Arteaporte
  • Shirin Eghbal

    Tecnica: Tecnica mista Anno: ND    
  • La ragazza

    1.246,00 

    Shirin Eghbal

    Tecnica: Tecnica mista Anno: ND    
  • Libertà

    2.760,00 

    Shirin Eghbal

    Tecnica: Tecnica mista Anno: ND Dimensione: 35 x 53 cm  
  • Guarigione

    2.760,00 

    Shirin Eghbal

    Tecnica: Tecnica mista Anno: ND Dimensione: 35 x 53 cm  
  • Shirin Eghbal

    Tecnica: Tecnica mista Anno: ND    
  • Shirin Eghbal

    Tecnica: Tecnica mista Anno: ND    
  • Shirin Eghbal

    Tecnica: Tecnica mista Anno: ND    
  • Shirin Eghbal

    Tecnica: Tecnica mista Anno: ND    
  • Danza

    1.424,00 

    Shirin Eghbal

    Tecnica: Acquerello Anno: ND Dimensione: 53 x 53 cm  
  • Birds

    801,00 
    Andrea Gambino Tecnica: Acrilico su tela Dimensione: 50 × 50 cm Anno: 2023
     
  • Last forever

    801,00 
    Andrea Gambino Tecnica: Acrilico su tela Dimensione: 50 × 50 cm Anno: 2023
     
  • Considero valore

    801,00 
    Andrea Gambino Tecnica: Acrilico su tela Dimensione: 50 × 50 cm Anno: 2023
     
  • Matelda

    800,00 
    Andrea Gambino Tecnica: Acrilico su tela Dimensione: 50×50 cm Anno: 2022
     
  • Lyli   Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 40x50 cm
  • Piero Masia Technique: Mixed media Year: 20235 Size unframed: 50 x 70 cm  
  • COLORI AUTUNNALI

    2.670,00 
    Piero Masia Technique: Mixed technique Year: 2024 Size unframed: 50 x 70 cm  
  • Towards Life

    712,00 

    AWibaa

      Tecnica: acrilico, smalto su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 70 x 50 cm Descrizione: Dall’ombra alla luce, dai volti celati alla coscienza rivelata: un viaggio pittorico verso la riconciliazione. Quest’opera, articolata in tre momenti visivi, rappresenta un messaggio di fiducia nell’umanità, là dove il buio non è solo assenza di luce, ma metafora delle divisioni, dei conflitti, delle guerre interiori e collettive. Al centro della narrazione visiva, il passaggio da un’assenza di emozioni – simbolo del dolore, dell’alienazione e dell’oscurità che la guerra porta con sé – a una rinascita sentimentale, espressa attraverso una sinfonia di colori vivi e armonici. Una barca, stilizzata e silenziosa, domina la prima tela: è simbolo di passaggio, di traghettamento da un mondo fratturato verso una nuova visione, fondata su pace, dialogo e rispetto reciproco. Una metafora del superamento di confini, fisici e interiori. Nelle tele successive, il mezzo si ritrae sullo sfondo, sostituito da una linea arancione, che rappresenta l’equilibrio raggiunto: la pace possibile, il punto d’incontro tra differenze superate. L’opera racconta un viaggio interiore e collettivo: un invito a uscire dal buio della separazione per abbracciare una prospettiva di unità. È un atto artistico che si fa racconto di speranza, una visione che rompe i muri e costruisce ponti tra culture, tra storie, tra esseri umani.
  • Motel

    1.678,00 
    Kelly O'Connor Tecnica:  Olio
    Anno:  ND
    Dimensione: 35 x 50 cm
     
  • Kelly O'Connor Tecnica:  Olio
    Anno:  ND
    Dimensione:  44 x 54 cm
     
  • SOGLIA 2

    356,00 
    Arianna Delfino   Tecnica: Arte digitale Anno: 2022 Dimensione: 50 cm x 30 cm Descrizione: L’opera digitale in movimento, ispirata a una foto realizzata in digitale — che mostra il volto dell’artista intrappolato in una pellicola trasparente — è una riflessione visiva sull’identità compressa, sul corpo contenuto e sulla condizione psicologica vissuta durante la pandemia. Realizzata in quel periodo di isolamento collettivo, ma comunque ancora attuale, la fotografia si carica di significati profondi e universali, trasformando l’autoritratto in un atto politico ed esistenziale. Il volto non è qui un semplice elemento riconoscibile: è distorto, soffocato, vulnerabile, e proprio per questo intensamente umano. La pellicola trasparente agisce come metafora visiva di un limite imposto, una barriera sottile ma opprimente, tra l’interno e l’esterno, tra il respiro e il silenzio, tra l’io e il mondo. Rendere visibile l’invisibile, in questo caso l’angoscia, il senso di prigionia, ma anche il desiderio di liberazione. La fotografia, in movimento è un processo, un tentativo di uscita, un corpo che cerca spazio, che lotta per riemergere. In questo, l’opera esprime una narrazione forte, intima ma collettiva, personale ma universale. La pellicola trasparente, apparentemente neutra, diventa un simbolo pesante e concreto, capace di trasformare l’autoritratto in un’azione. È un ritratto vulnerabile e potente, che affronta il tema dell’identità in un momento di crisi globale. È il volto dell’essere umano che resiste, anche quando non può respirare liberamente.
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