo nel "dietro le quinte" quando prima dello show in un bagno di cui si nota sullo sfondo uno scalcinato calorifero, si può giocare, ci si può divertire con spirito fanciullesco, innocente e bambino mentre ci "si prepara per l'uomo"... la maschera può aspettare... perché il bagno è occupato.
  • Trama di silenzi

    435,00 
    Filly Fiordaliso   Tecnica: Fotografia digitale Anno: 2017 Dimensione: 60X55 cm Descrizione: Quest’opera appartiene alla mia serie Bambole, nata nel 2017. Con questa immagine ho voluto esplorare la complessità del legame che ogni donna ha con la propria storia, il proprio corpo, il proprio percorso di crescita. Un legame intimo e silenzioso, ma profondamente eloquente. Lo scatto, in bianco e nero, ritrae una giovane donna stretta in un abbraccio con una bambola: un gesto che racchiude protezione, identificazione e memoria. Qui, più che mai, la figura umana si fonde visivamente ed emotivamente con l’oggetto che stringe tra le braccia, fino a diventarne eco, proiezione, doppio. L’abito ricamato della ragazza, la delicatezza della sua pelle, lo sguardo sospeso e velato da una malinconia silenziosa, costruiscono una composizione armoniosa che richiama i tratti stessi della bambola. La ragazza non abbraccia solo un oggetto dell’infanzia: abbraccia una parte di sé. È lei stessa bambola riposta, figura simbolica che conserva i sogni, le fragilità e la bellezza intatta del tempo che passa. Le mani si chiudono con dolce fermezza, a protezione di quel legame profondo e intimo che parla di memoria, identità e tenerezza. La bambola non è soltanto un oggetto: è un testimone silenzioso, un compagno d’anima, un riflesso. Lo sfondo nero, segnato da graffi e imperfezioni, rompe la neutralità visiva per divenire spazio della memoria: superficie vissuta, come la pelle, come la storia. È lì che si incide il tempo, che si proietta la solitudine o il ricordo di un legame, o forse il desiderio di restare aggrappati a qualcosa che ci ha formati. Quest’opera vuole raccontare il legame profondo tra ciò che siamo e ciò che abbiamo custodito. Tra la donna adulta e la bambina che è stata. Tra il presente e una dolce assenza.
  • LEGAMI

    290,00 
    Filly Fiordaliso   Tecnica: Fotografia digitale Anno: 2016 Dimensione: 50X40 cm Descrizione: In quest’opera ho voluto rappresentare il lato più intenso e controverso del legame amoroso. Due corpi nudi, esposti, si fondono in un abbraccio che è al tempo stesso intimo e potenzialmente pericoloso. L’uomo impugna una katana, la lama sfiora il corpo della donna, ma non colpisce. È un gesto sospeso, carico di tensione, che racconta di quanto l’amore possa essere totalizzante, a volte persino tagliente. Eppure, non c’è violenza. C’è potere, ma è trattenuto. C’è forza, ma è consapevole. C’è vicinanza, ma anche mistero. Ho scelto la katana proprio per questo: non è una semplice arma, ma un simbolo di disciplina, onore e controllo. Nella cultura giapponese rappresenta una forza precisa, silenziosa, rispettosa. In questo scatto, la katana diventa metafora del legame amoroso quando è vissuto nella sua profondità: un rapporto in cui si ha il potere di ferire, ma si sceglie di proteggere. La lama non divide, ma unisce. Segna una linea invisibile tra l’istinto e la scelta, tra il desiderio e la responsabilità. È il filo sottile su cui si regge un amore maturo, che conosce il peso delle emozioni ma sa trasformarle in rispetto reciproco. Questo è il mio sguardo sul legame: un equilibrio delicato tra vulnerabilità e forza, tra vicinanza e libertà.
  • Lucia Caputo   Tecnica: fotografica con post digitale Anno: 2024 Dimensione: 40×60 cm Descrizione: AMORE LIQUIDO / Il Dilemma e' un progetto fotografico che vuole raccontare relazioni e legami di coppia. In particolare pone l'attenzione sulla diversita' dei sentimenti che attraversano due persone che fanno parte di un legame , la storia , traumi , atteggiamenti e aspettative che ognuno di noi mette nel rapporto con l'altro.
  • Lucia Caputo   Tecnica: fotografica con post digitale Anno: 2024 Dimensione: 40×60 cm Descrizione: AMORE LIQUIDO / Il Dilemma e' un progetto fotografico che vuole raccontare relazioni e legami di coppia. In particolare pone l'attenzione sulla diversita' dei sentimenti che attraversano due persone che fanno parte di un legame , la storia , traumi , atteggiamenti e aspettative che ognuno di noi mette nel rapporto con l'altro.
  • Lucia Caputo   Tecnica: fotografica con post digitale Anno: 2024 Dimensione: 40×60 cm Descrizione: AMORE LIQUIDO / Il Dilemma e' un progetto fotografico che vuole raccontare relazioni e legami di coppia. In particolare pone l'attenzione sulla diversita' dei sentimenti che attraversano due persone che fanno parte di un legame , la storia , traumi , atteggiamenti e aspettative che ognuno di noi mette nel rapporto con l'altro.
  • Born

    333,00 
    Nadia Musmeci   Tecnica: Fotografia digitale / bianco e nero Anno: 2023 Dimensione: 40×30 cm Descrizione: “L’atto del nascere è il filo sottile di un legame invisibile che separa e unisce: ci separa dal grembo da cui veniamo ma unisce indissolubilmente al misterioso mondo verso cui ci proiettiamo”.
  • Osmosi

    362,00 
    Nadia Musmeci   Tecnica: Fotografia digitale / bianco e nero Anno: 2025 Dimensione: 60×40 cm Descrizione: Ci leghiamo così tanto alle cose di questo mondo da dimenticare le leggi dell’universo, da dimenticare che la nostra esistenza è legata all’esistenza di altri esseri, da dimenticare che ogni istante della nostra vita si disperde nel vento, sfuma tra i contorni delle cose che prima ci apparivano definite e invece poi svaniscono nel nulla. È in questa prospettiva di reciproca Osmosi tra ciò che ci circonda e il proprio mondo interiore che si definisce il nostro stare al mondo. Ogni pensiero che ci attraversa, che si annida nella mente umana a cui si dedica attenzione, è come un filo invisibile di luce ed energia che ci distoglie dall’immenso frastuono della modernità e ci lega a qualcosa di più grande e profondo”.
  • Grafting

    362,00 
    Nadia Musmeci   Tecnica: Fotografia digitale / bianco e nero Anno: 2025 Dimensione: 60×40 cm Descrizione: “Secondo l’antica pratica della silvoterapia, gli alberi hanno anima, emozioni e sentimenti, comunicano tra loro e si proteggono. L’uomo contemporaneo, abituato ormai a vivere immerso nel frastuono di una società sempre più frenetica, può riscoprire il suo contatto primordiale con la natura ed entrare in connessione con gli alberi, con il loro mondo di energia toccando, abbracciando o ascoltando l'essenza. Se l’individuo può assorbirne le energie positive, la cura della propria dimensione interiore è possibile attraverso una ritrovata e totale comunione con la natura; uno scambio che nasce da un contatto da cui si instaura un legame invisibile e profondo, non soltanto fisico ma soprattutto emotivo e spirituale. Tratte le qualità pregiate di un albero, il mutamento dell’individuo riflette gli effetti benefici in sé stesso e nel suo vivere nella società. Nello scatto, le due anime si incontrano per far parte di una stessa struttura: l’individuo; elemento costitutivo di una realtà più complessa che è l’Universo”.
  • Federica Flore   Tecnica:Fotografia Anno: 2023-2025 Dimensione: 10cmX15cm Descrizione: <<Rimasto vuoto uno spazio nella verità vissuto del momento ora trascorso in un passato che indica una geografia emotiva interiore come ciò che sei rimasta come ciò che hai edificato il presente che sei. Pietre antiche di un borgo arroccato un letto un tavolo una terrazza sul vuoto la valle delinea i profili ordito di un tempo nella confidenza del sé narrato nel suono rinnovato mosso silenzio apparente intenzione di una storia che ti ha portata fin qui dove ora rimani fissa a ricordare il tuo opaco ricordo personale il tuo specchio vitale il tuo luogo non più così lontano.>> SONO STATA UN PENSIERO DISTANTE Il formato di questa serie di fotografia poetica riprende quello delle cartoline per garantire l’importanza dell’immagine come simbolo di legami, relazioni che travalicano lo spazio e consegnano una misura del tempo immaginaria, soggettiva, fatta solo dell’emozione passata, sovrapposta a quella presente. Tutti hanno avuto una stanza del passato ancorata dentro di sé, che narra di una porzione della propria presenza nel mondo, che porta il ricordo non solo in una direzione, ma che funge da snodo, da crocevia per una rete di connessioni aperte ad una geografia emotiva sempre in continuo mutamento. Sebbene l’immagine appaia formalmente fissa, è possibile scorgere al suo interno un gioco prospettico dettato dall’esperienza che ne attraversa tutte le componenti, bilanciando la connessione tra l’osservatore e se stesso, tra l’osservatore e la luce, tra l’osservatore e la fotografa: tutte relazioni, queste, sviluppate sul piano dell’intimità.
  • Federica Flore   Tecnica:Fotografia Anno: 2023-2025 Dimensione: 10cmX15cm Descrizione: <Rimasto vuoto uno spazio nella verità vissuto del momento ora trascorso in un passato che indica una geografia emotiva interiore come ciò che sei rimasta come ciò che hai edificato il presente che sei. Pietre antiche di un borgo arroccato un letto un tavolo una terrazza sul vuoto la valle delinea i profili ordito di un tempo nella confidenza del sé narrato nel suono rinnovato mosso silenzio apparente intenzione di una storia che ti ha portata fin qui dove ora rimani fissa a ricordare il tuo opaco ricordo personale il tuo specchio vitale il tuo luogo non più così lontano.>> SONO STATA UN PENSIERO DISTANTE Il formato di questa serie di fotografia poetica riprende quello delle cartoline per garantire l’importanza dell’immagine come simbolo di legami, relazioni che travalicano lo spazio e consegnano una misura del tempo immaginaria, soggettiva, fatta solo dell’emozione passata, sovrapposta a quella presente. Tutti hanno avuto una stanza del passato ancorata dentro di sé, che narra di una porzione della propria presenza nel mondo, che porta il ricordo non solo in una direzione, ma che funge da snodo, da crocevia per una rete di connessioni aperte ad una geografia emotiva sempre in continuo mutamento. Sebbene l’immagine appaia formalmente fissa, è possibile scorgere al suo interno un gioco prospettico dettato dall’esperienza che ne attraversa tutte le componenti, bilanciando la connessione tra l’osservatore e se stesso, tra l’osservatore e la luce, tra l’osservatore e la fotografa: tutte relazioni, queste, sviluppate sul piano dell’intimità.
  • Federica Flore   Tecnica:Fotografia Anno: 2013-2025 Dimensione: 10cmX15cm Descrizione: <<Rimasto vuoto uno spazio nella verità vissuto del momento ora trascorso in un passato che indica una geografia emotiva interiore come ciò che sei rimasta come ciò che hai edificato il presente che sei. Pietre antiche di un borgo arroccato un letto un tavolo una terrazza sul vuoto la valle delinea i profili ordito di un tempo nella confidenza del sé narrato nel suono rinnovato mosso silenzio apparente intenzione di una storia che ti ha portata fin qui dove ora rimani fissa a ricordare il tuo opaco ricordo personale il tuo specchio vitale il tuo luogo non più così lontano.>> SONO STATA UN PENSIERO DISTANTE Il formato di questa serie di fotografia poetica riprende quello delle cartoline per garantire l’importanza dell’immagine come simbolo di legami, relazioni che travalicano lo spazio e consegnano una misura del tempo immaginaria, soggettiva, fatta solo dell’emozione passata, sovrapposta a quella presente. Tutti hanno avuto una stanza del passato ancorata dentro di sé, che narra di una porzione della propria presenza nel mondo, che porta il ricordo non solo in una direzione, ma che funge da snodo, da crocevia per una rete di connessioni aperte ad una geografia emotiva sempre in continuo mutamento. Sebbene l’immagine appaia formalmente fissa, è possibile scorgere al suo interno un gioco prospettico dettato dall’esperienza che ne attraversa tutte le componenti, bilanciando la connessione tra l’osservatore e se stesso, tra l’osservatore e la luce, tra l’osservatore e la fotografa: tutte relazioni, queste, sviluppate sul piano dell’intimità.
  • Sara Pignatti   Tecnica:  Polaroid con manipolazione attraverso filo Anno: 2024 Dimensione: 10.5 cm x 8.5 cm Descrizione:
  • Sara Pignatti   Tecnica:  Polaroid con manipolazione attraverso filo Anno: 2024 Dimensione: 10.5 cm x 8.5 cm Descrizione:
  • Sara Pignatti   Tecnica:  Polaroid con manipolazione attraverso filo Anno: 2024 Dimensione: 10.5 cm x 8.5 cm Descrizione:
  • Abbraccio

    43,00 

    Polaedef

      Tecnica: Polaroid con lente a vortice Anno: 2024 Dimensione: 10,7×8,88 cm Descrizione:Un vortice di luce e movimento avvolge e unisce, fino a fondere due presenze in una sola.
  • Connessione

    43,00 

    Polaedef

      Tecnica: Polaroid con lente a vortice Anno: 2024 Dimensione: 10,7×8,88 cm Descrizione: Lo sguardo incontra lo sguardo, le distanze si accorciano, il legame prende forma.
  • Richiamo

    43,00 

    Polaedef

      Tecnica: Polaroid con lente a vortice Anno: 2024 Dimensione: 10,7×8,88 cm Descrizione: Un gesto che si apre al mondo, l’inizio di un filo invisibile che cerca l’altro.
  • Acqua e Sale 03

    217,00 
    Alan Marcheselli   Tecnica: Polaroid Anno: 2025 Dimensione: 8,7X10,8 cm Descrizione: Questo trittico in Polaroid cattura l’evoluzione di una ragazza/fiore che sboccia in riva al mare. Le immagini raccontano il suo percorso di crescita e rinascita, mentre si fonde con le onde che la circondano. Le onde rappresentano i legami e le emozioni che la accompagnano, evocando un senso di libertà, trasformazione e connessione con la natura. Un viaggio visivo tra delicatezza e forza, che celebra il ciclo di vita e i legami profondi con il mare.
  • Acqua e Sale 02

    217,00 
    Alan Marcheselli   Tecnica: Polaroid Anno: 2025 Dimensione: 8,7X10,8 cm Descrizione: Questo trittico in Polaroid cattura l’evoluzione di una ragazza/fiore che sboccia in riva al mare. Le immagini raccontano il suo percorso di crescita e rinascita, mentre si fonde con le onde che la circondano. Le onde rappresentano i legami e le emozioni che la accompagnano, evocando un senso di libertà, trasformazione e connessione con la natura. Un viaggio visivo tra delicatezza e forza, che celebra il ciclo di vita e i legami profondi con il mare.
  • Acqua e Sale 01

    217,00 
    Alan Marcheselli   Tecnica: Polaroid Anno: 2025 Dimensione: 8,7X10,8 cm Descrizione: Questo trittico in Polaroid cattura l’evoluzione di una ragazza/fiore che sboccia in riva al mare. Le immagini raccontano il suo percorso di crescita e rinascita, mentre si fonde con le onde che la circondano. Le onde rappresentano i legami e le emozioni che la accompagnano, evocando un senso di libertà, trasformazione e connessione con la natura. Un viaggio visivo tra delicatezza e forza, che celebra il ciclo di vita e i legami profondi con il mare.
  • Panta Rei

    325,00 
    Giulia Nardinocchi   Tecnica: Fotografia Anno: 2025 Dimensione: 30 x 40 cm Descrizione: Panta Rei è un’opera che esplora il flusso incessante della vita e della mente, un viaggio attraverso il continuo scorrere del pensiero e della fantasia anche nel mezzo del malessere e della depressione. Attraverso un linguaggio visivo e simbolico, l’opera comunica la linfa vitale che pulsa sotto la superficie dell’anima turbata, un messaggio di speranza e trasformazione che afferma come nulla sia veramente statico, nemmeno nelle tenebre interiori.
  • Sister 3

    218,00 
    Giorgio Comoglio Tecnica: Bianco e nero, Foto Anno: 2025 Dimensione: 70cm x 50cm  
  • Sister 2

    218,00 
    Giorgio Comoglio Tecnica: Bianco e nero, Foto Anno: 2025 Dimensione: 70cm x 50cm  
  • Veronica Leo Tecnica: Bianco e nero, Foto Anno: 2025 Dimensione: 36×24 cm Descrizione: Luce Carnale Il velo di Arianna del corpo Luce Carnale nasce dall’urgenza di superare l’apparenza, di andare oltre ciò che viene immediatamente percepito — e troppo spesso giudicato. In una società che tende a classificare i corpi secondo canoni prestabiliti, questo progetto si propone come un atto di resistenza intima e visiva. Attraverso la tecnica del light painting, la luce — generata nel buio — si posa con delicatezza sui corpi, scegliendo cosa mostrare e cosa lasciare nell’ombra. È una luce che non espone, ma rivela. Che non impone, ma accompagna. Ogni immagine nasce da un dialogo tra chi guarda e chi si mostra, nella misura in cui desidera farlo. Queste fotografie non vogliono proporre un’estetica alternativa, ma costruire uno spazio sicuro: un luogo simbolico dove il corpo non è più oggetto di sguardo esterno, ma soggetto di una narrazione propria. Luce Carnale è il tentativo di dare forma all’invisibile, rendendo visibile non ciò che si vuole nascondere, ma ciò che ci rappresenta davvero — al di là delle etichette, dei ruoli e dei pregiudizi. Queste foto prendono spunto dal mito del Velo di Arianna, inteso come filo sottile che guida fuori dal labirinto dell’identità imposta. Ogni corpo fotografato è un atto di attraversamento: un ritorno a sé, una forma di libertà.
  • Rosa e Tenebre

    435,00 
    Roberta Poggi Tecnica: Bianco e nero, Foto Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 50×70 cm su Forex Descrizione: Il bambino guarda verso l’orizzonte. Si può percepire il suo sguardo perso in lontananza, come se cercasse qualcosa. Forse sognava o forse stava pensando a qualcosa o forse si stava solo lasciando cullare dalla bellezza e dal Mistero del Mare.  
  • Tommaso F. Bolzon Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 70 × 50 cm Descrizione: La scena ritrae la Regata storica di Venezia 2024. Una tradizione che mostra il connubio tra competizione e movimento, mentre i solenni palazzi storici della città fanno da silenti spettatori dell'evento.  
  • Onde di vetro

    109,00 
    Tommaso F. Bolzon Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 70 × 50 cm Descrizione: L'effetto di movimento delle linee fluide e ritmiche e l'imponenza dell'architettura creano contrasto potente, ma allo stesso tempo calmante. Il fotografo ha voluto evidenziare la fluidità in un oggetto simbolo di solidità, in questa opera dal forte impatto grafico.  
  • Tommaso F. Bolzon Tecnica: Fotografia Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 70 × 50 cm Descrizione: Lo sguardo è il protagonista dell'opera. Uno sguardo profondo ed incisivo, provocante verso lo spettatore, ma sospeso nel tempo grazie alla maschera e al costume che rievocano spiritualità e solennità immortali.  
  • Alessia Savoini Tecnica: Foto Anno: 2024 Dimensioni senza cornice: 30 × 30 cm Descrizione: <<Organikòs>> è un progetto fotografico tutto realizzato in pellicola. Suddiviso in cinque capitoli, le due immagini qui proposte sono estratte, in ordine, dai capitoli II e III. <<Organikòs>> è un grido, una voce bianca che emerge dal buio. E si dice. E' un racconto tra i racconti sull'essere, inteso nella sua dimensione prettamente organica, soggetto a mutazione e deterioramento. Nel particolare, questi due scatti rappresentano la nascita del corpo, la costante ricerca di casa – anch'essa sottoposta a processo di continuità e fine -, e alla nudità dell'essere di fronte al mistero, la materia che interroga sé stessa e su sé stessa si ripiega.  
  • Forbidden

    725,00 
    Valeria Giuzio Tecnica: Bianco e nero, Foto Dimensione: 40 × 30 cm Anno: 2015 Descrizione: Quest’opera comunica un senso di mistero e intimità. Il pizzo che copre gli occhi nasconde lo sguardo, lasciando visibili solo le labbra: questo crea tensione, qualcosa è celato, qualcosa è vietato. Con il titolo Forbidden il messaggio si amplifica: il velo diventa simbolo di censura, di ciò che non può o non deve essere visto. Le labbra, invece, suggeriscono desiderio e sensualità trattenuta. Il bianco e nero rafforza il contrasto tra luce e ombra, libertà e limite, espressione e negazione. L’assenza dello sguardo permette a chi osserva di immedesimarsi, proiettando nell’immagine un frammento di sé.
  • La coppia

    102,00 
    Gabi Gonzaga Tecnica: fotografia analogica Dimensione senza cornice: 20 x 30 cm Anno: 2025 Descrizione: Retro di un palazzo, al tramonto, con due amici che chiacchierano.  
  • Chiacchiere

    102,00 
    Gabi Gonzaga Tecnica: fotografia analogica Dimensione senza cornice: 20 x 30 cm Anno: 2025 Descrizione: Una coppia seduta in panchina, guardano il fiume.  
  • Amiche

    102,00 
    Gabi Gonzaga Tecnica: fotografia analogica Dimensione senza cornice: 20 x 30 cm Anno: 2025 Descrizione: L'estate, due amiche fanno colazione in riva al fiume.  
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