Arteaporte
  • La fallica

    290,00 
    La Principessa sul bidet Tecnica: Tecnica mista Anno: ND
    Dimensione: 27 x 27 cm  
  • Leatherface

    130,00 
    Nerdity Art
    Tecnica: Mista Anno: 2023
    Dimensione carta: 18x25 cm
    Dimensione miniatura: 3x2,8 cm
  • Profondo Rosso

    116,00 
    Nerdity Art
    Tecnica: Mista Anno: 2022
    Dimensione miniatura: 3×2,8 cm
    Dimensione carta: 18x24 cm
     
  • Aunt Gladys

    130,00 
    Nerdity Art
    Tecnica: Acquerello Anno: 2025
    Dimensione miniatura: 3×2,8 cm
    Dimensione carta: 18x24 cm
    Descrizione: La miniatura ritrae Gladys, inquietante antagonista del film horror "Weapons" diretto da Zach Cregger. L'illustrazione è stata realizzata con acquerelli e le sue dimensioni sono 3×2,8 cm.
  • Carlo Galofaro
    Tecnica: Olio Anno: 2022-2025 Descrizione: Come andando più in alto l’orizzonte si allarga, così ho sempre percepito l’esigenza di liberarmi dei confini quadrangolari della tela per far diventare l’opera un qualcosa di rassomigliante la visione umana. Nella serie degli Orizzonti unisco falegnameria e pittura per creare rappresentazioni solide al confine tra mondo rappresentato e reale, unendo elementi solidi come la roccia e effimeri come le nuvole.
  • Still Life III

    60,00 
    GEA Tecnica: Olio Anno: 2025
  • El diablo

    870,00 
    Olga Buneeva Tecnica: Ceramica Anno: 2024 Descrizione: La scultura “El Diablo” è un vaso in terracotta smaltata di un intenso giallo brillante, con una superficie irregolare e dinamica che sembra in continuo movimento. Su un lato si arrampica un piccolo diavoletto metallico, modellato come manico e parte integrante della forma. L’opera unisce ironia e tensione materica: il contrasto tra la superficie calda e vitale del vaso e la freddezza lucente dello smalto metallico del diavoletto crea un dialogo visivo tra gioco e inquietudine. El Diablo esplora la vitalità della materia e la sua capacità di assumere carattere e spirito propri.
  • Ossa di ghiaccio

    870,00 
    Olga Buneeva Tecnica: Ceramica Anno: 2024 Descrizione:
    La scultura “Ossa di ghiaccio”, appartenente al progetto Snezhok, si presenta come un cubo di terracotta rivestito da pigmenti e smalti nelle tonalità fredde del bianco, azzurro e rosa tenue. La superficie, screpolata e stratificata, evoca la fragilità e la resistenza del ghiaccio, come se la materia stessa conservasse la memoria di un processo di congelamento e scioglimento. L’opera suggerisce un equilibrio precario tra solidità e dissoluzione, trasformando il blocco ceramico in una reliquia organica, sospesa tra tempo geologico e traccia umana.
  • Artemisia

    870,00 
    Olga Buneeva Tecnica: Ceramica Anno: 2024 Descrizione: La scultura “Artemisia” fa parte del progetto Snezhok e rappresenta un cubo di terracotta smaltata in tonalità di verde acido e nero, dove la materia sembra corrodere e rigenerarsi allo stesso tempo. Le superfici, ruvide e organiche, evocano un processo di mutazione naturale, mentre le cavità e le imperfezioni rompono la regolarità geometrica del cubo, trasformandolo in un organismo vivo. L’opera esplora il dialogo tra forma e decomposizione, suggerendo una tensione vitale tra struttura e disfacimento.
  • APOLLO AUREO

    1.740,00 
    MRB MOSAICI Tecnica: Mosaico Anno: 2025 Dimensione: [senzacornice] Descrizione: Il mosaico raffigura Apollo, divinità della luce e dell’armonia. L’opera reinterpreta in chiave contemporanea i modelli classici, fondendo rigore tecnico e sensibilità moderna. L’uso dell’oro e dei toni luminosi richiama il carattere divino e solare del dio, restituendo alla figura una presenza insieme sacra e umana.
  • UNICO.NIC Tecnica: Foto Anno: 2025 Descrizione: Ripresa umanista  
  • US (love)

    2.523,00 
    Andrea Siliprandi Tecnica: Acrilico, Olio, Inchiostro, Vernice spray, Gesso, Pennarello, Carboncino Anno: 2025 Descrizione: L’opera nasce da una profonda riflessione sull’interdipendenza tra le polarità che attraversano l’esperienza umana: maschile e femminile, razionalità ed emotività, norme e accudimento, paternità e maternità. Questi elementi pur distinti non si oppongono piuttosto si completano, dandosi significato reciprocamente. Nessuno di essi conserva pieno valore se è isolato dall’altro. Il nido familiare-luogo di origine, cura e contemplazione-diventa simbolo e fonte di ispirazione: uno spazio in cui le tensioni si trasformano in armonia e le identità si costruiscono nella relazione.
  • notdefinedbythis

    725,00 
    Lorenzo Paolucci Tecnica: Acrilico, Olio, Carta Anno: 2025 Dimensione: [senzacornice] Descrizione:
    L’opera nasce dopo un episodio traumatico, un incidente estivo con un monopattino elettrico. In quell’istante, Lorenzo percepisce di aver infranto la pellicola trasparente che regge il mondo patinato e perfetto in cui viviamo, quella superficie sottile che tiene tutto intatto, lucido, immobile. Una volta rotta, riemerge la sua parte blu: vulnerabile, autentica, imperfetta. L’opera diventa così un rito di esorcismo, una dichiarazione di identità e di dolore. Attraverso il colore e la materia, l’artista trasforma la frattura in linguaggio visivo, restituendo al trauma un’estetica di libertà e di rinascita, per restituire ancora una volta alla tristezza la giustizia che si merita nella vita quotidiana.
  • Andrea Siliprandi Tecnica: Acrilico, Olio, Inchiostro, Vernice spray, Gesso, Pastello, Pennarello Anno: 2025 Dimensione: [senzacornice] Descrizione: L’opera prende vita da un intenso scambio tra padre e figlio, dove il punto di vista del bambino-autentico spontaneo e libero da condizionamenti-diventa catalizzatore di cambiamento. L’idea personale che guida inizialmente l’opera prende forma e si lascia influenzare dall’intuizioni del piccolo, accogliendone la freschezza e la purezza percettiva. Intreccio di prospettive nato dallo sguardo di padre e figlio genera un processo creativo inaspettato: l’opera si discosta dalla visione originaria per perseguire una traiettoria più libera e intuitiva.
  • Nora & the blue cat

    1.233,00 
    Edmea Tecnica: Acrilico, Carboncino, Tempera Dimensione: 70x90 cm Anno: 2025 Descrizione: La ragazza è seduta, assorta, mentre il suo gatto blu si appoggia sinuoso alla sua gamba. Le dita, anch’esse blu, sembrano aver assorbito qualcosa del suo compagno silenzioso. L’anello gigante che indossa diventa simbolo di connessione, forse un patto invisibile tra anima e desiderio. The girl sits, absorbed in thought, while her blue cat curls gracefully against her leg. Her fingers, blue as well, seem to have absorbed something from her silent companion. The oversized ring she wears becomes a symbol of connection—perhaps an invisible pact between soul and desire.  
  • Francesca Petroccia Tecnica: Olio Anno: 2024 Descrizione: Il quadro presenta una composizione intensa e intima, costruita attorno a un intreccio di corpi e mani. Le tonalità morbide e fredde della pelle si fondono con ombre profonde, creando un contrasto che amplifica la tensione emotiva dell’immagine. Il gesto delle mani — che stringono, si aggrappano, si cercano — diventa il fulcro del dipinto: un linguaggio silenzioso che parla di desiderio, protezione e vulnerabilità. L’assenza di volti sposta l’attenzione sulla fisicità e sulla materia pittorica, trasformando la scena in una riflessione sull’intimità come spazio interiore, più che come relazione tra corpi. Il risultato è un’immagine sospesa, carica di quieta potenza, dove l’atto del contatto diventa metafora dell’identità e del bisogno umano di connessione, il bisogno della ricerca tra due corpi.  
  • Francesca Petroccia Tecnica: Olio Anno: 2020 Descrizione: L’opera nasce in un momento particolare della vita dell’artista: il lockdown. Periodo nel quale in numerose persone si è scatenato un senso di non appartenenza alla realtà sociale che le ha sempre circondate, fino a farle sentire del tutto fuori luogo in ogni momento. L’artista vuole trasmettere la sensazione di perdita personale, di costante ricerca di un luogo che possa rappresentarla ma che non riesce mai a trovare e dando vita così ad una pesantezza indescrivibile. Nasce così l'idea di dare ai volti un colorito violaceo, poiché il viola suscita un sentimento di paranoia che è lo scopo stesso del quadro: la paranoia del non trovare una propria realtà e un proprio posto all’interno della società odierna.  
  • Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Jenna Berlyn  
  • Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Elke Kalupar  
  • Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Giorgia Bovo  
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