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MRB MOSAICI Tecnica: Mosaico Anno: 2025 Dimensione: [senzacornice] Descrizione: Il mosaico raffigura Apollo, divinità della luce e dell’armonia. L’opera reinterpreta in chiave contemporanea i modelli classici, fondendo rigore tecnico e sensibilità moderna. L’uso dell’oro e dei toni luminosi richiama il carattere divino e solare del dio, restituendo alla figura una presenza insieme sacra e umana.
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Andrea Siliprandi Tecnica: Acrilico, Olio, Inchiostro, Vernice spray, Gesso, Pennarello, Carboncino Anno: 2025 Descrizione: L’opera nasce da una profonda riflessione sull’interdipendenza tra le polarità che attraversano l’esperienza umana: maschile e femminile, razionalità ed emotività, norme e accudimento, paternità e maternità. Questi elementi pur distinti non si oppongono piuttosto si completano, dandosi significato reciprocamente. Nessuno di essi conserva pieno valore se è isolato dall’altro. Il nido familiare-luogo di origine, cura e contemplazione-diventa simbolo e fonte di ispirazione: uno spazio in cui le tensioni si trasformano in armonia e le identità si costruiscono nella relazione.
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Lorenzo Paolucci Tecnica: Acrilico, Olio, Carta Anno: 2025 Dimensione: [senzacornice] Descrizione:L’opera nasce dopo un episodio traumatico, un incidente estivo con un monopattino elettrico. In quell’istante, Lorenzo percepisce di aver infranto la pellicola trasparente che regge il mondo patinato e perfetto in cui viviamo, quella superficie sottile che tiene tutto intatto, lucido, immobile. Una volta rotta, riemerge la sua parte blu: vulnerabile, autentica, imperfetta. L’opera diventa così un rito di esorcismo, una dichiarazione di identità e di dolore. Attraverso il colore e la materia, l’artista trasforma la frattura in linguaggio visivo, restituendo al trauma un’estetica di libertà e di rinascita, per restituire ancora una volta alla tristezza la giustizia che si merita nella vita quotidiana.
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Andrea Siliprandi Tecnica: Acrilico, Olio, Inchiostro, Vernice spray, Gesso, Pastello, Pennarello Anno: 2025 Dimensione: [senzacornice] Descrizione: L’opera prende vita da un intenso scambio tra padre e figlio, dove il punto di vista del bambino-autentico spontaneo e libero da condizionamenti-diventa catalizzatore di cambiamento. L’idea personale che guida inizialmente l’opera prende forma e si lascia influenzare dall’intuizioni del piccolo, accogliendone la freschezza e la purezza percettiva. Intreccio di prospettive nato dallo sguardo di padre e figlio genera un processo creativo inaspettato: l’opera si discosta dalla visione originaria per perseguire una traiettoria più libera e intuitiva.
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Edmea Tecnica: Acrilico, Carboncino, Tempera Dimensione: 70x90 cm Anno: 2025 Descrizione: La ragazza è seduta, assorta, mentre il suo gatto blu si appoggia sinuoso alla sua gamba. Le dita, anch’esse blu, sembrano aver assorbito qualcosa del suo compagno silenzioso. L’anello gigante che indossa diventa simbolo di connessione, forse un patto invisibile tra anima e desiderio. The girl sits, absorbed in thought, while her blue cat curls gracefully against her leg. Her fingers, blue as well, seem to have absorbed something from her silent companion. The oversized ring she wears becomes a symbol of connection—perhaps an invisible pact between soul and desire.
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Francesca Petroccia Tecnica: Olio Anno: 2024 Descrizione: Il quadro presenta una composizione intensa e intima, costruita attorno a un intreccio di corpi e mani. Le tonalità morbide e fredde della pelle si fondono con ombre profonde, creando un contrasto che amplifica la tensione emotiva dell’immagine. Il gesto delle mani — che stringono, si aggrappano, si cercano — diventa il fulcro del dipinto: un linguaggio silenzioso che parla di desiderio, protezione e vulnerabilità. L’assenza di volti sposta l’attenzione sulla fisicità e sulla materia pittorica, trasformando la scena in una riflessione sull’intimità come spazio interiore, più che come relazione tra corpi. Il risultato è un’immagine sospesa, carica di quieta potenza, dove l’atto del contatto diventa metafora dell’identità e del bisogno umano di connessione, il bisogno della ricerca tra due corpi.
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Francesca Petroccia Tecnica: Olio Anno: 2020 Descrizione: L’opera nasce in un momento particolare della vita dell’artista: il lockdown. Periodo nel quale in numerose persone si è scatenato un senso di non appartenenza alla realtà sociale che le ha sempre circondate, fino a farle sentire del tutto fuori luogo in ogni momento. L’artista vuole trasmettere la sensazione di perdita personale, di costante ricerca di un luogo che possa rappresentarla ma che non riesce mai a trovare e dando vita così ad una pesantezza indescrivibile. Nasce così l'idea di dare ai volti un colorito violaceo, poiché il viola suscita un sentimento di paranoia che è lo scopo stesso del quadro: la paranoia del non trovare una propria realtà e un proprio posto all’interno della società odierna.
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Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Jenna Berlyn
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Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Elke Kalupar
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Lea Brugnoli Tecnica: Digitale, Foto Anno: 2025 Descrizione: Body Light Move è una serie fotografica che esplora l'incontro tra luce, movimento e corpo umano attraverso l'arte del video mapping. Le foto sono una testimonianza di performance a porte chiuse, in cui le ballerine, in forma di improvvisazione, si muovono immerse nella proiezione. Le proiezioni video si concentrano sempre su pose ed espressioni diverse, e le foto catturano i migliori incontri tra il corpo del performer e la proiezione video. Le immagini e i video sono stati creati da Lea Brugnoli e scelti e adattati durante la danza. Tutti gli artisti ritratti risiedono a Berlino. In questa foto: Giorgia Bovo
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Collettivo Rosole Tecnica: Uncinetto, Oggetti trovati, Decoupage Anno: 2025 Dimensione: 82 x 62 cm Descrizione: Ispirandoci al "Cadavere Squisito" surrealista — un gioco collettivo nato negli anni ’20, dove frammenti creati da più mani si uniscono in un'opera imprevedibile — abbiamo sviluppato un progetto tessile che riflette sul concetto di autorialità diffusa, perdita del controllo e creazione collettiva. In questa versione tessile del gioco, ogni partecipante ha realizzato una forma all’uncinetto in un tempo determinato da una clessidra. Allo scadere del tempo, il lavoro veniva passato alla persona accanto, che lo proseguiva senza conoscere l’intento originario. Il processo si è ripetuto fino a quando tutte le forme sono state completate e cucite insieme, dando vita a un’unica opera composta da intrecci, colori e gesti di tuttə. Il risultato è un organismo tessile in cui le singole identità si dissolvono in una narrazione corale, dove il gesto individuale si fonde nel flusso collettivo, rendendo visibile un pensiero condiviso che prende forma attraverso il fare.
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YEVGENIYA KULIKOVA Tecnica: Fotografia analogica Anno: 2024 Dimensione: 70 x 100 cm Descrizione: La materia restante di una lava tiepida che emana la sua energia cosmica nelle mani di un essere che non è altro che l'essere stesso dell'universo nella sua matericità.
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Fernando Manuel Ricárdez Lara Tecnica: Digital animation loop (MP4) Anno: 2023 Dimensione: Variable (video projection or screen installation) Descrizione: Espera is a digital animation loop created from a cranial resonance and a photograph taken during a four-hour wait at a public hospital in Mexico. Inside the skull, the waiting bench becomes a space of solitude, contrasting the overcrowded hospital with the inner world of the patient. The work reflects on suspended time, and the dialogue between clinical imagery and personal memory
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Paolo Castelli Tecnica: Tecnica mista Scultorea Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 18x13x41 cm Dimensione con cornice: 18x13x160 cm Descrizione: L'opera vuole rappresentare due palazzine in cemento armato in uno stato di visibile degrado e decadenza, il quale è arrivato ad un punto tale da deformare la struttura interna. La situazione in questione fa riflettere sul caos e il disordine che si trova l'interno di queste strutture, fatte di cemento armato, in cui l'interno puro e consistente non omette niente della realtà oggettiva.
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Ezgi Umut Tecnica: Acrilico su tela Anno: 2023 Dimensione senza cornice: 76×101 cm Descrizione: Cosmos indaga l’equilibrio sottile tra caos e armonia, luce e materia. Attraverso transizioni cromatiche fluide e forme organiche sospese, l’opera evoca un’atmosfera di espansione silenziosa, uno spazio in cui emozione e natura si dissolvono l’una nell’altra. Riflette sui legami invisibili che uniscono l’intimo e l’infinito.
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Carolina Sulis Tecnica: illustrazione digitale Anno: 2025 Dimensione senza cornice: 44×31 cm Dimensione con cornice: 47×34 cm Descrizione: Be a bit(ch) lady riflette sulla memoria come simbolo radicato nella nostra cultura, e su come i comportamenti, i blocchi e le imposizioni che ci abitano oggi abbiano origini lontane. È un invito a non dimenticare, a riconoscere le eredità invisibili che ancora modellano il modo in cui viviamo e ci percepiamo. La religione e i sistemi di potere hanno storicamente promosso l’immagine della donna silenziata, priva di conoscenza e confinata in ruoli puritani, coloniali e patriarcali. Queste narrazioni continuano a persistere, spesso sotto forme sottili, influenzando la libertà d’espressione e la percezione del femminile. Il titolo gioca con le parole e i loro doppi significati: Be a bit(ch) lady oscilla tra l’essere una “lady”, una donna composta, e una “bitch”, termine provocatorio che qui viene ribaltato come simbolo di autonomia e potenza. L’opera celebra questo spazio di tensione, tra ciò che la società impone e ciò che il corpo rivendica, invitando a ripensare i limiti dell’essere donna, libera, selvaggia, molteplice
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Danila Polyakov Tecnica: Artificial silk, polyester, patchwork, hand embroidery Anno: 2025 Dimensione: 70 x 100 cm
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Danila Polyakov Tecnica: Polyester tape, patchwork, hand embroidery, mixed media Anno: 2025 Dimensione: 146 x 124 cm
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Danila Polyakov Tecnica: Artificial silk, polyester, patchwork, embroidery Anno: 2025 Dimensione: 221 x 150 cm
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Anna Tabellini Tecnica: Fili su carta Anno: 2025 Dimensione: 60cm x 100cm Descrizione: Questo lavoro fa parte della series Inscapes, che nasce dalla necessità di definire l’identità come un paesaggio in continua crescita, fatto da sovrapposizioni e dialogo tra materiali appartenenti a contesti diversi. Nel caso di Inscapes III, come nel lavoro precedentemente proposto, due carte di qualità diversa vengono lavorate, stracciate e poi ricucite creando una cartografia di un paesaggio immaginario. La composizione della cartografia identitaria cambia definendo come la fine di una valle o di un fiume, in contrasto con Inscapes II.
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Anna Tabellini Tecnica: Fili su carta Anno: 2025 Dimensione: 60cm x 100cm Descrizione: Questo lavoro fa parte della series Inscapes, che nasce dalla necessità di definire l’identità come un paesaggio in continua crescita, fatto da sovrapposizioni e dialogo tra materiali appartenenti a contesti diversi. Nel caso di Inscapes II, due carte di qualità diversa, una carta più nobile e spessa ed una di uso comune (tipica dei ristoranti) vengono lavorate, stracciate e poi cucite creando una cartografia di un paesaggio immaginario. Tale cartografia è un invito al dialogo e all’inclusione del diverso, sia livello territoriale sia identitario.
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Edoardo Folli Tecnica: Mixed Media: fotografia e disegno Anno: 2025 Dimensione: 50cm x 32cm Descrizione: Il lavoro nasce per ricordare migliaia di vite che ogni anno finiscono nel nostro mare, a cui oggi si aggiungono i diritti che da ormai da troppo tempo, in quel profondo mare blu intenso pieno di cadaveri, sono stati portati via all'umanità.
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Edoardo Folli Tecnica: Mixed Media: fotografia e disegno Anno: 2025 Dimensione: 50cm x 32cm Descrizione: Il lavoro nasce per ricordare migliaia di vite che ogni anno finiscono nel nostro mare, a cui oggi si aggiungono i diritti che da ormai da troppo tempo, in quel profondo mare blu intenso pieno di cadaveri, sono stati portati via all'umanità.
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Tecnica: Disegno realizzato con matite colorate su carta con piccoli tocchi di penna bianca Anno: 2025 Dimensione: 29.7cm x 42cm Descrizione: Autoritratto con inquadratura dall'alto drammatica. Il soggetto è seduto per terra sulle piastrelle e sembra salutare con la mano l'osservatore. L'espressione è preoccupata e gli occhi leggermente sovradimensionati fissati sul cielo o sullo spettatore. L'altro braccio è teso verso l'alto, magari ci tiene la fotocamera con la quale si fa un selfie. I colori sono profondi, saturati e neon, i tratti della matita sono ancora visibili e danno un aspetto vivace e drammatico alla scena.
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Tecnica: Tecnica mista su legno Anno: 2025 Dimensione: 45,3 cm x 26 cm Descrizione: Sostanzialmente un modo per descrivere l'emotività del gesto della protagonista della vicenda classica, nel momento della dipartita. Quando (a mia interpretazione) la protagonista si sarà resa conto che l'unica scelta era quella del suicidio, sul suo volto ho immaginato potesse avere quell'espressione di strazio ed esasperazione.
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Tecnica: Tecnica mista Anno: 2024 Dimensione: 30×42 cm Descrizione: Kafka Autoritratto costruito con linee essenziali e frammenti di colore e pezzi di scotch applicati.
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Lyli Tecnica: Tecnica mista (prevalentemente acrilico) su tela Anno: 2024 Dimensione senza cornice: 40x40 cm
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A.M. Colore Tecnica: Mista a 4 mani Anno: 2018 Dimensione: 70 x 100 cm Descrizione: Pannello in fibra di legno riciclato Rivestimento del pannello con ritagli assemblati di vecchie tavole architettoniche disegnate a matita e stesura superficiale di colore acrilico verde Inserto : recupero di scarto di lattoneria in rame per edilizia Finitura superficiale con una colata di resina epossidica trasparente .
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A.M. Colore Tecnica: Mista a 4 mani Anno: 2019 Dimensione: 70 x 100 cm Descrizione: Immagini evocative nella memoria semantica Pannelli riciclati di varie dimensioni , assemblati e sovrapposti tra loro . Rivestimento delle parti assemblate con ritagli di vecchie tavole architettoniche disegnate a matita e stesura superficiale di colore acrilico bianco Finitura superficiale con una colata di resina epossidica trasparente
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Roberta Trifilio Tecnica: Tecnica mista: opera digitale stampata su tela, interventi a mano con acrilico, vernice oro, collage, etichetta originale Campari. Anno: 2025 Dimensione: 50 x 70 cm
Descrizione: Dimenticate la musa silenziosa e accomodante. La Gioconda abbandona il suo mistero e si trasforma in icona pop.
Non cerca più di essere compresa: ha uno Spritz in mano e lo regge decisamente meglio delle persone. Alle sue spalle, la bottiglia di Campari diventa quasi un totem, simbolo di una nuova forma d’arte pop che gioca con i codici visivi, fondendo l’eleganza rinascimentale con la cultura del drink, dell’aperitivo, del Campari come istituzione.
In questo cortocircuito visivo tra sacro e profano, il volto più iconico dell’arte occidentale si trasforma in una diva postmoderna. La sua calma rinascimentale si tinge di sarcasmo contemporaneo. Il paesaggio resta immobile, mentre tutto il resto cambia.
Un dettaglio a cui tengo particolarmente: nell’originale leonardesco la Gioconda non ha sopracciglia - forse scomparse col tempo, o mai dipinte. Nella mia versione della Monna Lisa, invece, le ho aggiunte. Una delle due è leggermente sollevata, proprio per sottolineare quello sguardo un pò superiore, il tono sarcastico, perfettamente in linea con il titolo dell’opera.
"Reggo più Spritz che persone" non è solo una battuta: è un manifesto pop dedicato a chi ha imparato a scegliere cosa (e chi) vale davvero la pena sopportare. Un inno a chi filtra le relazioni come si fa con gli ingredienti di un buon cocktail.
In questo remix visivo tra Rinascimento e cultura pop, l’arte classica si ribella, si diverte e si concede un aperitivo. Un’opera pop-irriverente che unisce estetica e ironia, oro antico e sarcasmo moderno, rompendo il mito dell’eterno femminile per restituirci una donna che ha detto basta: basta alle chiacchiere vuote, alle aspettative sociali, alla sacralità dell’arte intoccabile.
Qui l’arte ride. E se ne frega.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela, mosaico e gesso Dimensione: 80 x 60 cm Anno: ND
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico, gesso, sabbia e foglia oro su tela. Dimensione: 3 tele da 70x100cm - ingombro totale largh. 2,20mt Anno: NDDescrizione: "Ocean Vibes" è un trittico che ci invita a sorvolare il mare da un punto di vista inedito, come se stessimo planando dall’alto, sospesi tra cielo e acqua. Due correnti si incontrano: una più profonda, blu e misteriosa; l’altra chiara, turchese, ricca di sfumature e luce. Nel mezzo, la schiuma bianca racconta il movimento, l’incontro, la trasformazione. La spiaggia prende vita grazie a una tecnica mista di gesso, sabbia vera e acrilico, donando texture e materia all'opera. Il bordo dorato, realizzato con foglia oro, rappresenta il momento magico in cui l’acqua sfiora la riva e la luce del sole crea riflessi preziosi. Ma "Ocean Vibes" è anche una metafora interiore. Le due correnti simboleggiano le diverse parti di noi: la profondità emotiva e la leggerezza del pensiero, il buio dell’inconscio e la chiarezza della consapevolezza. Il punto in cui si incontrano - tra schiuma e riflessi dorati - è il luogo in cui nasce la vera trasformazione: quel momento fragile e potente in cui accettiamo il cambiamento, ci lasciamo attraversare, ci riconciliamo con ciò che siamo. Un’opera che celebra il mare, la sua energia, e allo stesso tempo ci invita a riflettere su noi stessi, sulla bellezza dell’incontro, sull’armonia possibile tra le nostre profondità.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela e foglia d'oro Dimensione: 100 x 100 cm Anno: NDDescrizione: Il mare, qui, non si racconta con onde definite o realistiche. È materia viva, gesto, intuizione. Una distesa astratta che pulsa, vibra, respira. I frammenti di foglia oro, sparsi come scintille liquide, riflettono la luce come fa il sole quando danza sulla superficie dell’acqua: momenti di eternità incastonati nel movimento. Gli schizzi, nati dall’impeto dell’action painting, non sono caos, ma memoriadel mare che esplode e si frantuma. Sono spruzzi di energia, di libertà, di vita. "Golden Sea" è il mare visto con gli occhi chiusi. È il ricordo di una luce, l’eco di un’emozione salina, il riflesso di qualcosa che abbiamo dentro. Semplice nella sua essenza, potente nel suo linguaggio, questo mare astratto non chiede di essere capito, ma sentito. È una carezza istintiva, un viaggio senza meta, un invito a perdersi nell’infinito.
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Riccardo Fissore Tecnica: Acrilico, carta macerata, garze e filo metallico su tela. Anno: 2024 Dimensioni: 40 x 40 cm
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La principessa sul bidet Tecnica: Mista Anno: ND Dimensione: 80 x 42 x 30 cmDescrizione: Questa scultura rappresenta i rischi dell'amore, che puo anche ferire "mortalemente". L'immagine é quella della slot machine dell' amore. Qui, Giulietta ha vinto (i tre cuori sul ventre simboleggiano la vittoria) , ma ha perso la testa.. Quando l'amore diventa tragedia e passione
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La principessa sul bidet Tecnica: Mista Anno: 2024 Dimensione: 40 x 49 x 65 cmDescrizione: Si tratta di un bidet usato come supporto per veicolare un messaggio ironico a sfondo sessuale. Il gioco di parole gioca sull'assonanza Gode (in francese, sexual toy) e God (Dio). Questo oggetto puo essere utilizzato come tavolino da aperitivo.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 70 x 100 cm Anno: NDDescrizione: Un'opera che nasce dal silenzio, e al silenzio ritorna. In “Trascendence”, il colore si fa respiro, si fa moto interiore. Le pennellate fluide e sovrapposte, creano una vibrazione continua che attraversa tutta la superficie, come un’onda che sale dalle profondità per infrangersi nell’etere. La composizione verticale suggerisce un’ascesa: dai toni terreni e caldi del rosso e del marrone, che parlano di radici, di materia, di umanità, si sale verso sfumature più eteree - l’azzurro, il bianco, il blu profondo - che evocano lo spirito, il cielo, l’ignoto. Il senso di trascendenza si coglie proprio in questo vuoto pieno di senso, dove il visibile si scioglie nel non detto, dove ogni spettatore può proiettare la propria personale esperienza di passaggio: da uno stato all’altro, da un pensiero a un sentire, da un limite al suo superamento. “Trascendence” non pretende di spiegare, ma di accompagnare. Come una soglia, o un varco, invita a lasciarsi alle spalle il conosciuto per entrare in uno spazio altro, sospeso, libero. Un luogo che non ha coordinate ma ha direzione: verso l’alto, verso l’interno, verso la luce. Un’opera che parla di evoluzione, di spiritualità, di metamorfosi. Un’opera che chiede silenzio per essere ascoltata.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 70 x 100 cm Anno: NDDescrizione : Un'immagine dall'alto, un confine netto che attraversa il mare. "Fusion" nasce da un fenomeno reale e affascinante: l’incontro tra l’Oceano Pacifico e l’Atlantico, le cui acque, per ragioni chimiche e fisiche, non si mescolano mai. Nessun confine visibile, eppure una linea marcata li separa, come due entità distinte che convivono nello stesso spazio senza fondersi. Questa apparente divisione ha innescato una riflessione intima e profonda: anche dentro di noi esistono due "io", due anime, due personalità. Non sempre devono integrarsi in un’unica forma, possono coesistere, ognuna con la propria identità, senza forzature. È nella loro convivenza equilibrata che può emergere un’armonia autentica. La schiuma bianca che vibra al centro, come una cicatrice luminosa o una via di luce, rappresenta la voglia di vivere, l’energia che pulsa tra queste due parti. Il gesto pittorico è fluido e mosso, i colori si sfiorano ma non si confondono. I toni di azzurro e turchese evocano profondità diverse, emozioni opposte, universi interiori che si guardano e si rispettano. "Fusion" è un invito a riconoscere e accogliere la dualità, ad abitare il nostro mare interiore con consapevolezza e libertà.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico su tela Dimensione: 70 x 100 cm Anno: NDDescrizione : Un mare agitato, un cielo denso, in una palette profonda dove i confini si dissolvono. "Stormy Sea" è una visione sospesa nel tempo, in quel momento in cui il giorno sfuma nella notte e l’occhio fatica a distinguere il cielo dall’acqua. Tutto si fonde: le onde e le nubi, la materia e l’aria, l’alto e il basso. L’opera è realizzata in acrilico, con pennellate mosse e voluttuose, che restituiscono la forza e il dinamismo delle onde. Il gesto pittorico è istintivo, vivo, in contrasto con una calma impalpabile che avvolge l’intera scena. Solo due accenni di onde, con ciuffi bianchi di schiuma, emergono come sospiri, suggerendo il movimento sommerso in una superficie apparentemente immobile. Stormy Sea racconta l’energia trattenuta, la tensione del cambiamento, l’attesa che precede ogni trasformazione. Non c’è caos, ma contemplazione. Non paura, ma profondità. È un’immagine dell’anima in tempesta, che trova bellezza nella vastità, e si lascia accarezzare dal mistero di un confine che non esiste più.
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A.M. Colore Tecnica: Mista a 4 mani Anno: 2020 Dimensione: 60 x 60 cm Descrizione: Pannello in cartongesso per controsoffitti con pittura rossa acrilica e rami stilizzati con fil di ferro e foglie con parti di fogli di disegni e strato superficiale in resina trasparente.
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Eleonora Raia Tecnica : Tecnica mista Dimensione: 100 x 70cmDescrizione : Un uomo e una donna fanno l’amore avviluppati in una schiuma, un po’ nell’ abisso del mare nero, tra galassie e costellazioni dello spazio profondo. Una metafora della bellezza e dello sgomento, della vertigine orgasmica da cui la vita nasce.
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Roberta Bertazzini Tecnica : Tela tarlatana/cotone/ ciniglia/vetro Anno: 2025 Descrizione: Installazione partecipativa dove il pubblico può donare una ciocca di capelli come simbolo di un proprio dono. Alla gestualità del “tagliare” ogni partecipante ve ne può attribuire un intimo valore e significato.
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Roberta Bertazzini Tecnica : Travertino/fil di ferro cotto verniciato/raso Anno: 2025
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Roberta Bertazzini Tecnica : Cotone grezzo/vetro/ferro/quarzo/legno/fibre sintetiche/ciniglia Anno: 2025
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Roberta Bertazzini Tecnica : Terra cotta/vetro/fil di ferro cotto ossidato/cristalli di allume di potassio. Anno: 2024
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Alessandra Chiesa Tecnica : Mista su tela Dimensione: 30×30 cm Anno: 2020Descrizione : OIL , nero assoluto con questi frammenti di pelle nera che fuoriescono dalla tela non riescono a essere contenuti dalla massa di petrolio che non ha confini si espande senza controllo, ci soffoca.
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Alessandra Chiesa Tecnica : Mista su tela Dimensione: 70x70cm Anno: 2021Descrizione : Mi bruci nasce dallo scavare nelle viscere con una passione viscerale , il sentimento che scava dentro di noi che ci impasta le viscere, l’anima. Manate in questa pasta acrilica rossa per scavare nella profondità dell’animo.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico, gesso e foglia oro Dimensione: 70x100cm Anno: 2025Descrizione : Come un palindromo, anche la vita a volte ci porta in un punto esatto dove tutto può cambiare. Una linea, un istante, un evento che separa ciò che eravamo da ciò che saremo. Palindromos è il racconto visivo di quel momento. Un confine d’oro, materico, quasi sacro, attraversa la tela spezzando la linearità del tempo. Da un lato, le tonalità grigie e fredde del passato, della consuetudine, della memoria. Dall’altro, i blu e i neri profondi di un futuro ignoto, mutevole, che si apre come una porta. Al centro, l’oro: il cambiamento, la scelta, la svolta. Come nel film Sliding Doors, quell’attimo in cui tutto può prendere una direzione diversa, in cui la vita si piega, torna indietro o accelera – e tu, da quel momento, non sarai mai più lo stesso. L’opera è un invito a riconoscere quei punti di snodo, ad accettare il potere trasformativo del tempo e a fluire con esso, senza paura. Perché, proprio come un palindromo, ogni strada percorsa ha senso solo se vista nel suo insieme, nella sua doppia lettura.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico e foglia oro Dimensione: 60x80cm Anno: 2023 Descrizione: In Apparenza, ho deciso di esplorare il fragile confine tra ciò che si mostra e ciò che realmente è. Una superficie elegante, luminosa, decorata da preziose lamine d’oro che si accendono alla luce – eppure, sotto quel bagliore seducente, si intravedono fessure, fratture, ombre. Il detto “non è tutto oro quel che luccica” qui prende forma visiva, si stratifica tra materia e colore. Le pennellate di grigio, le sfumature fredde e le geometrie incerte emergono come pensieri nascosti sotto una maschera levigata. L’oro, splendido ma frammentato, non copre del tutto un senso di inquietudine, di solitudine forse, o di disillusione. È una riflessione sulla nostra epoca, sull’immagine che proiettiamo e sul mondo che spesso scegliamo di non guardare dietro quella facciata. L’opera invita l’osservatore a interrogarsi: quanto di ciò che vediamo è reale? Quante vite lucenti nascondono, appena sotto la superficie, silenzi e grigi profondi? Apparenza non giudica, ma svela. E nel farlo, ci chiede di osservare con occhi più attenti, più sinceri.
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Roberta Trifilio Tecnica : Acrilico e foglia oro Dimensione: 100x100cm Anno: 2022 Descrizione: In Evanescenza, ho tradotto su tela una visione interiore potente: quella di una realtà urbana che si dissolve nella nebbia dell’indifferenza, dell’abitudine, del grigiore quotidiano. Sullo sfondo si intravede una città indistinta, fatta di sagome verticali come palazzi, avvolta da una coltre fumosa che confonde i contorni e spegne la vitalità. È la rappresentazione di una civiltà smarrita, che vive immersa in una foschia di pensieri ripetitivi e orizzonti offuscati. A rompere questa stagnazione visiva e spirituale, un arco di luce si apre con forza al centro della tela. La foglia oro, materica e luminosa, irrompe con tutta la sua carica simbolica: è rivelazione, intuizione, consapevolezza. Subito sotto, una curva bianca in gesso emerge netta e solida, come un confine tra ciò che è confuso e ciò che si rischiara. Insieme, questi due elementi rappresentano una via d’uscita, un invito al risveglio, alla possibilità di “vedere” oltre l’apparenza. Ed è proprio in questo bagliore che appaiono l’azzurro e il turchese: colori che sembrano provenire da un altrove, da un cielo non ancora dimenticato. Ci invitano con delicatezza a distogliere per un attimo lo sguardo dai nostri schermi, dai cellulari, e a tornare a guardare in alto. A ricordarci che sopra di noi esiste ancora il cielo, l’azzurro, l’immensità. E che in quel gesto semplice si cela, forse, il primo passo verso la libertà.
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SOFIA Tecnica: Mista con collage Anno: 2024 Dimensione: 30X40 Descrizione: Il corpo è una parentesi impegnativa nella nostra società. I modelli da seguire sono sempre più complicati e difficili da raggiungere. Siamo diversi e uguali allo stesso tempo. In ogni corpo un fiore deve ancora sbocciare.
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SOFIA Tecnica: Mista con collage Anno: 2024 Dimensione: 30X40 Descrizione: La felicità di questi tempi è difficile da raggiungere … è lontana come una stella nel cielo. Ormai la felicità è complicata da alimentare, bisogna sempre nutrirla in qualche modo, farla sopravvivere … altrimenti è solo una felicità costruita.
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SOFIA Tecnica: Mista con collage Anno: 2024 Dimensione: 30X40 Descrizione: Siamo soliti conoscere la versione maschile, ho voluto rappresentare la versione femminile. Donna forte che mostra le sue fragilità e le scorrettezze che la vita le ha posto davanti. Lo strappo rappresenta per me la divisione tra ciò che appare e ciò che si nasconde.




























































