Descrizione : Il titolo del progetto riprende una parte del testo: "Sopra quelle parole del cantico: dilectus meus mihi" di Santa Teresa d'Avila. Sono nata in Colombia, il paese del Sacro Cuore di Gesù, e sono cresciuta in una famiglia conservatrice e religiosa. A 15 anni, grazie a una lezione di arte alle medie, mi sono imbattuta nell'arte erotica di Klimt e Schiele. Questa scoperta ha suscitato in me una contrapposizione tra la curiosità e l'ammirazione per l'arte erotica e l'educazione religiosa ricevuta, dando inizio alla mia ricerca artistica.
Attraverso la scultura di Bernini dell'estasi di Santa Teresa e i testi di Santa Teresa d'Avila, ho iniziato a pensare che forse erotismo e spiritualità non fossero antagonisti, ma che l'uno potesse esistere nell'altro, come una sorta di Yin e Yang. Questa ricerca continua con il presente progetto, attraverso una serie di autoscatti del mio corpo.
Utilizzando prima un acrilico di colore rosso (che rappresenta amore, passione, sofferenza, dolore e sangue) e poi delle foglie d'oro, sovrappongo il rullino e catturo i movimenti del mio corpo, con l'auto scatto e delle mani in una sorta di rituale e immedesimazione del testo. Voglio esprimere il momento esatto in cui la freccia attraversa il cuore di Santa Teresa d'Avila, portandola all'estasi.
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Lu.cartz Tecnica : Acrilico, Fotografia digitale Dimensione: 73 x 29 cm Anno: 2024
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Eleonora Raia Tecnica : Tecnica mista Dimensione: 100 x 70cmDescrizione : Un uomo e una donna fanno l’amore avviluppati in una schiuma, un po’ nell’ abisso del mare nero, tra galassie e costellazioni dello spazio profondo. Una metafora della bellezza e dello sgomento, della vertigine orgasmica da cui la vita nasce.
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Giulia Giacomelli Tecnica : Olio e pastello su tela Dimensione: 70cm x 50cm Anno: 2024Descrizione : "L'amore con me" è la connessione con se stessi che diviene connessione con tutto ciò che sta fuori. E' il piacere che spesso la donna non riesce a concedersi e il promemoria di essere intera, autosufficiente anche nell'appagamento.
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Giulia Giacomelli Tecnica : Olio su tela Dimensione: 80cmx 80cm Anno: 2024Descrizione : "Desiderio" è un sogno, una preghiera, un seme. Rappresenta la completezza, lo Yin e lo Yang, il lato maschile e quello femminile presenti nella donna. E' luce nell'oscurità. E' una donna che penetra la realtà in cui vive per creare ciò che desidera.
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Vincenzo Saccotelli Tecnica : Acrilico|Smalto Dimensione: 80×80 cm Anno: 2024Descrizione : Da sotto le nostre ombre vogliono emergere,per poi andar su con un volo di rondini
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Selma Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 50 cm x 70 cm Anno: 2024 Descrizione: Carnevale si ispira alle feste per scambisti in maschera. La contorsione del corpo e lo sfioro delle mani sul corpo stanno ad indicare un'atmosfera di curiosità e scoperta nell'altro, il tutto celato dietro alla maschera che ne nasconde la vera identità, il Volto. Sono i corpi a parlare e ballare, l'Eros qui sta nell'anonimato il divertimento nei corpi. Le grandi ali da farfalla invece simboleggiano la leggerezza di concedersi, di far parte di un corpo altro per la Notte.
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Vincenzo Saccotelli Tecnica : Acrilico|Smalto Dimensione: 80×80 cm Anno: 2024Descrizione : Da sotto le nostre ombre vogliono emergere,per poi andar su con un volo di rondini
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Selma Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 100cm x 60cm Anno: 2024 Descrizione: L'opera si rifà all'iconografia di Susanna e i vecchioni, escamotage per mostrare un nudo in tempi dove quest'ultimo avrebbe creato sdegno e scandalo. L'Eros è presente in 3 dimensioni diverse: è dentro l'opera con lo sguardo dei vecchioni verso Susanna; è nella Storia della pittura con appunto la furbizia dei pittori qui sopra citata ed è infine nell'occhio dello spettatore che allora come ora mira il nudo. Qui si è voluto aggiungere un tassello, o meglio, modificare un pezzo dell'iconografia: i vecchioni. Al posto di uomini qui vi sono 3 figure piramidali con un lungo becco ma senza occhi. Esseri sovradimensionali attratti dal concetto di Eros ma ciechi al fine di rappresentare una forte passione ma a distanza di sicurezza. Si è voluto anche creare uno spazio "per loro" con la trinagolazione dei 4 personaggi. Stanno in qualche modo comunicando tra loro in modo privato, Noi siamo dei Voyeurs che con curiosità e malizia aspettiamo che qualcosa accada.
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Laura Saccani Tecnica : Tecniche miste Dimensione: 70×70 cm Anno: 2025Descrizione : Siamo fatti di piccole storie
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Laura Saccani Tecnica : Tecniche miste Dimensione: 70×70 cm Anno: 2025Descrizione : Siamo fatti di piccole storie
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Alessandra Chiesa Tecnica : Mista su tela Dimensione: 70x70cm Anno: 2021Descrizione : Mi bruci nasce dallo scavare nelle viscere con una passione viscerale , il sentimento che scava dentro di noi che ci impasta le viscere, l’anima. Manate in questa pasta acrilica rossa per scavare nella profondità dell’animo.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico, gesso e foglia oro Dimensione: 70x100cm Anno: 2025Descrizione : Come un palindromo, anche la vita a volte ci porta in un punto esatto dove tutto può cambiare. Una linea, un istante, un evento che separa ciò che eravamo da ciò che saremo. Palindromos è il racconto visivo di quel momento. Un confine d’oro, materico, quasi sacro, attraversa la tela spezzando la linearità del tempo. Da un lato, le tonalità grigie e fredde del passato, della consuetudine, della memoria. Dall’altro, i blu e i neri profondi di un futuro ignoto, mutevole, che si apre come una porta. Al centro, l’oro: il cambiamento, la scelta, la svolta. Come nel film Sliding Doors, quell’attimo in cui tutto può prendere una direzione diversa, in cui la vita si piega, torna indietro o accelera – e tu, da quel momento, non sarai mai più lo stesso. L’opera è un invito a riconoscere quei punti di snodo, ad accettare il potere trasformativo del tempo e a fluire con esso, senza paura. Perché, proprio come un palindromo, ogni strada percorsa ha senso solo se vista nel suo insieme, nella sua doppia lettura.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico e foglia oro Dimensione: 60x80cm Anno: 2023 Descrizione: In Apparenza, ho deciso di esplorare il fragile confine tra ciò che si mostra e ciò che realmente è. Una superficie elegante, luminosa, decorata da preziose lamine d’oro che si accendono alla luce – eppure, sotto quel bagliore seducente, si intravedono fessure, fratture, ombre. Il detto “non è tutto oro quel che luccica” qui prende forma visiva, si stratifica tra materia e colore. Le pennellate di grigio, le sfumature fredde e le geometrie incerte emergono come pensieri nascosti sotto una maschera levigata. L’oro, splendido ma frammentato, non copre del tutto un senso di inquietudine, di solitudine forse, o di disillusione. È una riflessione sulla nostra epoca, sull’immagine che proiettiamo e sul mondo che spesso scegliamo di non guardare dietro quella facciata. L’opera invita l’osservatore a interrogarsi: quanto di ciò che vediamo è reale? Quante vite lucenti nascondono, appena sotto la superficie, silenzi e grigi profondi? Apparenza non giudica, ma svela. E nel farlo, ci chiede di osservare con occhi più attenti, più sinceri.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico e foglia oro Dimensione: 100x100cm Anno: 2022 Descrizione: In Evanescenza, ho tradotto su tela una visione interiore potente: quella di una realtà urbana che si dissolve nella nebbia dell’indifferenza, dell’abitudine, del grigiore quotidiano. Sullo sfondo si intravede una città indistinta, fatta di sagome verticali come palazzi, avvolta da una coltre fumosa che confonde i contorni e spegne la vitalità. È la rappresentazione di una civiltà smarrita, che vive immersa in una foschia di pensieri ripetitivi e orizzonti offuscati. A rompere questa stagnazione visiva e spirituale, un arco di luce si apre con forza al centro della tela. La foglia oro, materica e luminosa, irrompe con tutta la sua carica simbolica: è rivelazione, intuizione, consapevolezza. Subito sotto, una curva bianca in gesso emerge netta e solida, come un confine tra ciò che è confuso e ciò che si rischiara. Insieme, questi due elementi rappresentano una via d’uscita, un invito al risveglio, alla possibilità di “vedere” oltre l’apparenza. Ed è proprio in questo bagliore che appaiono l’azzurro e il turchese: colori che sembrano provenire da un altrove, da un cielo non ancora dimenticato. Ci invitano con delicatezza a distogliere per un attimo lo sguardo dai nostri schermi, dai cellulari, e a tornare a guardare in alto. A ricordarci che sopra di noi esiste ancora il cielo, l’azzurro, l’immensità. E che in quel gesto semplice si cela, forse, il primo passo verso la libertà.
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Danilo Hector Gesmundo Tecnica : Foto Dimensione: 70cm x 50 cm Anno: 2025 Descrizione: : Il mio progetto invita a esplorare il mistero dell' inconscio, rivelando che la vera identità risiede in ciò che resta nascosto. Coprire il volto o il corpo significa rompere le strutture predefinite dell' identità, così ognuno può esprimersi in totale libertà
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Danilo Hector Gesmundo Tecnica : Foto Dimensione: 70cm x 50 cm Anno: 2025 Descrizione: : Il mio progetto invita a esplorare il mistero dell' inconscio, rivelando che la vera identità risiede in ciò che resta nascosto. Coprire il volto o il corpo significa rompere le strutture predefinite dell' identità, così ognuno può esprimersi in totale libertà
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Valentina Rimondi Tecnica : Fotografia Dimensione: 60×90 cm Anno: 2023 Descrizione: La Gran Madre è sempre stato il mio punto di osservazione preferito nel centro di Torino. Mi sento protetta dalle sue colonne, dalle sue statue, quasi nascosta agli occhi dei passanti, eppure protagonista della vita che brulica davanti al suo cancello.
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Valentina Rimondi Tecnica : Fotografia Dimensione: 60×90 cm Anno: 2023 Descrizione: Le strade di Torino sono una parte imprescindibile del fascino della città, le danno carattere, la rendono unica, sono l'aggettivo che la qualifica oltre ogni altra definizione: sono larghe, infinite, spaziose, eleganti, e ti permettono di valicare i limiti del tempo e dello spazio. Potresti arrivare ovunque, oppure rimanere semplicemente fermo li a guardare oltre l'orizzonte; sarebbe comunque un viaggio bellissimo.