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Il Duca Dei Vandali Tecnica: Fotografia, stampa ai sali d'argento con negativo sottoposto a mordencage Anno: 2025 Dimensione: 24 x 30 cm Descrizione: L’opera nasce dal tentativo di superare un lutto d’amore attraverso quello che Freud chiamava “sublimazione”: un meccanismo inconscio che permette di trasformare pulsioni intense in espressione artistica o fede religiosa. La tecnica impiegata, il mordencage, rispecchia pienamente questo intento. Il negativo fotografico, ovvero la matrice della foto, viene immerso in una soluzione che liquefa i sali d’argento, separandoli dal negativo e generando un effetto distruttivo e casuale. Il sacrificio, nella storia umana, è sempre stato un atto volto a favoreggiarsi un dio, senza conoscere però l’esito, data la sua natura imprevedibile e folle. Da qui il titolo dell’opera, Sacrificium, dal latino “atto di rendere sacro”. Ho trasformato l’unico ricordo che ho di una persona a me cara, elevandolo a qualcosa di superiore. Attraverso questo gesto radicale, cercavo di creare un’opera che perdurasse nel tempo e al contempo esorcizzasse il dolore del lutto. Il sacro non segue logiche umane: è casuale e imprevedibile. Così come l’amore e il dolore, appare inspiegabile e irrazionale. La trasformazione del ricordo diventa allora un rito, un atto folle e sacro, attraverso cui il dolore si trasforma in memoria duratura.
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Tecnica: Fotografia Anno: 2025 Dimensione: 80 x 80 cm Descrizione: Un corpo che giace nell'attimo in cui la vitati allontana, come sospeso tra terra e silenzio. L'ombra sullo sfondo, quasi impercettibile, appare come una presenza che accompagna, che accoglie ciò che resta. L'ULTIMA SOGLIA racconta il confine tra essere e dissolversi, tra il dolore umano e la quiete dell'oltre. Attraverso la luce e il rosso, simboli di sangue e memoria, ho voluto trasformare la fine in un gesto poetico, un addio che diventa immagine e respiro eterno.
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Tecnica: Fotografia Anno: 2025 Dimensione: 80 x 80 cm Descrizione: Un corpo raccolto su se stesso emerge dal buio come un respiro trattenuto. Attraverso l'obbiettivo si cattura la vulnerabilità e la forza nascosta nel silenzio femminile. Il pattern circolare di punti rossi, simbolo di dolore e memoria, trasforma la superficie dell'immagine in una pelle viva feriate pulsante. NEL CERCHIO DEL SILENZIO diventa così una riflessione sulla violenza visite ed invisibile, sull'eco interiore del trauma e sulla dignità che resiste anche nel silenzio.
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Sabrina Losso Tecnica: Fotografia digitale Anno: 2025 Dimensione: 42 x 59 cm Descrizione: In un mondo che ci impone standard estetici irraggiungibili, io cerco la bellezza in corpi non convenzionali eppure meravigliosi.
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Sabrina Losso Tecnica: Fotografia Anno: 2025 Dimensione: 42 x 59 cm Descrizione: In un mondo che ci impone standard estetici irraggiungibili, io cerco la bellezza in corpi non convenzionali eppure meravigliosi.
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Sabrina Losso Tecnica: Fotografia digitale Anno: 2025 Dimensione: 42 x 59 cm Descrizione: In un mondo che ci impone standard estetici irraggiungibili, io cerco la bellezza in corpi non convenzionali eppure meravigliosi.
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Eve Witwicki Tecnica: Digital photography/collage Anno: 2020 Dimensione: 45 x 14 cm Descrizione: The back of a woman — a landscape of curves and constellations. Her skin, covered with freckles and moles, becomes the sky itself — full of migrating birds. The body and the earth dissolve into one another; what seems human becomes the horizon, and what seems sky becomes part of the skin. It’s a meditation on belonging — we are not separate from nature; we are nature.
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Eve Witwicki Tecnica: Digital photography/collage Anno: 2020 Dimensione: 46 x 14 cm Descrizione: A collage where the mountain landscape merges with the body — the place where life begins. The hand gently covering the form is not about concealment but about care, awareness, and reverence. It speaks of fragility and strength, of the sacred connection between woman and earth. The mountain becomes the womb of the world, the reversed peak — the gateway through which life flows.
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Eve Witwicki Tecnica: Digital photography/collage Anno: 2020 Dimensione: 46 x 14 cm Descrizione: A poetic reflection on the connection between the female body and nature. The image intertwines the curve of the breast and the rosebud — as symbols of creation, nurturing, and the vital essence flowing through all living things. It’s not about eroticism, but about the profound bond between woman and earth — the nectar of life itself.
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Joy Moore Tecnica: Acrilico su tela. Misure Anno: 2025 Dimensione: 40 x 100cm Descrizione:
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Joy Moore Tecnica: Acrilico su tela. Misure Anno: 2025 Dimensione: 40 x 80 cm. Descrizione:
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Osvaldo Neirotti Tecnica: Acrilico su poliestruso espanso sovrapposto Anno: 2025 Dimensione: 120 x 60 cm Descrizione: Questa opera è uno dei 5 attualmente realizzati che fanno parte del tema Animali di Pietra. In particolare questa opera ci racconta i ricordi. I nostri ricordi come i sogni spesso non sono nitidi, ciò che rimane evidenziato sono dei particolari. In questo caso si vuole puntare l'attenzione che per esempio mia figlia non potrà mai avere un ricordo di un rinoceronte bianco perché ormai estinto. Forse si ricorderà della giraffa e del suo habitat.
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Osvaldo Neirotti Tecnica: Acrilico | Pennarello su tela Anno: 2024 Dimensione: 90 x 90 cm Descrizione: Questa opera fa parte del tema PoParticolare, sono state realizzate circa 20 opere che ironizzano sulla società, su artisti o su argomenti di attualità A VOLTE IL CERVELLO CI PRENDE IN GIRO. INSIEME ALL’ARTE CI CONCEDE L’ILLUSIONE DI VEDERE NELL’IMMAGINE CIO’ CHE GLI STESSI OCCHI CI SUGGERISCONO.... IO CI VEDO SEMPLICEMENTE UNA PESCA
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Osvaldo Neirotti Tecnica: Acrilico | Pennarello Anno: 2024 Dimensione: 90 x 90 cm Descrizione: Questa opera fa parte del tema PoParticolare, sono state realizzate circa 20 opere che ironizzano sulla società, su artisti o su argomenti di attualità Nel Rinascimento il mondo ruotava intorno a Dio e l'Uomo , gli Angeli erano il collegamento con il Divino. Oggi uno smartphone è un collegamento per troppi e le corporazioni sono viste come gli Angeli, ma dall'altra parte del "filo" non c'è un dio
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Paola CekTecnica: Olio Anno: 2020 Dimensioni senza cornice: 50 x 50 cm Descrizione: Quest’opera rappresenta una donna senza tempo e moderna, con un richiamo allo stile editoriale delle riviste di moda francesi e un tocco di vintage.
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Paola CekTecnica: Carboncino e graffite Anno: 2018 Dimensione senza cornice: 50 x 50 cm Descrizione: Il volto femminile emerge da una superficie screpolata, quasi come se fosse un frammento del tempo o un ricordo affiorato da una parete antica. Gli occhi, ipnotici e profondi, sono il cuore dell’opera, parlano silenziosamente allo spettatore, evocando mistero, forza e una bellezza rarefatta
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Paola CekTecnica: Matita e carboncino Anno: 2017 Dimensione senza cornice: 30 x 50 cm Descrizione: Il volto femminile emerge da una superficie materica e screpolata, quasi come se fosse un frammento del tempo o un ricordo affiorato da una parete antica. Gli occhi profondi, sono il fulcro espressivo: parlano silenziosamente allo spettatore, evocando una sorta di mistero, forza e una bellezza rarefatta.




















