Dimensione senza cornice: formato A3
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Alessio ColzaniTecnica: Acrilico su tela Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 50cm x 70cm Descrizione: La moda non esiste, esistono i vestiti e chi sa bene come raccontarsi attraverso di essi.
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Alessio ColzaniTecnica: Acrilico su tela Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 50cm x 70cm Descrizione: Uno scatto rubato in un momento intimo, una passione condivisa ma che rimane privata.
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Alessio ColzaniTecnica: Acrilico su tela Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 60cm x 80cm Descrizione: Un pomeriggio in casa in cerca di tranquillità e la nostalgia per un amore perduto per i motivi sbagliati.
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Tecnica: Fotografia Anno: 2025 Dimensione: 60 x 80 cm Descrizione: L'opera è composta di 2 fotografie. Sono un approfondimento intimo della propria consapevolezza di sé. L'opera s'intende di una strana malinconia, di un indugio ovattato. Narra di particolari riflessi, ora in ombra quasi indefinita ora di lucida e chiara definizione.
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Tecnica: Foto, Hahnemühle Photo Rag Baryta 315g su pannello leggero 1 cm Anno: 2022 Dimensione: 70 x 105 cm Descrizione: Questa foto è l'espressione della libertà sessuale della donna
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Tecnica: Foto, Hahnemühle Photo Rag Baryta 315g su pannello leggero 1 cm Anno: 2021 Dimensione: 70 x 105 cm Descrizione: Questa foto è l'espressione della libertà sessuale della donna
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Tecnica: Fotografia Anno: 2025 Dimensione: 80 x 80 cm Descrizione: Un corpo che giace nell'attimo in cui la vitati allontana, come sospeso tra terra e silenzio. L'ombra sullo sfondo, quasi impercettibile, appare come una presenza che accompagna, che accoglie ciò che resta. L'ULTIMA SOGLIA racconta il confine tra essere e dissolversi, tra il dolore umano e la quiete dell'oltre. Attraverso la luce e il rosso, simboli di sangue e memoria, ho voluto trasformare la fine in un gesto poetico, un addio che diventa immagine e respiro eterno.
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Tecnica: Fotografia Anno: 2025 Dimensione: 80 x 80 cm Descrizione: Un corpo raccolto su se stesso emerge dal buio come un respiro trattenuto. Attraverso l'obbiettivo si cattura la vulnerabilità e la forza nascosta nel silenzio femminile. Il pattern circolare di punti rossi, simbolo di dolore e memoria, trasforma la superficie dell'immagine in una pelle viva feriate pulsante. NEL CERCHIO DEL SILENZIO diventa così una riflessione sulla violenza visite ed invisibile, sull'eco interiore del trauma e sulla dignità che resiste anche nel silenzio.
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Joy Moore Tecnica: Acrilico su tela. Misure Anno: 2025 Dimensione: 40 x 100cm Descrizione:
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Osvaldo Neirotti Tecnica: Acrilico su poliestruso espanso sovrapposto Anno: 2025 Dimensione: 120 x 60 cm Descrizione: Questa opera è uno dei 5 attualmente realizzati che fanno parte del tema Animali di Pietra. In particolare questa opera ci racconta i ricordi. I nostri ricordi come i sogni spesso non sono nitidi, ciò che rimane evidenziato sono dei particolari. In questo caso si vuole puntare l'attenzione che per esempio mia figlia non potrà mai avere un ricordo di un rinoceronte bianco perché ormai estinto. Forse si ricorderà della giraffa e del suo habitat.
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Osvaldo Neirotti Tecnica: Acrilico | Pennarello su tela Anno: 2024 Dimensione: 90 x 90 cm Descrizione: Questa opera fa parte del tema PoParticolare, sono state realizzate circa 20 opere che ironizzano sulla società, su artisti o su argomenti di attualità A VOLTE IL CERVELLO CI PRENDE IN GIRO. INSIEME ALL’ARTE CI CONCEDE L’ILLUSIONE DI VEDERE NELL’IMMAGINE CIO’ CHE GLI STESSI OCCHI CI SUGGERISCONO.... IO CI VEDO SEMPLICEMENTE UNA PESCA
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Osvaldo Neirotti Tecnica: Acrilico | Pennarello Anno: 2024 Dimensione: 90 x 90 cm Descrizione: Questa opera fa parte del tema PoParticolare, sono state realizzate circa 20 opere che ironizzano sulla società, su artisti o su argomenti di attualità Nel Rinascimento il mondo ruotava intorno a Dio e l'Uomo , gli Angeli erano il collegamento con il Divino. Oggi uno smartphone è un collegamento per troppi e le corporazioni sono viste come gli Angeli, ma dall'altra parte del "filo" non c'è un dio
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Graziella Albore Tecnica: Acquerello Anno: 2025 Dimensione: 81 x 60 cm Descrizione: Acquarello su carta cotone e cellulosa intelaiata.
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Valerio Zezur Tecnica: Acrilico | Vernice | Vernice spray | Gesso | Oggetti trovati Anno: 2025 Dimensione: 60 x 80 cm Descrizione: Questa opera è il mio tentativo di raccontare mio padre. O meglio, quello che resta di lui dentro di me. L’ho dipinta con le mani, con la rabbia, con la nostalgia, con l’amore e la confusione che mi porto dentro da tutta la vita. Al centro c’è la sua sagoma, non definita, quasi un fantasma dorato che emerge da una tela spaccata in due. A sinistra, ho lasciato esplodere i colori: sono i momenti in cui era sobrio, in cui mi chiamava "campione", mi stringeva forte e sembrava il papà migliore del mondo. A destra, invece, ho lasciato che il grigio, il nero e il bianco rovinassero tutto. Quella è la parte buia, quella delle notti in cui rincasava ubriaco, la voce che tremava, la mamma che ci proteggeva, le urla, la paura. La griglia in ferro che ho inserito nella materia rappresenta il carcere. Le sbarre vere, ma anche quelle mentali. Perché lui, prima ancora di essere rinchiuso per quell’omicidio assurdo – nato da una partita a carte per una TV che voleva regalare a noi – era già prigioniero del suo dolore, dei suoi errori, dell’alcol. Eppure io lo amavo. E l’ho dipinto così, senza volto, perché non ricordo più bene i suoi lineamenti… ma sento ancora la sua presenza. È oro e fango insieme. È luce e ombra. È mio padre.




















